PUNTURE DI INSETTO

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Sherry76
TOPIC_ICON1  view post Posted on 20/11/2007, 16:54




Se vostro figlio... come il mio.. è vittima prediletta di punture di insetti.. un consiglio spassionato.. prima di usare pomate cortisoniche o antistaminici.. provate con una pasta alla Calendula.. (io uso Alkagin Pasta) fa miracoli.. senza che la pelle del bambino sia aggredita da agenti chimici... che possono provocare irritazioni nelle cuti più sensibili...

Ciao
Serena
 
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chioccoli
view post Posted on 3/2/2008, 20:22




E’ una delle insidie dell’estate: sgradite punture d’insetto che arrossano la pelle e creano prurito. Ma tranne in rarissimi casi non bisogna preoccuparsi: bastano, infatti, poche manovre per risolvere il problema.
Ecco quelle più efficaci in ogni situazione.
Tutti questi insetti diventano in genere più aggressivi durante il periodo estivo, e solitamente colpiscono maggiormente le zone del corpo più esposte e scoperte, come braccia, gambe e mani.

Spesso si trovano nei pressi di pozze d’acqua, ruscelli, fiumi e molte volte ronzano attorno ai cibi, soprattutto le vespe.

Attaccano quando si sentono minacciati e in pericolo, ma anche per sopravvivere, succhiando il sangue delle persone. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei principali insetti.


Il tafano
E’ una grossa mosca di colore generalmente grigio o bruno, spesso con macchie grigie o scure anche sulle ali. La femmina può raggiungere anche i due centimetri di lunghezza e solo essa può pungere, essendo dotata di un apparato boccale pungente, col quale perfora la pelle di uomini e animali per succhiarne il sangue.

Cosa provoca
La puntura di tafano provoca bruciore, prurito, arrossamento e gonfiore. In genere, tra le “vittime” preferite di quest’insetto ci sono bovini ed equini: il rischio è che dopo aver punto questi animali, punga anche i bambini, trasmettendo loro malattie infettive.
E’ facile che la puntura di tafano si infetti, dando luogo alla formazione di pus.

Come intervenire
Dopo la puntura di un tafano, è importante lavare accuratamente con acqua e sapone il punto in cui l’aculeo è penetrato nella pelle. E’ bene poi disinfettare la parte lesa, passando un batuffolo di cotone imbevuto d’alcol o betadine, bialcol.
Per contrastare il dolore e il gonfiore invece è sufficiente premere con delicatezza un cubetto di ghiaccio sulla zona. Se dolore e gonfiore non passano si può applicare sulla parte interessata una pomata antistaminica. Se l’infiammazione è piuttosto intensa, è meglio rivolgersi al medico, perché potrebbe essersi sviluppata un’infezione.


L’ape

E’ un insetto tozzo di colore bruno rossastro, con striature nere e giallognole. Il corpo è lungo circa 20 millimetri e le zampe sono ricoperte di ciuffi di peli, grazie ai quali le api raccolgono il polline dai fiori. Questi insetti hanno un pungiglione seghettato, collegato ad una ghiandola che contiene veleno: quando pungono, lasciano il pungiglione all’interno della vittima e con esso anche il veleno e gli ultimi segmenti dell’addome e parte dei visceri. Così mutilati, solitamente muoiono.

Cosa provoca
I classici sintomi della puntura di ape sono: bruciore, prurito, rossore e gonfiore. Bisogna considerare un inconveniente in più: il pungiglione rimane incastrato e attorno ad esso si produce una vescichetta contenente il veleno. In bambini sensibili possono comparire allergia, vertigini, gonfiore diffuso, e perfino shock anafilattico.

Come intervenire
La prima cosa da fare è togliere il pungiglione, facendo attenzione a non rompere la vescichetta, per non far fuoriuscire altro veleno. L’ideale è servirsi di una lama smussata che lo faccia saltare. L’uso di una pinzetta, invece, può provocare la rottura della vescica contenente il veleno, che verrebbe, in questo modo, ulteriormente iniettato. Solo se non è possibile recuperare una lama smussata è possibile ricorrere all’uso delle mani, rigorosamente lavate. In questo caso bisogna procedere usando due dita, come quando si schiaccia un foruncolo, premendo leggermente intorno alla vescichetta e non al pungiglione. Una volta tolto il pungiglione si procede con impacchi di acqua fredda e con l’applicazione d creme a base di cortisone.


La vespa

A differenza delle api, le vespe non hanno il corpo ricoperto di peli, ma sono piuttosto snelle, agili, dalla livrea a fasce gialle e nere. L’addome è ben distinto dal torace grazie ad un “peduncolo” sottile. Le femmine sono provviste di un aculeo che comunica con una ghiandola che produce veleno. Attaccano solo quando si sentono in pericolo, iniettando il veleno. Il pungiglione delle vespe è lungo, liscio e dritto, in grado di colpire più volte di seguito senza rimanere incastrato nella vittima. Può anche succedere che questi insetti attacchino in sciame.

Cosa provoca
La reazione alle punture varia a seconda della quantità di veleno iniettata e dalla sensibilità della persona colpita. In genere compaiono rossore, prurito ed edema nella zona colpita.
*L’aggressione di uno sciame di vespe può impressionare ma non è pericolosa, a meno che il bambino non sia allergico: in questo caso, una sola puntura provoca shock anafilattico.
In caso di molteplici punture (causate da sciami d’insetti) bisogna immergere le zone colpite in un bagno fresco in cui sia stato disciolto del bicarbonato di sodio (un cucchiaio da minestra per ogni litro d’acqua).

Come intervenire
Intervenire è semplice: basta pulire bene la zona con acqua e sapone e disinfettare. Contro il dolore sono ottimi gli impacchi di acqua fredda e l’applicazione di una crema antistaminica o cortisonica. Se il gonfiore tende ad estendersi da altre zone, è necessario rivolgersi al pronto soccorso.


Il calabrone

E’ un insetto di grosse dimensioni, simile alle vespe, che forma nidi in tronchi cavi d'alberi o in nidi di uccelli. E’ lungo tra 18 e 35 mm, ed la specie più grande delle vespe aculeate. Ha disegni nero-giallo- rossi sul corpo.

Cosa provoca
Le punture del calabrone non sono più velenose di quelle delle api o delle vespe, ma solo più dolorose. Nella sede della puntura si forma immediatamente una chiazza gonfia, rossa e dolente. Il dolore in genere scompare entro due ore, mentre il gonfiore può aumentare ancora per 24 ore. Al centro, può essere visibile un punto nero, (segno che nella pelle è rimasto il pungiglione e che si trattava di un'ape).
Se le punture sono numerose, si possono avere sintomi generali, come vomito, diarrea, mal di testa e febbre: si tratta di sintomi dovuti alla grande quantità di veleno iniettato, non ad allergia. Punture localizzate alla lingua e alla bocca in genere possono provocare problemi di respirazione.
In bambini ipersensibili, si possono avere sintomi di allergia, fino allo shock anafilattico.

Come intervenire
Bisogna disinfettare la cute e togliere il pungiglione sollevandolo o smuovendolo con un ago sterile. Se non ci sono aghi o lame smussate a disposizione si possono utilizzare le mani, come nel caso delle api. E’ bene poi fare scorrere acqua fredda sopra e attorno alla puntura per alleviare il dolore e ostacolare i fenomeni infiammatori, oppure applicare del ghiaccio. Una pomata antistaminica può calmare il prurito.


La zanzara

La zanzara comune, Culex pipiens, è un piccolo insetto munito di apparato boccale succhiatore e pungente. I maschi non hanno istinti sanguisughi, ed il loro nutrimento è costituito da succhi vegetali; sono quindi solo le femmine a pungere l'uomo, nutrendosi del suo sangue, in assenza del quale le larve non possono maturare.
*La più pericolosa tra le zanzare è la zanzara tigre, più piccola delle altre. È di colore scuro, con fasce bianche sulle zampe e una linea bianca sul dorso. Vola basso, a pochi centimetri dal suolo e punge soprattutto alle gambe e alle caviglie. Più aggressiva delle altre zanzare punge prevalentemente di giorno.La sua puntura provoca vistose bolle e pruriti particolarmente fastidiosi nei soggetti più sensibili.

Cosa provoca
In corrispondenza della puntura la pelle presenta un pomfo (chiazza sollevata) rosso e pruriginoso, più o meno grande, a seconda della reattività del bambino. Se la puntura è vicina all'occhio, la palpebra può gonfiarsi notevolmente e il gonfiore può durare anche per 2 giorni. Al centro del pomfo è presente un punto sporgente, che causa un forte prurito.

Come intervenire
Per alleviare il prurito si può premere sulla puntura con qualcosa di piccolo (un'unghia, il cappuccio di una penna, ad esempio), per una decina di secondi. E’ importante Raccomandare al bambino di non grattarsi, per non correre il rischio di aumentare il prurito e di infettare la lesione. Se esce sangue, bisogna lavare e disinfettare. Se il prurito è intenso e il pomfo è esteso si può applicare una crema cortisonica.


LE ALLERGIE

In persone particolarmente sensibili, le conseguenze di una puntura di questi insetti possono essere ben più serie. Questo avviene perché nel loro veleno sono contenuti alcuni allergeni, cioè sostanze proteiche in grado di far scattare la reazione allergica in chi vi è predisposto.

- Tra i sintomi dell’allergia, il più frequente è l’orticaria: la pelle si ricopre di pomfi (macchie in rilievo), macchie rosse e pruriginose, diffuse su tutto il corpo. In questo caso è necessaria rivolgersi al medico, che solitamente prescrive antistaminici per via orale.

- La reazione allergica si può manifestare anche con un angioedema, cioè con la diffusione del gonfiore a tutto l’organismo, problema che si può risolvere con antistaminici per via orale.
- Quando il gonfiore raggiunge la parte bassa della gola, può impedire il passaggio dell’aria. In questa situazione è importantissimo rivolgersi al pronto soccorso.
- Nei casi più gravi si può andare incontro allo shock anafilattico: la reazione allergica determinando una seria vasodilatazione, un calo della pressione arteriosa e, a volte, un collasso, con la possibile perdita di coscienza.
- Per scoprire se si è o meno sensibili al veleno di tali insetti è necessaria una visita allergologica. Durante questa vengono eseguiti particolari test che consentono di verificare l’eventuale allergia al veleno e permettono di sapere se l’organismo è vulnerabile solo alla prima puntura di un insetto o anche a tutte le altre. Una volta fatto questo è possibile seguire una cura in grado di desensibilizzare l’organismo.


CONSIGLI UTILI

- Fare in modo che il bambino non gratti, né sprema né incida la sede della puntura
- Non somministrare farmaci per bocca se non su indicazione del medico
- Spiegare al piccolo che se viene circondato da uno sciame deve allontanarsi molto lentamente e non tentare di scacciare gli insetti in quanto i movimenti bruschi li eccitano, rendendoli più aggressivi.
- Nelle situazioni che possono essere a rischio (zone tropicali, paludose, eccetera) far indossare ai bambini maniche e pantaloni lunghi (comunque non farli camminare mai a piedi scalzi).

- Le sostanze repellenti da applicare sul corpo o sui vestiti sono efficaci contro tafani e zanzare, ma non sembrano funzionare verso gli imenotteri (calabroni, api, vespe).

- Evitare di spruzzare sul piccolo profumi e creme solari, e di vestirlo con i colori accesi o blu o neri che attraggono gli insetti (vanno bene il colore bianco o kaki).

- Cercare di non fare praticare ai piccoli sport all’aperto (sia il sudore che l’anidride carbonica emessa con il respiro li attraggono).

- Spiegare al bambino che non deve mai lanciare oggetti contro un alveare o tentare di farlo cadere.

- Tenere il piccolo lontano da fiori, frutti maturi, alberi, cespugli e cataste di legna che possono attrarre gli insetti.

- Evitare di mangiare o bere all'aperto (in particolare non lasciare bibite da lattina aperte).

- Tenere chiuse le finestre di casa, i finestrini dell'auto e i contenitori dei rifiuti.

- Individuare l'eventuale presenza di nidi di insetti in casa o in giardino e farli rimuovere al più presto.

- Sistemare delle zanzariere alla finestra della camera del piccolo o alla culla.

- Non lasciare i sottovasi del balcone pieni d’acqua dopo aver innaffiato i fiori.


da il camicebianco
 
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Rossyokkiblu
view post Posted on 6/5/2008, 22:12




Arriva l'estate, e con essa anche le punture di insetto... ahi ahi!!!
Consiglio naturale, per cacciare le zanzare...
Mettete una scatola con un po' di borotalco vicino al letto, l'odore le allontana.
:v6nnew.gif:
 
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Sherry76
view post Posted on 20/6/2008, 14:54




A proposito di zanzare...

" L'allergia alle punture di zanzare è determinata da un'ipersensibilità alla saliva, con la quale gli insetti lubrificano il loro apparato di suzione. Tale anomalia è fastidiosa, ma non pericolosa. Dura alcuni anni, dopodiché tende a ridursi in intensità, verificandosi una desensibilizzazione naturale causata dalle stesse punture ripetute nel tempo.

Non vi è alcun pericolo di reattività crociata con il veleno degli imenotteri (api, vespe ecc.). La terapia è caratterizzata dall'uso di repellenti per evitare le punture e dagli antiistaminici per ridurre sintomi fastidiosi, quali il prurito e l'edema sottocutaneo. (http://www.mammaepapa.it/salute/pag.asp?nfile=pr_puntzanzara)
 
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Sherry76
view post Posted on 7/7/2008, 07:57




Vero flagello estivo, le zanzare (ne esistono più di 3000 specie, ciascuna con caratteristiche sue proprie), sono attratte dagli ambienti caldi e umidi, dal calore, dall'anidride carbonica, dai profumi molto intensi.
I bambini, poi, rappresentano dei veri e propri bersagli per le zanzare innanzitutto per via della loro pelle sottile e, di conseguenza, facilmente penetrabile. In secondo luogo, perché sono facili da raggiungere e hanno il sonno piuttosto profondo.
Sebbene, dunque, le punture di zanzara, per lo meno in Italia, non rappresentino un vero pericolo per la salute (salvo casi di allergia dichiarata), prevenirle è un modo per godersi a pieno le serate trascorse all'aperto garantendosi un riposo non disturbato durante la notte.


Se possibile, indossare abiti chiari in fibre naturali con maniche e pantaloni lunghi in particolare nelle ore che precedono e seguono il tramonto e la sera. Evitare i tessuti sintetici che provocano un'eccessiva sudorazione.

Portare calze e scarpe(meglio se chiuse).

Utilizzare prodotti insetto-repellenti scegliendo marche che rispettino l'equilibrio della pelle. Le applicazioni vanno ripetute più volte nell'arco della serata.

In caso di abbondante sudorazione, proteggersi con prodotti specifici. Le zanzare, infatti, sono attratte dal sudore.
Evitare ambienti eccessivamente umidi, soprattutto nel tardo pomeriggio e nelle prime ore della sera, quali, per esempio, rive di fiumi o laghi, stagni. In prossimità dell'acqua, infatti, la concentrazione di insetti aumenta notevolmente.
Dove possibile, installare zanzariere alle finestre che rappresentano il miglior strumento per tenere lontani gli insetti. È consigliato anche proteggere con la zanzariera la culla e i lettini dei bimbi molto piccoli.

Evitare di lasciare luci accese quando si soggiorna in casa in orari serali. Zanzare, insetti e moscerini, infatti, sono molto attratti dalla luce.

Non lasciare acqua stagnante in vasi e sottovasi.

Coprire cibi e bevande (specialmente se molto zuccherine) che rappresentano una fonte di attrazione per gli insetti.

Di fronte ad api e vespe evitare i movimenti bruschi e improvvisi

PEPE CONTRO LE PUNTURE
É stato il ricercatore americano Alan Katritzky dell'Università della Florida l'ultimo stuioso a mettere a punto un potente antirepellente antipuntura. Chiamato, infatti, a realizzare un prodotto da applicare sulla pelle più forte e resistente degli altri, lo scienziato ha, infatti, scoperto che le acilpiperidine, sostanze contenute nel pepe, contenevano un principio in grado di tenere lontane le zanzare più forte dello dietilentoluamide o DEET, composto standard per i repellenti da applicare sulla pelle.

fonte: http://www.bambinopoli.it/
 
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Sherry76
view post Posted on 31/7/2008, 16:17




Contro le zanzare e gli altri insetti volanti esiste anche la prevenzione...
per mio figlio che soffre di allergia alle punture di zanzare, ho trovato questo prodotto che ritengo fenomenale:
Olii Essenziali, Aroma di Guna n.2, prod. Guna
 
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Rossyokkiblu
view post Posted on 31/7/2008, 21:24




wow.. davvero funziona senza dare problemi?
sherry dove si trova? farmacia, supermarket, erboristeria...????
 
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Sherry76
view post Posted on 1/8/2008, 05:34




mio padre me l'ha presa nella parafarmacia.. non ha bisogno di ricetta quindi!
 
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Sherry76
view post Posted on 14/8/2008, 07:22




PUNTURE DI ZANZARA

Le punture di questi insetti si limitano a provocare una lesione cutanea localizzata e pruriginosa e, nel caso dei tafani, dolente. Non sono mai pericolose, anche se, in bambini particolarmente sensibili, possono provocare lesioni più estese e durature.

Alcuni bambini attirano questi insetti più di altri, per cui possono essere punti ripetutamente.

Per le zanzare, le ore più a rischio sono quelle dal tramonto alle prime ore del mattino, anche se è possibile, soprattutto in aree a rischio (vicinanza di fiumi, paludi, pozzanghere, ecc.) e nel caso della zanzara tigre, che le punture si verifichino in qualsiasi momento della giornata.

In zone tropicali e subtropicali, ma non in Italia, la puntura di zanzara può trasmettere una grave malattia, la malaria. Le zanzare femmine pungono per alimentarsi e attingono le loro fonti di nutrimenti dal sangue umano riversando la loro saliva. Le punture di zanzare provocano dei forti pruriti per l’uomo. Questi insetti pungono per procurarsi il cibo, che è rappresentato dal sangue degli animali, ma anche degli uomini. Sono attratte probabilmente dell’odore del corpo, dalla temperatura e anche dagli stati d’animo.
Esistono persone allergiche, che devono prestare un’attenzione particolare ed eventualmente (in casi di difficoltà a respirare, …) consultare un medico al più presto. Il diametro al punto della puntura per una persona allergica può raggiungere 10 cm ed essere molto gonfio, questo è il segno che una consultazione medica è necessaria.

Sintomi
I sintomi di una puntura di zanzara sono in generale quelli di un’ infiammazione cioè: rossore, dolore, calore e gonfiore al punto di inoculo.

Prevenzione
Per prevenire i morsi di zanzara bisogna agire su due fronti: sull´ambiente e sulla persona. E in entrambi i casi è possibile farlo servendosi di estratti vegetali, senza ricorrere a diffusori di insetticidi o a repellenti chimici da applicare sulla pelle. Per respingere un poco questi insetti, mettete sui davanzali gerani, vasi con rametti di rosmarino o di basilico e in casa servitevi di zanzariere. Utili anche le candele alla citronella per l´effetto repellente dell´olio essenziale di questo vegetale. Chi possiede balconi o giardini deve eliminare qualsiasi ristagno d´acqua perché, com´è risaputo, questi insetti amano l´acqua stagnante.
Se in un ambiente chiuso è più facile evitare i morsi delle zanzare, all´aperto si è decisamente più vulnerabili. Non tutti in realtà: c´è chi non viene mai morso e chi, al contrario, si riempie di ponfi puriginosi. Chissà che non valga forse il detto secondo cui le zanzare amano il sangue dolce! Varie ricerche hanno dimostrato che questi insetti scelgono la loro "preda" in base a determinate sostanze volatili che il nostro organismo produce e che loro, grazie a chemorecettori localizzati sulle antenne, sono in grado di captare anche da vari metri di distanza.
Siamo noi che involontariamente, con la nostra temperatura corporea, con l´odore del nostro sudore e del nostro sebo attiriamo le zanzare. Per proteggerci dobbiamo utilizzare sostanze che abbiano un effetto repellente, facendo sì che questi insetti non siano più attratti dalle sostanze emesse dal nostro organismo.

Rimedi
Si consiglia l’uso di zanzariere alle finestre, ma anche prodotti specifici come zampironi o antizanzare elettrici, rigorosamente da spegnere prima di andare a dormire. Inoltre, poiché la luce attira gli insetti, non lasciare luci accese inutilmente. Chi utilizza diffusori di insetticidi deve sempre aerare il locale. Elettrici o zampironi, dotati di piastrine o liquidi, servono principalmente per tenere lontane le zanzare. Quando ci si trova all’aperto ricordarsi che gli insetti vengono attirati anche da creme, profumi, alimenti e sostanze dolci. Inoltre, non dimenticare lattine di bibite aperte, di cui le vespe sono ghiottissime. Ricordarsi che le maniche lunghe e i pantaloni fanno da barriera e che i colori tenui sembrano attirare meno gli insetti. Infine, si possono utilizzare (dai tre anni in su) insettorepellenti, prodotti che si trovano in versione lozioni o spray.

- Per alleviare il disagio delle punture di zanzara, tamponare con un decotto di fiori di calendula.
- Per curare tali punture: applicare un trito di prezzemolo e lasciare agire per 20 minuti, oppure tamponare con del succo di cipolla.

Rimedi naturali
Per tenere lontano le zanzare e altri insetti possiamo preparare un infuso di fiori e foglie di Amarella*, cospargerlo sulla pelle e lasciarlo asciugare.
*(Amarella: detta anche savarin salvadi, tortorete, lazzuola. Le foglie, se raccolte in primavera, sono dei surrogati degli spinaci).
La pasta di fiori e foglie di Amarella spalmata su una garza si puo' applicare sulle punture di insetti.
Quando le zanzare colpiscono, possiamo ottenere sollievo aggiungendo all'acqua del bagno una tazza o due di amido o farina d'avena.

Altri rimedi

Per chi vuole difendersi dalle zanzare, affrontando il problema nella giusta e indispensabile ottica globale, ecco alcuni metodi, anche curiosi, che vale la pena di provare.
- Mettere dell’aceto e qualche fetta di limone in un recipiente a fondo piatto, le zanzare non si avvicineranno.
- Montare alle finestre le zanzariere, che ormai si trovano preconfezionate, a metraggio, presso i negozi di ferramenta.
- Piantare, dove possibile, Gerani odorosi e piante di Citronella e di Lavanda, efficaci repellenti naturali, dei quali le zanzare non sopportano il profumo.
- La sera, mettere qualche goccia di olio di Neem o di Citronella su candele a base larga.
- Accendere zampironi o incensi al Neem (pianta insetticida indiana).
- Mangiare aglio o peperoncino, danno al sudore un odore sgradito agli insetti.
- Anche l’uso del Lievito di birra in scaglie (un pizzico, come il parmigiano, una volta al giorno, sugli alimenti) pare sia efficace, per il suddetto motivo.
- Altrettanto si ottiene con la vitamina C.
- Esiste una lampadina di colore giallo (il meno amato dalle zanzare) che le tiene alla larga per circa un metro intorno.
- C’è un’intera linea di abiti antizanzara realizzati con un tessuto contenente una resina acrilica repellente che resiste ai lavaggi.
- Anche il rumore allontana gli insetti, la Telecom ne ha trovato uno che si può scaricare sul cellulare e tiene lontane le zanzare per circa un metro.
- On line, è in vendita per 9,90 euro, un piccolo strumento, da tenere al collo, che promette di tenere lontane le zanzare emettendo ultrasuoni ad una frequenza compresa tra i 5.000 e i 9.000 HZ e si ricarica con i raggi del sole.
- On line si possono acquistare anche scacciazanzare elettronici a rete o a batteria.
- Si dice che ottimo repellente sia l’estratto di bergamotto.
- Come repellente e lenitivo, vale la pena di provare anche l’olio di Andiroba. Viene estratto dai semi del frutto a forma di castagna, della Carapa guaianensis, mediante spremitura a freddo. E’utilizzato dalle popolazioni dell’Amazzonia, per difendersi dagli attacchi degli insetti.
- Anche la cipolla tiene lontane le zanzare, perciò è utile tenere nella stanza in cui si soggiorna, mezza cipolla in un piattino, con applicati sulla superficie dei chiodi di garofano.
- Un ottimo repellente per le zanzare è rappresentato anche dal decotto di menta e qualche foglia di basilico, che va filtrato e spruzzato sulle parti scoperte del corpo. E’ opportuno tenerlo in frigorifero.

Trappole casalinghe
- Mettere, in un piccolo recipiente, dell’acqua con una goccia di detersivo per i piatti (impedisce agli insetti adulti che vi andranno a depositare le uova, di risalire).
- Immettere in vasche, laghetti o in piccoli stagni, le Gambusie che stermineranno le larve. Maggiore sarà la dimensione del deposito d’acqua stagnante, maggiore sarà l’area bonificata.

FONTE: http://www.helpsalute.it/
 
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8 replies since 20/11/2007, 16:54   16551 views
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