Messaggi dalla Montagna

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Momosatya
view post Posted on 18/10/2012, 06:55 by: Momosatya




Si, è così, è un viaggio infinito dove tutte le possibilità che un'anima desidera sperimentare sono reali ad ogni livello di consapevolezza.
Momo

"L'incarnazione non è quasi mai pensata come trappola.
Non è mai stata pensata esterna. Essa era semplicemente un gioco a cui poter partecipare, una nuova avventura nell'esplorazione della creatività della vita: Ma voi ben presto vi siete persi nelle percezioni sensoriali del corpo, e il vostro corpo è diventato tutta la vostra identità.
Vi siete immersi a tal punto nella materia di questo piano che siete diventati l'uomo insicuro, l'uomo pauroso, l'uomo vulnerabile, l'elemento mortale - perchè avete dimenticato la potente essenza dentro di voi".
Ramtha

Una volta l'uomo conosceva il suo retaggio e la sua discendenza.
Una volta l'uomo conosceva Dio, non come un'essenza separata dal suo essere, ma come l'E' sublime della vita e del pensiero perenne,
la vera forza vitale del suo divino ed eterno sè.
Una volta l'uomo conosceva tutto ciò. Egli innalzò grandiose piramidi perchè ricordassero all'umanità, attraverso i tempi, il fuoco interiore, il Dio nell'uomo.
Nonostante tutti gli avvenimenti della vostra storia, le piramidi sono ancora lì come simbolo della grandezza e della divinità dell'uomo.
Agli inizi, quando l'uomo cominciò la sua avventura su questo piano, quando ancora sapeva di essere Dio, egli viveva migliaia di anni nello stesso corpo, perchè la forza che rendeva il corpo immortale era la purezza del pensiero che l'uomo esprimeva in uno stato d'essere.

L'uomo, il Dio/uomo, cominciò a dimenticare di essere Dio già alla sua prima esperienza di vita su questo piano. Perchè? Perchè amava questo meraviglioso campo da gioco della materia e fare esperienze e creare diventò per lui l'unica cosa importante.

Assorbito dall'impegno di esprimere qui la sua creatività - e di mantenere il veicolo che gli permetteva di fare ciò - l'uomo, la magnifica creatura dai pensieri illimitati, cominciò a fare esperienza di pensieri limitati come la sopravvivenza, la gelosia e la possessività.

L'essere dell'uomo - la sua anima e il suo Spirito - è eterno! Nulla potrà cambiare questa realtà. Ma il corpo che gli Dei si crearono dall'argilla della Terra, è vulnerabile e sensibile ai pensieri di quell'essere immortale che ospita.
Qualsiasi pensiero che l'uomo accetta e permette a se stesso di sentire, si manifesterà nel corpo, perchè il corpo è l'ultima parte del regno dell'uomo ed è sorretto dai processi mentali dal Dio che lo abita.

Quando il Dio/uomo cominciò a sperimentare i propri atteggiamenti nella lotta per la sopravvivenza, cominciò anche e ridurre il suo il potere del suo pensiero, lo stesso con cui prima aveva accesso all'interno del corpo una forza vitale eterna. Così il suo corpo cominciò a non farcela. E ciò diminuì le possibilità dell'uomo di ragionare attraverso il suo cervello. Quando l'uomo cominciò a perdere la sua capacità di ragionare, la paura prese possesso della sua coscienza. E quando l'elemento della paura divenne un atteggiamento consolidato nei processi mentali dell'uomo, il corpo cominciò a subire la forza e gli effetti della paura: la malattia, l'infermità, la morte.

Benchè le prime civiltà sul vosto piano fossero altamente illuminate, l'illimitatezza dei loro processi mentali cominciò ad offuscarsi e a ridursi a causa della moorte e della lotta per la sopravvivenza. Gli atteggiamenti di sopravvivenza, nati dalla paura della morte, furono trasmessi alle generazioni successive come ciò che si chiama istinto di sopravvivenza;; perchè qualsiasi cosa l'uomo pensi si trasforma in schema nelle sue strutture cellulari e genetiche.
Gli Dei entrarono nelle limitazioni della materia spinti dal desiderio di sperimentare la loro creatività attraverso la forma corporea.
Ma quando gli Dei, come uomini, fecero esperienza su questo piano degli atteggiamenti caraterizzati dalla limitazione, senza accorgersi, rimasero prigionieri dell'esperienza corporea. Facendo esperienza della morte del proprio proprio primo corpo, ogni Dio entrò in ciò che si chiama Vuoto.

Questo Vuoto era un luogo, una dimensione della luce, che non era nè un ritorno alla comprensione e alla coscienza del Dio onnisciente, nè un ritorno sul piano della materia. Il Dio non poteva più tornare sul piano del pensiero illimitato, perchè ora i suoi processi mentali erano alterati da atteggiamenti di limitazione.
Per poter continuare ad avanzare nella vita - e trovando questo campo da gioco della materia una splendida esperienza - il Dio era fortemente desideroso di ritornare qui. Tornò quindi in un altro corpo, come figlio dei propri figli, per continuare a esprimersi nella materia e per riconciliarsi con tutti i pensieri limitati ai quali aveva permesso di alterare i suoi processi mentali della vita passata. Ma quando cominciò a fare esperienza di altri aspetti materiali di questo piano, sperimentò anche altre alterazioni e sprofondò ancor più nella limitazione. Cominciò così il ciclo della reincarnazione sul piano della dimostrazione.
Poichè gli Dei tornavano sempre qui come uomini - per continuare le loro avventure nella vita - questo piano diventò gradualmente il loro unico orizzonte ed essi dimenticarono la loro discendenza e la loro divinità. Non concepirono più Dio come tutto, come l'insieme di tutti i pensieri. Dimenticarono che, se lo desideravano, potevano tornare sul piano del puro pensiero e dell'essere illimitato, il piano della coscienza sul quale fin dal loro principio si erano espressi.
Conclusero che era possibile sperimentare solo orizzonti e pensieri limitati. E così emersero altri piani della coscienza espressa, quelli che si definiscono cieli limitati, orizzonti limitati. Lì, le entità che avevano dimenticato il più grande e il più semplice piano di tutti i piano, alla morte del corpo, potevano sperimentare una vita corrispondente alla loro idea di felicità e ai pensieri a cui erano improntati tutti i loro atteggiamenti.
Quando gli Dei, come uomini, non seppero più di essere divini e immortali e di possedere veramente in sè onnipotenza e onniscienza, cominciarono a diventare vulnerabili nei confronti degli altri ego attorno a loro. Ben presto comparvero entità che cercavano di elevarsi sugli altri affermando che solo loro, per i loro poteri mistici e per il loro smisurato sapere, conoscevano Dio.

In mezzo a uomini trasformati in gregge impaurito, questi veggenti, profeti e oracoli cercarono di aumentare il loro potere annunciando profezie di pericoli e di catastrofi. E se gli uomini non prestavano particolare attenzione a ciò che i veggenti dicevano, questi lanciavano maledizioni e minacciavano dannazione.
Così, per separare ancor più l'uomo dalla sua bellezza interiore e dalla sua divinità eterna, nacque su questo piano la religione. E la religione, molto astutamente, non ebbe bisogno della spada per governare e dominare i popoli. Dovevano solo perpetuare l'insegnamento che Dio era lontano e irraggiungibile e che gli uomini non possedevano in sè l'onniscienza e onnipotenza.

L'anima è memoria eterna.

Essa ricorda le esperienze di tutte le vite. Qualsiasi cosa venga ripetuta abbastanza spesso all'uomo - per quanto alterata sia - diventerà pian piano una solida realtà, perchè l'uomo, timido ricercatore di verità, nel disperato desiderio di essere accettato, darà ascolto a ogni sciocchezza:

Quindi, se si ripete abbastanza spesso all'uomo che Dio è al di fuori di lui e che l'uomo è misero e cattivo nella sua anima,
questi pensieri diventano ferma convinzione nella memoria della sua anima e sarà molto difficile cambiarli. E questo è quello che, in verità, è accaduto per migliaia di anni su questo piano.
Queste entità semplici, passando da una vita all'altra, sono cadute continuamente sotto il dominio di questi insegnamenti.
E si sono talmente abituati all'idea di essere malvagi e di un Dio al di fuori del loro essere, da credere con assoluta certezza di essere tutt'altro che divini, e che l'unica via per conoscere e per tornare a Dio passi attraverso il governo dei profeti, dei sacerdoti e delle organizzazioni religiose.

Quando l'uomo non accettò più la propria conoscenza come l'essenza della verità, si alienò la propria sovranità e il proprio potere e diventò parte della massa, e ciò permise alle religioni e ai governo attraverso i tempi di dominare gli uomini come se fossero un solo essere. Ma non lo sono. Tutti sono dei unici, destinati a vivere avventure uniche, come è loro diritto.

Quando l'uomo accettò l'insegnamento che ,o ritiene malvagio e peccatore e che vede il Padre al di fuori di lui, egli si separò completamente da Dio: E l'accettazione di questa credenza e di questa comprensione della realtà è ciò che ha portato continuamente l'uomo in un corpo, perchè, finchè l'uomo pensa di non essere divino e che il Padre non sia lui, è in un certo senso condannato a rinascere milioni di volte, fin quando riconosce la propria divinità e torna a vivere in uno stato d'essere.

L'incarnazione non è mai stata pensata come una trappola.

Non è mai stata pensata eterna.

Essa era semplicemente un gioco a cui poter partecipare, una nuova avventura nell'esplorazione della creatività e della vita: ma voi ben presto vi siete persi nelle percezioni sensoriali del corpo, e il vostro corpo è diventato tutta la vostra identità.
Vi siete immerdi a tal punto nella materia di questo piano che siete diventati l'uomo insicuro, l'uomo pauroso, l'uomo vulnerabile, l'elemento mortale, perchè avete dimenticato la potente essenza dentro di voi.

Per questo avete conosciuto la morte, ma avete dimenticato la vita.
Avete conosciuto la tristezza, ma avete dimenticato la gioia. Avete conosciuto l'uomo, ma avete dimenticato Dio, la vostra sublime intelligenza che vi permette di creare le illusioni che volete.
Tutti voi avete visuuto molte volte su questo piano; alcuni trentamila, altri diecimila, altri solo due.
Tante volte siete vissuti e siete morti. E benchè le vostre vite su questo piano fossero solo un sogno, un gioco, un'illusione nell'avventura della vita, esse vi hanno profondamente corrotti. Avete vissuto così tante vite in cui vi è stato ricordato dalla famiglia, dalla società, dalla religione e dai detentori del potere che siete cattivi e che Dio non è alla vostra portata, che questa convinzione è divenuta una ferma realtà nei vostri processi mentali.
Fino a oggi la maggior parte di voi non sa ancora di essere Dio, di avere in sè il potere di sapere ed essere tutte le cose. E' per questo che permettete ai maestri, alle religioni e a molti di governare la vostra vita e di interpretare per voi la verità.

Voi permette che la comprensione di altri complichi e stravolga quella semplice verità che da millenni vi è stata rivelata, che il Padre e il regno dei cieli, in verità, sono dentro di voi.
Quale più grande verità di questa?. Ma molti di voi che non lo sanno, continuano a pensare di dover sottostare a dogmi e pratiche ben precise - rituali, preghiere, canti, digiuni, meditazioni -per comunicare con Dio ed essere illuminati.
Ma più fate queste cose, più convincerete la vostra anima che voi non siete quello che cercate di diventare, che siete lontani dal'amore di Dio e dalla comprensione che state cercando, visto che dovete faticare tanto per raggiungerli.

La religione non è sbagliata.
Coloro che hanno fondato e promosso insegnamenti religiosi sono vostri amati fratelli che, cercando di comprendere la propria divìnità, il proprio valore e il proprio potere, hanno reso schiavi i loro fratelli e con ciò sè stessi. Ciò che hanno fatto, per quanto dannoso, era la loro verità che doveva permettere loro di fare esperienza e di capire: Io amo tutti gli esseri umani, persino i sacerdoti e i veggenti, perchè anche loro sono Dio.

Praticare rituali e seguire dogmi nonè sbagliato, ma non lo sentirete mai come qualcosa di completamente giusto, perchè la voce in voi - che è Dio - dice che voi siete già ciò che faticosamente cercate di raggiungere.

Sono tornato qui semplicemente per dirvi che esiste una vita migliore e anche per dirvi che siete già Dio e che non avete mai fallito, che non avete mai fatto nulla di sbagliato, che non siete povere e miserabili creature, che non siete peccatori e che non esiste quella meravigliosa sciocchezza chiamata diavolo.

Se riconoscete queste cose, potete tornare ad essere felici, che è ciò che Dio è. Il Padre non è una creatura irosa, triste, meditabonda e pia. Egli è l'essenza che è completa e infinita gioia.
Io vi dico che Dio è in voi. Ed è stato in voi in tutte le vostre vite. Siete già Dio, perchè egli l'intelligenza divina e creatrice che dimora all'interno del vostro essere, l'essenza che vi ha amati accompagnandovi nell'esperienza della limitazione e che vi amerà e vi accompagnerà nel vostro ritorno alla illimitatezza.
La limitazione è stata un'avventura: è stata un'esperienza, e la maggior parte di voi la sta sperimentando a fondo su questo piano.
Purtroppo avete dimenticato che esiste qualcosa di meglio e avete fatto della limitazione una scelta di vita.

Se solo sapeste che attraverso il pensiero illimitato potreste trascendere il corpo, tutti gli universi e tutti i piani, non scegliereste mai più di essere limitati.

Se solo lo sapeste e vi permetteste di ricevere e abbracciare tutti i pensieri, la vostra vita si riempirebbe di gioia e di pace, al di là dei vostri più grandi sogni.

Il pensiero è il creatore supremo. Qualunque cosa pensiate e poi vi permettete di sentire, diventa la realtà della vostra vita.
Ogni pensiero che abbracciate e che supera lo spettro del pensiero limitato, si manifesterà e amplierà la vostra vita.
Tutto ciò che occorre è aprirsi e accettare nei vostri processi mentali pensieri ancora più illuminati per passare dall'uomo limitato al Dio illimitato.

Edited by Scharden - 18/10/2012, 21:35
 
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