Il seme dell'odio

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scharden
view post Posted on 2/8/2009, 22:49









“Nessuno ti può insegnare ad amare”

Se si potesse insegnare l’amore i problemi del mondo sarebbero molto semplici, no?…

Non è facile imbattersi nell’amore. È invece facile odiare e l’odio può accomunare le persone… Ma l’amore è molto più difficile.

Non si può imparare ad amare: quello che si può fare è osservare l’odio e metterlo gentilmente da parte. Non metterti a fare la guerra all’odio, non star lì a dire che cosa orribile è odiare gli altri. Piuttosto, invece, vedi l’odio per quello che è e lascialo cadere…La cosa importante è non lasciare che l’odio metta radici nella tua mente.

Capisci? La tua mente è come un terreno fertile e qualsiasi problema, solo che gli si dia tempo a sufficienza, vi metterà radici come un’erbaccia e dopo farai fatica a tirarla via. Invece, se tu non lasci al problema il tempo di metter radici, allora non sarà possibile che esso cresca e finirà,piuttosto, con l’appassire. Ma se tu incoraggi l’odio e dai all’odio il tempo di mettere radici, di crescere e di maturare, allora l’odio diventerà un enorme problema.

Al contrario, se ogni volta che l’odio sorge tu lo lasci passare, troverai che la mente si fa sensibile senza diventare sentimentale. E perciò conoscerà l’amore In un passo evangelico Gesù dice: “Non resistete al male” (Mt 5, 39).

È un esercizio che il buon meditante porta sempre con sè, anche fuori dalla nostra sala di meditazione. Una buona pratica qui conduce ad una buona pratica là fuori, e viceversa:Facciamo un esempio. Sono in autobus, seduto in un posto non riservato ad anziani o a persone con difficoltà motorie.

Dentro l’autobus c’è molta gente, tutti i posti a sedere sono occupati e anche le persone in piedi sono di un certo numero. Entra una signora anziana, con evidenti difficoltà nel destreggiarsi; si guarda in giro in cerca di un posto libero, io la noto e le lascio la mia sedia. La signora si siede senza ringraziarmi. Bene : cosa succede a questo punto?

Nella stragrande maggioranza dei casi, nasce in me un moto di stizza, di antipatia per quella donna. Diciamolo pure: odio. Siamo abituati ad associare questa parola a grandi eventi, alla guerra, a relazioni veramente conflittuali.
Ma è da queste piccole situazioni che l’odio si genera in noi;è qui che comincia a sedimentare in noi questo automatismo. Dunque mi accorgo che spesso e volentieri anche le azioni apparentemente più morali, più giuste, tante volte sono dei piccoli ricatti camuffati, dei do ut des: io faccio questa buona azione, ma dall’altra parte ci deve essere un tornaconto. Ti faccio un piacere?

Bene, ma te lo devo fare pagare in un modo o nell’altro: attendo un tuo ringraziamento o un tuo gesto di piena riconoscenza. Faccio qualcosa che viene considerato moralmente elevato? Allora mi aspetterò un riconoscimento da parte di qualcuno, la famiglia, gli amici, la società, le persone che mi circondano. Invece se vogliamo sviluppare la qualità della benevolenza e della equanimità, due aspetti molto importanti nella pratica della meditazione,bisogna cercare di svincolarci da tutto ciò.
Èessenziale partire da queste piccole situazioni – che piccole poi non sono! -
per poi procedere verso questioni più pesanti: è come sollevare i pesi, si inizia dal poco e poi, quando si è dovutamente allenati, si aggiungono altri chili al nostro bilanciere.

Dunque, quando il seme dell’ira, dell’odio sta subdolamente facendo ingresso nella nostra mente, noi ci fermiamo, lo osserviamo, creiamo uno spazio vuoto attorno a lui, ed esso in brevissimo tempo scomparirà. Anche qui, come nella pratica meditativa, molto importante è

non giudicare il male che fa capolino, ma solo osservarlo in modo distaccato, senza valutarlo in alcun modo.

Lo stato subito seguente a questa operazione sarà qualcosa simile ad una quieta soddisfazione, un pacificato piacere: non ci siamo fatti ingabbiare dalla nostra reazione automatica che genera in noi odio al presentarsi di una certa situazione nella quale ci veniamo a trovare; siamo riusciti a svincolarci da un funzionamento puramente meccanico della nostra persona, abbiamo consapevolmente osservato e mutato il nostro stato.
Si fa in noi quindi chiara la sensazione che su questa via,se perseguita, non si può che giungere ad estirpare un’abitudine malefica e sostituirla con un’abitudine benefica.

Ogni giorno si presentano innumerevoli occasioni per esercitarsi in questo
modo. Davanti ad ognuna di esse abbiamo due possibilità:

- Continuare ad essere succubi delle circostanze, comportandoci come delle macchine che a certi input danno sempre certi output;

-Oppure svegliarci dal nostro sonno, scegliendo un percorso di liberazione dalla nostra angusta situazione.

Cosa scegliamo?


(Tratto da Lista Sadhana – Guido da Todi)

Edited by Sherry76 - 3/8/2009, 06:35
 
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Sherry76
view post Posted on 3/8/2009, 06:01




CITAZIONE
Nessuno ti può insegnare ad amare

questo è vero.... ma l'odio si insegna, si respira... e diventa più facile provare stizza, rancore, odio
più che amore...

ci hanno sempre insegnato ad offenderci... contrariamente a quello che poteva essere più consono alla nostra vera natura: e cioè non ascoltare le offese...

per riuscire ad amare pienamente dobbiamo svegliarci da questo torpore e rifiutare questi concetti pieni di odio e rancore....

avete mai visto una persona che si indispettisce... si arrabbia.... si offende... felice?

NO..

e allora iniziamo dai piccoli gesti quotidiani...

se ci vediamo in una situazione a rischio attraversiamola a testa alta... senza temere le provocazione e gli input perchè noi siamo più forti....

facciamo così: :91.gif: iniziamo a spazzare via dal nostro giardino interiore tutte le foglie secche (i pensieri cattivi) che impediscono ai fiori di rigenerarsi...

:a_1712.gif:
 
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SAIRAM
view post Posted on 13/8/2009, 18:52




Buona serata,

da dove nasce l'odio? odio per una persona, per un popolo, un paese, e se presto attenzione a questo odio che sento dentro, mi rendo conto che spesso nasce da un mio personale disagio, cos'è si preferisce paura, paura di ciò che è diverso, paura che qualcuno possa rubare la nostra posizione, paura che chi è diverso, per sesso o razza possa limitare il mio io, nasce sempre penso in noi stessi per un senso di insicurezza, o che gli altri possano leggere nella nostra mente cosa chi realmente siamo, l'odio è amico dell'invidia avidità, rancore rabbia, tutti sentimenti che spesso ci fan sentire forti sicuri di noi stessi. Superare l'odio si può, non è questione solo di amore, ma armonia col nostro essere, e se ciò e possibile scompare.

Namaste

Edited by Sherry76 - 13/8/2009, 20:11
 
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scharden
view post Posted on 13/8/2009, 22:49




L'odio è il peso di questo mondo, di questa umanità dolente che soffre
schiava del suo giogo.
Come un seme...pronto a innervarsi da ogni anfratto più profondo si cela
fino a quando la sua manifestazione si esprime nelle forme che ben conosciamo.

Attaccamento e possesso lo cullano mentre siamo abili nel rendercelo quasi
"accettabile" edulcorando quasi le situazioni che lo rendono in qualche modo giustificato.

Ma non è impulso. Nasce sempre dal nostro essere nel mondo.

Quando diciamo che l'Amore è conquista e affermazione dello spirito, lavoro e dura
lotta dell'uomo dentro e oltre le manifestazioni di questo immenso teatro che è
il mondo...comprendiamo allora cosa significa essere liberi.

E...se si è liberi si Ama.
 
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momosatya
view post Posted on 14/8/2009, 08:56




L'odio è l'energia contraria dell'amore, anche un amore si può trasformare in odio quando questo stesso cessa. In prima persona non si ama se stessi, perchè non si ha coscenza di cio che siamo in realtà, l'odio è l'altra faccia dell'amore, per cui odiamo perchè non amiamo. L'odio non fà parte della natura ,solo l'uomo ha in se questo conflitto ed è bene controllare il sentire che ognuno di noi prova sia nei propri confronti e poi nei confronti degli altri.
Nel 1964 mi sono sposata con un siciliano, avevo 17 anni non ancora compiuti e ho seguito mio marito nella sua terra, un paesino vicino a Palermo. Ho visto con i miei occhi, e provato sulla pelle il sentimento di odio che la madre di colui che avevo sposato inculcava ai propri figli nei confronti della Continentale, cioè io. Diversa? Si. Non è stato gradevole sentire l'odio in forma visiva fluire su di me, è un sentimento che annienta, distrugge, ti priva della vita. Ci sono madri che allattano col veleno i loro figli, con sentimenti di vendetta verso ciò che non sono in grado di capire o gestire.
L'ignoranza porta sempre ad avere stati di inferno da cui è difficile uscire perchè una volta innescato il meccanismo e portato avanti come forma di vita, interromperlo è molto difficile se non si fa un percorso spirituale.
 
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Sherry76
view post Posted on 14/8/2009, 15:50




CITAZIONE (momosatya @ 14/8/2009, 09:56)
anche un amore si può trasformare in odio quando questo stesso cessa.

Mi potresti spiegare questo passo? Per me l'amore - quando c'è e per me c'è sempre - non cessa... e non si trasforma in odio...

Quando amiamo veramente non guardiamo cosa provano gli altri per noi... ma li continuamo ad amare per quello che sono.... e non ci fa paura l'odio degli altri... e non ci soffoca... perchè l'odio per chi ama ed è in armonia con il Mondo e con se stesso non è nulla...

sembrerò ingenua... ma sono convinta che con l'amore e la comprensione si può sconfiggere anche l'odio più crudele...

Edited by Sherry76 - 14/8/2009, 23:53
 
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scharden
view post Posted on 14/8/2009, 23:49




L'amore c'è sempre.
Come corrente del creato è vibrazione ma per poterlo sentire e far vibrare in noi è necessario
armonizzarci per diventare noi amore stesso.
Lo spirito si evolve nella coscienza di questa immensa corrente avvalendosi per ciò delle
innumerevoli esperienze incarnative attraverso le quali toccare con mano, sperimentare
e maturare tutte le fasi di quello che chiamiamo amore.

Inutile girarci attorno...da incarnati difficilmente conosceremo il vero amore.
Il peso della carne, della materia, del nostro io è troppo forte perchè il nostro io possa
vibrare in unica nota con lo spirito e insieme con la corrente del creato.
Difficile ma non impossibile.......crescendo in un vero cammino spirituale... che per essere
tale non può che prescindere dalle "rinunce" per superamento ...verso le luci di questo mondo.
Luci che non splendono di proprio ma che vogliamo noi vedere splendere : attaccamenti, sentimenti,
passioni che tutti noi sperimentiamo nella loro potenza e natura mutevole.
Un Amore che si trasforma in odio e viceversa non è Amore...nella sua natura sostanziale.
E' quella fase d'amore accettabile dalla nostra capacità di comprenderlo e che per noi è L'amore.
Il cammino è ancora lungo ma, in fondo, siamo qui per questo.
Per sperimentare, per scoprire...passo dopo passo la crescita in tutto ciò che ci è attorno e
con esso il senso d'amore che sarà sempre più vasto e profondo.
Cresceremo nella consapevolezza del suo approfondimento.
 
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SAIRAM
view post Posted on 16/8/2009, 14:31




L'amore, noi umani siamo lontani dalla percezione dello immenso totale amore, lo possiamo cogliere nella sua interezza solo in alcune particolari occasioni, esso richiede la totale condivisione con tutto il creato, ma solo DIO, gli angeli hanno ora questo dono, possiamo ricercarlo nella umiltà, ma richiede la liberazione di alcuni sentimenti che stravolgono l'amore stesso, ed essi in generale sono: il più dannoso l'orgoglio, a superbia, il rancore, il senso di proprietà, e quindi una lotta interna a noi stessi contro questi demoni presenti in ciascuno di noi, se riusciamo ad eliminare o diminuire almeno in parte questi demoni, riusciremo ad accostarsi con il vero amore, questo è il nostro compito individuale.

Edited by Sherry76 - 16/8/2009, 15:41
 
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momosatya
view post Posted on 11/9/2009, 07:55




Niente può nascere dal nulla. Nessuna cosa può essere se manca la causa dell'essere, la mente che pensa, forma e crea, è vero che non si può nè odiare nè amare ciò che non si conosce, ciò che non si è rivelato all'umana intelligenza.
Solo la conoscenza scaturente dalle sperimentazioni, dall'impatto con la verità, consente all'uomo di prendere coscienza di quanto deve amare e di quanto deve odiare, di ciò che si deve accettare e di ciò che si deve rifiutare.
Il bene e il male, il positivo e il negativo, si rivelano attraverso l'onnipresente legge di "causa-effetto".
Colui che ha sperimentato ciò che produce l'odionon può non amare.
La verità rende libero l'uomo e lo proietta verso un migliore destino.
Il male non deve essere fine a se stesso:sarebbe un imperdonabile errore che priva l'uomo di far suo il bene.
Errare è umano, ma è anche vero, che perseverare nell'errore lasciando cadere nell'oblio il richiamo impellente di ristrutturazione, e con maggiore coscienza e saggezza, quei valori esistenziali che spogliano la vita di ogni essere umano da tutto ciò che è negativamente lo aggredisce e lo rende succube del male.
Non si può sfuggire alla legge di causa-effetto, non possiamo illuderci di poterci liberare dal guardiano che sorveglia il nostro Karma, non illuduamoci.
"Ciò che seminate, raccoglierete, ciò che raccoglerete istruirà il destino del vostro domani.
Quello che farete agli altri, un domani gli altri lo faranno a voi: di questo siatene certi".
I sentimenti cambiano in questa vita, l'amore si può trasformare in odio, il male in bene e cosi via, come la mano ha il palmo e il dorso ogni cosa ha il suo contrario su questa terra.
Solo un uomo libero ama incondizionatamente perchè sa che esiste Dio nella sua carne, e non credo che molti umani conoscano il loro Dio interiore e vivano la vita basandosi su quell'amore.
Quindi la parola amore è fraintesa costantemente, chi ama opera nel male quotidiano con la Luce dello Spirito e non col concetto dell'uomo ordinario.

Edited by Sherry76 - 11/9/2009, 16:52
 
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scharden
view post Posted on 11/9/2009, 21:39




CITAZIONE (momosatya @ 11/9/2009, 08:55)
Solo un uomo libero ama incondizionatamente .....

l'uomo veramente libero ha sciolto i lacci
che per poter sciogliere deve aver prima necessariamente "toccato".
E' la grande possibiltà che dobbiamo cogliere nella nostra condizione
di esperienza.
Scegliere...dopo aver toccato..
Sciogliere o avvinghiarsi, liberarsi per il volo o gravarsi nei fardelli, vivere l'amore
o soffrire nei suoi fraintendimenti.
Potranno sembrare percorsi segnati ma il subirli è rassegnazione e pigrizia della mente
che solo il risveglio potrà modificare.
 
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scharden
view post Posted on 11/9/2009, 21:58




L' Amore è lotta e conquista.
Ecco perchè è difficile essere liberi.
Ma il vento soffia !!!!
 
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Sherry76
view post Posted on 12/9/2009, 05:48




Quando si accomuna l'Amore ad un semplice sentimento umano...
ci si dimentica - volutamente? - che l'Amore non è un sentimento umano
non può essere insegnato... e non può essere mutato....

in questo topic stiamo parlando del fatto che l'Amore non può essere insegnato
ma l'Odio, sì... e anzi l'Odio viene coltivato... e viene proposto come naturale...

mentre naturale non è amare...

è giusto quando si dice che l'Uomo libero da ogni legame può amare...
ma non mi pare giusto affermare che dobbiamo saper scegliere cosa amare
e cosa odiare...

perchè sinceramente sento più naturale e più giusto l'insegnamento del Cristo..

Amate gli altri come amate voi stessi...

Cristo non ci ha insegnato a odiare... ma a distinguere ciò che era odio ed estirparlo
con forza e decisione dalla nostra vita...

se riducessimo tutto ad un processo karmico... allora non riusciremo mai a fare dei passi avanti
ma ne faremo uno avanti e uno indietro...

perchè saremo succubi del karma e del pagare la stessa moneta...

e se fossimo veramente liberi quando comprenderemo che non c'è nessun prezzo da pagare?
che non dobbiamo dare e avere... ma semplicemente essere?

Ci abbiamo mai pensato?

Amare è il sale della vita... sorridere alla vita sempre... anche alle persone "da odiare"

Buttate alle ortiche e dimenticate gli insegnamenti dell'Odio e viviamo..

liberi anche di porgere l'altra guancia....
 
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scharden
view post Posted on 13/9/2009, 00:30




Stiamo forse arrivando al nocciolo della questione......
Abbiamo visto come alla base di ogni principio vitale ...l'evoluzione
spinga sempre ogni sua parte a modificarsi in funzione di una sempre più
efficace risposta da produrre all'interno del proprio contesto.
La vita segue il processo di espansione e ascesi.
Dalle forme più semplici a quelle più complesse.
Sperimentiamo anche noi questo processo ....nella vita di tutti i giorni:
negli usi, nei costumi, nella società....nel vivere insomma sia
individuale che collettivo.
I cambiamenti seguono questo principio ..anche se noi non lo riconosciamo.
Li vediamo come bene o male ma il principio è Legge e, come tale, al di sopra
di ciò che vediamo...del nostro bene e del nostro male.
Se per fede o/e ragionamento riconosciamo il principio come universale e per tanto
applicabile ad ogni sua espressione dobbiamo accettare il fatto che ogni espressione
vivrà nei limiti del proprio contesto....sia che sia espressione umana che di spirito....
espandibile per principio ma definito in ogni suo momento.
L'Amore non sfugge a questa "regola".
Se ad esso riconosciamo un valore assoluto non potremo allora illuderci di riconoscerlo
o viverlo appieno ora....dalla nostra umana condizione.
No.
Noi l'Amore non lo conosciamo .
Qualche barlume di aspetto potremmo cominciare ad intravvederlo ma ciò saranno i segni
di un principio sempre in movimento: quella della crescita e ed evoluzione verso cui la
nostra tensione deve essere sempre viva.

Vediamo e sentiamo solo una piccola parte di ciò che ci circonda.
Nei limiti del nostro contesto, dei nostri sensi, dei nostri organi la
capacità di osservazione è limitata ma funzionale al nostro essere.
Non lo dimentichiamo.
Un universo ci è precluso.

Lo stesso vale per l'amore.

Crescendo in uomo e in spirito avremmo sempre più forte e chiaro anche il senso d'Amore.
La vita lavora per questo.....causa/effetto, karma....non sono punizioni divine o rigide meccaniche
ma dinamiche che spingono l'essere ad evolvere....
Per noi sarà "bene" o "male" ma per il Principio che ne è al di sopra è Legge.
E' evoluzione, crescita verso una sampre maggiore compenetrazione d'Amore,
verso una sempre maggiore "conoscenza" di Dio.

Edited by Sherry76 - 14/9/2009, 00:17
 
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**Il Maestro**
view post Posted on 13/9/2009, 08:01




Salute a voi fratelli e sorelle care.
Gioite per quello che siete, per il disegno che è a voi
concesso, per quello che è parte del vostro essere e divenire.
Gioite in umiltà coscienti dei vostri limiti perchè solo così vivendo
potreste intravvedere i bagliori di una verità più grande.
Fate di questa consapevolezza scrigno e tesoro.
Siatene fieri e forti.

Pace a Voi
 
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fratellobianco
view post Posted on 13/9/2009, 23:18




CITAZIONE (scharden @ 13/9/2009, 01:30)
Crescendo in uomo e in spirito avremmo sempre più forte e chiaro anche il senso d'Amore.
La vita lavora per questo.....causa/effetto, karma....non sono punizioni divine o rigide meccaniche
ma dinamiche che spingono l'essere ad evolvere....
Per noi sarà "bene" o "male" ma per il Principio che ne è al di sopra è Legge.
E' evoluzione, crescita verso una sampre maggiore compenetrazione d'Amore,
verso una sempre maggiore "conoscenza" di Dio.

Conoscere Dio, non significa soltanto introdurre la luce nel nostro intelletto, ma anche la purezza nel nostro cuore, e agire in modo tale che i nostri atti ci portino la libertà.
Siete coscienti che ciascuno dei vostri atti deve avere come scopo quello di liberarvi? No, e per questo spesso essi non fanno che asservirvi.
Che errore credere che la conoscenza sia unicamente una facoltà mentale!


 
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