Siamo nelle mani....del petrolio

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scharden
view post Posted on 10/6/2008, 00:18




Se è vero che una civiltà è anche misurata dalla capacità di produrre
energia....e visto che non potremmo rivedere i nostri consumi credo
che presto saremmo obbligati a nuove scelte.
Penso sia solo questione di politica e scelte.

Soluzione pratiche e a breve potrebbero darcele gli oceani e gli studi sulla
fusione atomica che stanno andando avanti (lentamente, molto lentamente)
petrolio impera e le ricerche sul nuovo solare applicato alla fluiidodinamica
....sempre petrolio impera.

Rossella....piste ciclabili ?
Cosa sono ?

Qui sono diventate corsie alternative !

Baci.
 
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_basura_
view post Posted on 10/6/2008, 10:15




per i grandi centri ci vorrebbe così poco per risparmiare e tenere l'aria più pulita..

gli scooter, che devono andare al massimo 50 all'ora per i ragazzini, li facessero a batterie.. installando poi in casa un pannello per ricaricare durante il giorno un generatore, abbiamo già un problema in meno.. anche gli scooteroni, idem con patate.. e le auto..


ho omesso le moto.. pardon, sono motociclista, e Ducatista, mi piace il rumore del bicilindrico.. non sopporterei di guidare una moto-aspirapolvere :P
 
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Rossyokkiblu
view post Posted on 15/6/2008, 08:15




Stamane ho letto questo articolo, cosa ne pensate? :s80.gif:
Petrolio, il falso mito delle riserve esaurite

Nel sottosuolo il greggio abbonderebbe ma non viene estratto a sufficienza. Una scelta "politica" che fa impennare i prezzi


I prezzi dei prodotti petroliferi non fanno che aumentare da 6 anni a questa parte. Negli ultimi 12 mesi hanno avuto una vera e propria impennata. Superata lo scorso gennaio la soglia “psicologica” tanto temuta dei 100 dollari al barile, in appena sei mesi è cresciuto di altri 30 dollari, raggiungendo cifre record. È ormai prassi condivisa attribuire la responsabilità di questa cavalcata alla scarsità di riserve energetiche mondiali. Ma è davvero così? Il World Statistical Review di Bp, che ogni anno fa il punto sulla situazione, non ha dubbi: il petrolio abbonda ma la produzione è insufficiente. Ed è tutta una questione politica.
“Il problema – ha spiegato Tony Hayward, amministratore delegato di Bp – non sta sottoterra e non è legato alla geologia, ma sta sopra, nel comportamento tenuto dalla politica”. Sul Financial Times, Hayward ha attribuito le attuali difficoltà ai nazionalismi e alle restrizioni ambientali e ha preannunciato che difficilmente domanda e offerta si riequilibreranno. E la colpa non si può attribuire alle speculazioni finanziarie, quanto piuttosto alle tasse e alle barriere all’entrata che vanificano gli sforzi delle grandi compagnie private, intenzionate a portare altro petrolio nel mercato.
In altre parole, le risorse ci sono, ma ci sono troppi vincoli e limitazioni al loro utilizzo. Non a caso, le società petrolifere nazionali controllano circa l'80% della produzione mondiale.

La richiesta di petrolio tra i membri dell’Organisation for Economic Cooperation and Development, che raggruppa i Paesi più ricchi, lo scorso anno è diminuita di 390.000 barili al giorno: un crollo che non si registrava da ben 2 decadi.
I consumi globali di greggio sono aumentati lo scorso anno dell'1,1%, lievemente al di sotto della media degli ultimi dieci anni. La produzione globale di gas da parte sua è cresciuta del 2,4% a 2,94 miliardi di metri cubi e i consumi del 3,1% a 2,92 miliardi. I consumi di carbone sono da parte loro balzati del 4,5%, per il quarto anno consecutivo il tasso più elevato raggiunto da un combustibile.

www.virgilio.it

 
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scharden
view post Posted on 16/6/2008, 23:14




Pare che il petrolio in esaurimento sia quello "economicamente" più conveniente
da estrarre.
Oltre questo sarebbe oneroso per l'estrazione e la lavorazione.
 
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scharden
view post Posted on 27/12/2013, 00:49




Eppure già oggi potrebbero esserci alternative

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19 replies since 16/5/2008, 18:39   527 views
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