| Sherry76 |
| | Nove mesi di attesa cambiano il corpo femminile ma finito l’allattamento si può tornare in linea Il piccolo è nato. Qualche mese di allattamento al seno e di assestamento per il cambiamento della propria vita e poi... un salto sulla bilancia, un occhio allo specchio ed ecco che bisogna fare i conti con il proprio corpo e con le conseguenze che la gravidanza ha lasciato. Non è il caso di preoccuparsi: con una dieta mirata, accompagnata da un'attività fisica adatta alle proprie esigenze e a un po’ di pazienza, si riesce a ritrovare presto il peso ideale e a rientrare nei pantaloni pre-gravidanza! Se in gravidanza l’aumento è stato contenuto (10-12 chili) sarà più breve il cammino per tornare al proprio peso forma. Se invece i chili acquistati nei nove mesi sono maggiori ci vorrà un po’ più di pazienza e di tempo, ma i risultati arriveranno ugualmente.
Date tempo al tempo Comunque in entrambi i casi è bene tenere presente che per dimagrire non bisogna avere fretta: i programmi dietetici che fanno perdere peso troppo rapidamente non danno mai risultati duraturi: quello che si perde facilmente si riacquista altrettanto facilmente. Un chilo al mese è più che sufficiente e garantisce di mantenere la forma per tutta la vita. Mai come adesso è importante diffidare delle diete-lampo che promettono di perdere tanti chili in pochi giorni: i muscoli dopo la gravidanza devono avere il tempo di riprendere tono e l'organismo deve ricostituire parte delle sue riserve, in particolare calcio e ferro, che sono state saccheggiate dal bambino. Altrettanto controproducente è l’improvvisazione dietetica, il “fai da te”. Seguire i consigli dell’amica o quelli dell’ultima dieta del momento non è il miglior modo per occuparsi di sé. Il dimagrimento, infatti, va studiato con l’aiuto di un esperto, programmato in tempi lunghi, prevedendo di recuperare il peso forma entro il primo anno di vita del bambino (d’altra parte ci sono voluti 9 mesi per ingrassare!). Solo così si potrà impostare una dieta (cioè un modo di vivere e uno stile alimentare) facile da seguire, che non impone rinunce frustranti ma che corregge a poco a poco le cattive abitudini, gli errori nutrizionali e, soprattutto, assicura un risultato davvero efficace.
Un calo naturale In genere tutte le neo mamme, subito dopo il parto, subiscono un calo netto di circa 5 chili. E’ un calo naturale: ci si è alleggerite infatti del peso del bambino (che in media è di 3300 grammi), della placenta (650 grammi) e del liquido amniotico (800 grammi). Nel giro di una settimana, poi, si perdono altri due chili e mezzo circa: parte dovuta alla progressiva riduzione di volume dell’utero, che da un chilo e più di peso torna ai normali 50-60 grammi; parte all’eliminazione, con le urine, dei liquidi che si erano concentrati nei tessuti durante la gravidanza. Quei chili “in più” che rimangono hanno una loro precisa utilità: sono “programmati” dalla natura per l’allattamento, rappresentano cioè quella riserva calorica che consente all’organismo materno di produrre latte (per fornire al piccolo 700-1000 grammi di latte ogni giorno servono 500 calorie in più).
Quando iniziare la dieta Iniziare la dieta durante l’allattamento fa correre il rischio di non potere nutrire bene il bambino, perché la qualità del latte può essere compromessa dal regime alimentare. E’ bene quindi aspettare la fine dell’allattamento per salire sulla bilancia e decidere il da farsi. Chi invece ha dovuto optare per il biberon, potrà sbarazzarsi dei chili in più quasi da subito. Per avere il massimo risultato da una dieta è meglio iniziarla alla fine del puerperio (circa 40 giorni dopo il parto) quando si può abbinarla anche ad una attività fisica che mira alla tonificazione generale dei muscoli per limitare il rilassamento dei tessuti ed eventuali inestetismi. Ma il tutto con calma e intelligenza. Ricordate che dovete fare i conti con l'energia che la cura del bambino richiede, con la stanchezza di giornate vissute dall'alba fino a notte fonda, con lo stress psicologico che inevitabilmente prende le nuove mamme. Dopo la frenesia iniziale concedetevi una pausa e cominciate dalle piccole cose che tirano su di morale: una seduta dal parrucchiere, un massaggio, un vestito nuovo.
Per dimagrire è bene stare alla larga da alcune cattive abitudini:
Non fare la spesa quando si ha fame: si rischia in questo modo di riempire il carrello di goloserie stuzzicanti, ma inevitabilmente ipercaloriche.
Non comprare cibi “proibiti”: se in casa ci sono biscotti, cioccolato, bibite zuccherate, la tentazione diventa irresistibile. E’ più facile, invece, rinunciare già al momento dell’acquisto così non ci penserete proprio più.
Non saltare i pasti: è la tentazione più frequente quando l’ago della bilancia stenta a scendere o quando si è fatto uno strappo alla regola. In entrambi i casi, il digiuno momentaneo è controproducente: altera il metabolismo e stimola a mangiare di più. Proprio l’opposto di quanto si vuole ottenere.
Non eliminare pasta e pane: così facendo squilibrate la dieta (che è stata calcolata non solo da un punto di vista calorico ma anche nutritivo) e rinunciate ad alimenti che saziano senza troppe calorie e forniscono energie di lunga durata.
Non abolire i grassi: è un altro elemento che nella dieta deve essere ridotto ma mai abolito del tutto. Non c'è alcun cibo, nemmeno il più calorico, che da solo è responsabile dei chili in più. Il sovrappeso è il risultato di un cattivo modo di mangiare, di eccessi che riguardano gruppi di alimenti. Se volete nutrirvi bene, cominciate a imparare a dosare meglio i cibi, grassi compresi.
L’attività fisica La neo mamma ha bisogno innanzitutto di un sano e salutare riposo. In teoria, le due settimane che seguono il parto dovrebbero essere passate nel completo rilassamento, sia per riacquistare le forze, sia per dedicarsi al nuovo ruolo di mamma. Vi sentirete sicuramente stanche: le continue interruzioni notturne del sonno per le pappe del bimbo, le ansie per il nuovo ruolo, i fastidi post-partum mettono a dura prova…ma dopo lo stravolgimento iniziale, cercate di reagire e iniziate a pensare a voi e a rimettervi in forma; oltre ad iniziare una dieta pensate anche a svolgere un po’ di attività fisica quotidianamente (la costanza è quella che premia!). All’inizio un po’ di stretching può essere sufficiente e non può che giovarvi, ma in seguito l’obiettivo sarà quello di ridare tono ed elasticità alla muscolatura, in particolare ai muscoli addominali, lombari e delle gambe. Anche in questo caso niente fretta: i muscoli durante la gravidanza si sono impigriti e devono essere riattivati poco per volta. Iniziate dunque con movimenti semplici e con pochi minuti al giorno, per poi passare, quando vi sentite meno stanche e più allenate, ad esercizi più complessi e impegnativi. Angela Salini fonte: Guida Genitori
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