MONACI IN RIVOLTA NEL TIBET

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jovanja
view post Posted on 3/3/2010, 21:06




da facebook;
Data: martedì 10 marzo 2009
Ora: 15.30 - 20.00
Luogo: ROMA - 15.30 – 18.00 : Sit in davanti alla piazza montecitorio, Musica e Preghiera dei monaci
Indirizzo: Piazza Montecitorio
Città/Paese: Rome, Italy

DescrizioneI progetti del governo cinese di introdurre il giorno della fuga del Dalai Lama e della cosiddetta liberazione del Tibet sono a dir poco scandalosi. Chi festeggia il 10 marzo si prende gioco degli 86.000 tibetani che 50 anni fa morirono durante la rivolta popolare. Non esiste nessun motivo per festeggiare l'occupazione cinese, vista la sua illegalità. Il 10 marzo 1959 rimarrà una giornata nera nella storia del Tibet e della Cina, che ha provocato tanto dolore e morte per la popolazione tibetana. Le autorità cinesi hanno dichiarato di volere festeggiare con il 10 marzo "la fine della schiavitù nel Tibet".

I piani della Cina rappresentano un nuovo affronto al popolo tibetano e al suo capo religioso il Dalai Lama. Il Governo cinese non poteva segnalare in maniera più precisa che non è interessato ad avere un dialogo con il Dalai Lama e con i Tibetani. La protesta di migliaia di Tibetani nel 2008 ha mostrato, che il conflitto nel Tibet è ancora una questione aperta.

La memoria dell'insurrezione popolare è ancora viva nello spirito dei Tibetani. Dopo l'invasione da parte delle truppe cinesi in Tibet nel 1950 è cresciuta la resistenza contro la politica di occupazione cinese. La rivolta popolare esplose poi nel 1959, perché il popolo tibetano temeva che i cinesi volessero rapire il Dalai Lama. Il 10 marzo 1959 300.000 Tibetani si riunirono attorno alla residenza del Dalai Lama per proteggerlo. Il 12. marzo 5000 donne tibetane marciarono nella capitale tibetana chiedendo un Tibet per i Tibetani e furono erette barricate per le strade. Dal 15 marzo le truppe cinesi attaccarono pesantemente nei dintorni di Lhasa. Il Dalai Lama fuggì il 17 marzo travestito da soldato verso l'India. Dal 19 marzo la popolazione tibetana fronteggiò le truppe cinesi per 2 giorni. Migliaia di donne e uomini tibetani persero la vita nei combattimenti di Lhasa. Monasteri di notevole pregio architettonico vennero colpiti dall'artiglieria cinese, migliaia di monaci furono rapiti e costretti ai lavori forzati o furono uccisi subito.

 
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scharden
view post Posted on 3/3/2010, 22:58




Un abbraccio agli amici tibetani così come agli amici iraniani e a tutti i
popoli nel mondo che soffrono il terribile giogo di regimi oppressivi.

Si dice già che la Cina cercherà di far suo il Tibet preparando il prossimo Dalai Lama.
 
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jovanja
view post Posted on 4/3/2010, 06:57




Alcuni passi significativi sono stati fatti,

Casa Bianca, Obama riceve il Dalai Lama
«Forte sostegno per diritti dei tibetani»
Il leader spirituale non è stato accolto nello Studio Ovale. Il presidente: «Dialogo diretto per risolvere le differenze»
IL MINISTRO DEGLI ESTERI cinESE: «fortemente insoddisfatti» dell'incontro

Casa Bianca, Obama riceve il Dalai Lama
«Forte sostegno per diritti dei tibetani»

Il leader spirituale non è stato accolto nello Studio Ovale. Il presidente: «Dialogo diretto per risolvere le differenze»

WASHINGTON - È durato un'ora il colloquio tra il Dalai Lama e Barack Obama alla Casa Bianca. Una visita storica anche per la forte contrarietà più volte espressa dalla Cina. Non si è parlato di politica, ma di «pace, valori umani e armonia religiosa» e l'amministrazione ha puntato sulla riservatezza e sul carattere «privato» dell'evento, che non si è tenuto nello Studio Ovale ma nella meno simbolica Map Room e si è chiuso senza la stretta di mano di rito di fronte ai fotografi. Obama ha espresso «forte sostegno per la protezione della identità religiosa, culturale e linguistica del Tibet e per la protezione dei diritti umani per in tibetani in Cina» e ha incoraggiato Cina e Tibet «a impegnarsi in un dialogo diretto per risolvere le differenze». A sua volta il Dalai Lama ha espresso la sua ammirazione per gli Stati Uniti come «paladini della democrazia, della libertà e i valori umani». Obama e il Dalai Lama hanno però concordato sull'«importanza di un rapporto positivo e di cooperazione tra Stati Uniti e Cina».

NELLA MAP ROOM - Probabilmente per non urtare ulteriormente la sensibilità di Pechino, a cui Washington chiede sostegno per l'inasprimento della sanzioni nucleari all'Iran, il Dalai Lama non è stato accolto nello Studio Ovale dove solitamente Obama riceve i capi di Stato e di governo, a rimarcare che la visita ha avuto carattere più religioso che politico. Il colloquio si è dunque svolto nella Map Room, la sale delle Mappe, e non è stato aperto alla stampa e alle telecamere.

MANIFESTAZIONE - Davanti alla Casa Bianca, nel parco innevato di Lafayette Square, alcuni espatriati tibetani hanno organizzato una manifestazione per celebrare la storica occasione. Gli attivisti hanno cantato e sventolato bandiere americane e tibetane. «Come leader del mondo libero il presidente Obama è nella posizione migliore per dare il suo aiuto per mediare una soluzione negoziata che dia al popolo tibetano la libertà che sognano da così tanto tempo - ha detto Tenzin Dorjee, direttore del gruppo Studenti per il Tibet libero -. Ci auguriamo che l'incontro di oggi sia il segnale di un atteggiamento più duro da parte della amministrazione Obama sui diritti umani e sul Tibet nei confronti della Cina».

LA REAZIONE CINESE - Non si è fatta attendere tuttavia la reazione indignata di Pechino. Il ministro degli Esteri cinese si è infatti detto molto insoddisfatto dell'incontro tra Obama e il Dalai Lama.

Fonte- http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_...44f02aabe.shtml
 
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SAIRAM
view post Posted on 6/3/2010, 16:41




Buon fine Settimana :arcobaleno:

Si Il governo Cinese,cosi come sta facendo con la creazione di una chiesa separata para-cattolica,sta preparando il futuro religioso spirituale del TIBET,esso sa(il governo Cinese)che non riuscirà mai a distruggere la fede tibetana,e le ragioni son molteplici,quindi come è loro abitudine,e di tutti i regimi tottalitari,ne prepara da l'interno la uniconformità al regime,ec quindi il rapimento del Paclama,rapito(e forse ucciso??)molti anni fa,a lui a questo giovine è affidato il compito quando l'attuale Dalai Lama sarà morto,l'dentificaione del nuovo Dalailama,una figura fondamentale nel sistema religioso Tibetano,oggi il governo Cinese ha creato un nuovo pac lama,sotto la sua supervisione e problabilmente indotrinamento politico:tra la comunità Tibetana vi è molto sconcerto in ciò,tan'che(forse)si sta pensando a superare in qualche modo questo grave problema,e come se,il papa per essere nominato tale dai cardinali,venisse nominato da un governo di qual sivoglia nazione.
Intanto come e noto,le strag di monaci monache le deportazioni,lo snaturamento di tutto il tibet sia culturale sociale politico viene lentamente
va avanti,migliaia di Cinesi vengono spinti a risiedere in questo piccolo stato aumentando tensioni e violenza,di certo e che il dramma Tibetno e veramente grave e drammatico e non da segni di cessare.
 
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scharden
view post Posted on 6/3/2010, 23:43




Siamo testimoni.
Anche se indirettamente, ogni evento ci manifesta la sua importanza affermando il suo doloroso senso....
sopratutto nel momento in cui è capace di suscitare in noi riflessione e presa di coscienza.
E' così che pian piano si cresce... comprendendo ed espandendo il nostro essere e sentire del mondo.
Non sono quindi fatti che ci giungono da un mondo lontano quanto da una parte di noi stessi che possiamo
aver anche abbandonato.
Per questa parte di noi stessi, per queste parti di mondo che soffrono, per tutti quanti soffrono.... non potrà mai
mancare la nostra comprensione, il nostro pensiero, il nostro amore.

Che Dio illumini nel cuore di ognuno il senso di ogni evento. Diretto e indiretto.
 
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romolotiranti
view post Posted on 2/3/2011, 19:44




poveri monaci .. povero tibet ..
 
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aum
view post Posted on 6/6/2012, 21:44




Le notizie che arrivano dal Tibet sono davvero sconvolgenti, mi chiedo come si possa ignorare un problema così grave.
Se ne parla per qualche giorno con un trafiletto sulla stampa e poi ritorna tutto nell'oblio.
Perchè non si riesce a sensibilizzare l'opinione pubblica in maniera più efficace ?
 
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Sherry76
view post Posted on 6/6/2012, 22:01




perché gli umani sono come gli struzzi... non vogliono sentire... perché non vogliono sentirsi in causa per il cambiamento....
sta a noi che abbiamo gli occhi aperti e la mente libera a denunciare ogni qualvolta veniamo a conoscenza di qualsiasi fatto e non solo in Tibet.
 
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scharden
view post Posted on 7/6/2012, 00:25




L'oblio è una lavatrice che funziona sempre bene. Ma non per le coscienze libere
che sanno il mondo essere un grande e attivo banco di prova. E in questo banco ognuno ha la sua parte.
Vittime e oppressori. Attori e testimoni diretti e indiretti.
 
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Momosatya
view post Posted on 7/6/2012, 07:16




Perchè, poveri monaci e povero Tibet?
Quando c'è un cambiamento, tutto viene messo in discussione.
Il Tibet io l'ho visitato nel 2005 e ciò che ho visto mi ha molto rattristato. Un monaco che stava facendo la preghiera di protezione per noi pellegrini, ha interrotto la preghiera per rispondere al telefonino.
Anche loro sono cambiati, hanno perso la strada e questo mi ha fatto molto male.
Tutte le religioni si sono allontanate dall'Insegnamento, nessuna si salva, è nel cambiamento che le cose appaiono per quelle che sono.
Gli uomini hanno inquinato gli Insegnamenti, hanno ceduto alla materia il loro potere e così la devozione è scomparsa dalla loro vista e dal loro cuore.
La purificazione di un sistema che non funziona più è fatta di tanti eventi che voi non mettete sotto la legge di causa ed effetto.
Siete abituati a pensare con la vostra mente e non vedete il quadro completo, ma solo una parte, la vostra.
Dovete cercare nelle cause le manifestazioni.
Cause buone portano manifestazioni buone, ad esempio gli Illuminati, cause cattive portano manifestazioni cattive, la Legge è l'unica che rende chiare le cose spirituali.
Pensieri, parole, azioni formano le cause di una manifestazione che opera alla purificazione.
Ogni cosa è in movimento, in movimento verso la purificazione del pianeta, di ciò che vi è sopra, sotto e nell'atmosfera.
Ciò significa che ogni cosa che è contaminata dalla corruzzione del cuore dell'uomo sarà spazzata via dalle correnti dell'energia che opaerano sulla terra, e che provengono nel luogo segreto dell'Himalaia dove i Maestri risiedono.
Non lasciatevi impressionare dalle notizie che vi arrivano, tutto è in movimento e con ciò intendo il Tutto.
La vita vi offre una grande opportunità per oltrepassare la visione terrena delle cose e guardarle dal punto di luce della Mente di Dio, ma dovete essere voi a staccarvi dai vostri pregiudizi e convinzioni.
Nulla è mai come appare, ma sempre scaturisce da una causa.
Le forze che sono attive sulla Terra sono molto forti perchè effetuano il cambiamento.
Riflettete.
Un cuore corrotto non può amare Buddha o Dio, segue le leggi della materia e non quelle Universali.
Aprite gli occhi della vostra mente interiore e vedrete le cose come sono nella loro vera realtà e non come appaiono in superficie.
 
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Momosatya
view post Posted on 27/6/2012, 11:54




Il Dalai Lama, capo spirituale del Tibet ha fatto visita ai terremotati dell'Emilia Romagna qualche giorno prima che vi andasse il Papa, non solo ma ha donato 50.000 dollari per il popolo terremotato.
Questo gesto di amore verso l'umanità ha toccato il mio cuore.
E' vero che la divinità sotto ogni nome si possa chiamare opera in tutto il mondo e sotto qualsiasi bandiera.
La bandiera dell'amore per l'umanità non ha barriere di credo, ma unisce tutti i fratelli sotto un'unica bandiera.
Guardare negli occhi il dolore, la disperazione e condividerne la soffrenza è un atto divino, aiutare i più sfortunati i più bisognosi è un atto divino, grazie Dai Lama da tutti noi fratelli per l'amore che hai portato in quella terra, devastata e in ginocchio, grazie per le tue preghiere e per l'aiuto finanziario che hai portato.
Momo
 
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jovanja
view post Posted on 4/1/2013, 17:40




2 gennaio 2013. Quattro dissidenti cinesi sono riusciti a superare i controlli della polizia e a raggiungere Liu Xia (nella foto), la moglie 53enne del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo, dall'ottobre del 2010 tenuta in maniera illegale agli arresti domiciliari nel suo appartamento alla periferia di Pechino. La donna “sconta”il Nobel per la pace, assegnato da Oslo a Liu Xiaobo per il suo impegno democratico in Cina e per la redazione e pubblicazione di "Carta 08", un documento che chiede al governo meno corruzione e maggiore partecipazione popolare nelle scelte politiche ed economiche del Paese.

Il testo - che richiama la famosa "Charta 77" di Vaclav Havel - venne firmato da decine di migliaia di persone comuni, dissidenti, attivisti e intellettuali cinesi. Per questo, Liu Xiaobo è stato arrestato e condannato nel 2009 a 11 anni di carcere duro nel nord della Cina.

Il 28 dicembre 2012, dopo un'accurata preparazione, i quattro attivisti sono riusciti ad eludere la sorveglianza dei poliziotti che stazionano davanti all'appartamento della donna: sfruttando il cambio della guardia tra due gruppi di agenti, i dissidenti sono riusciti a parlare per qualche minuto con la donna e a filmarla. Nel video, Liu Xia appare invecchiata e molto spaventata. Non parla mai rivolgendosi alla telecamera se non per chiedere ai visitatori di "andare via prima che arrivino quelli e provochino altri guai". La donna si rivolge sottovoce ai suoi visitatori, sussurrando all'orecchio di uno di loro. Dopo pochi minuti gli attivisti si sono allontanati: i quattro sono l'attivista anti-Aids Hu Jia, la blogger Liu Di, lo storico Xu Youyu e il dissidente Hao Jian. Hu Jia, che ha trascorso oltre tre anni in prigione per "sovversione", e Xu Youyu sono tra i primi firmatari del documento pro-democrazia.

Proprio Hu Jia spiega: "Questo filmato mostra la paura e l'angoscia. Liu Xia ha già perduto la speranza, le autorità l'hanno resa timorosa. Teme ritorsioni sulla sua famiglia". Per la liberazione di Liu Xiaobo si sono mobilitati 134 premi Nobel, che hanno chiesto a Pechino con una lettera aperta di "riportare la giustizia in Cina".

Secondo diversi analisti, il video mostra la "sempre maggiore insofferenza" della popolazione cinese nei confronti delle autorità. All'inizio del filmato si vedono i quattro che fisicamente spingono una porta controllata da un agente, lo spingono via e salgono le scale: un gesto che potrebbe, secondo la legge vigente, condurli tutti in galera. Nonostante questo pericolo, si moltiplicano in Cina i gesti clamorosi di sfida all'autorità. Con il cambio della guardia nel Partito e nel governo - lo scorso novembre è stata incoronata la "Quinta generazione" di leader guidati da Xi Jinping, che entrerà in pieno possesso del potere il prossimo marzo - il popolo vuole spingere affinché il regime cambi e dia maggiore libertà e stato di diritto.


Il video girato dai dissidenti al sito:

Video
 
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scharden
view post Posted on 4/1/2013, 23:18




Non se ne parla molto ma continuano a morire nel Tibet, regione cinese, uomini e donne
che per protesta estrema contro il regime cinese scelgono di morire come torce.
Ma non è solo in Cina che si paga a caro prezzo il "lusso" della libertà di esprimere o
vivere il proprio pensiero religioso o di vita.
Il conflitto tra chi nella libertà vuol trovare la sua strada e chi pur di negarlo esprime il peggio del possibile
è reale, drammatico e continuo nel mondo che vive in maniera così barbara e assurda il conflitto tra spirito
e materia e che trova in questi casi il suo apice più evidente.
Assurdo e intollerabile.
 
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27 replies since 16/3/2008, 01:16   492 views
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