"È detto nella Genesi che Dio creò l'uomo a Sua immagine, e poiché
Dio è anche l'Universo, l'uomo è quindi a immagine dell'Universo.
Certo, quando lo si osserva nella maggior parte delle sue
manifestazioni, si pensa che l'uomo non sia gran che. Sì, ma al
tempo stesso, come Dio, egli è l'Universo intero.
La nostra intelligenza, che può concepire esclusivamente il
mondo a tre dimensioni, è incapace di cogliere l'essere umano
nella sua immensità. Ciò che vediamo, tocchiamo e sentiamo di lui
non è che un aspetto assai limitato. L'essere umano vero non lo
si conosce; di lui si conoscono solo degli involucri: come il
palombaro rivestito di uno scafandro o l'eschimese coperto di
pelli di animali, egli è rivestito di varie pelli (i suoi diversi
corpi), e sono queste che più o meno conosciamo. Quando si sa
come "togliere", per così dire, quelle pelli una dopo l'altra, si
scopre un punto minuscolo, un atomo di luce; ma, allo stesso
tempo, si comprende che l'essere umano è immensamente grande e
che abbraccia l'Universo intero. Queste due affermazioni sono
entrambe veritiere."
Omraam Mikhaël AïvanhovTratto da:
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