| Il successo della missione di ogni Servitore dipende dalla sua giusta identificazione della personalità come nient'altro che uno strumento per i suoi doveri. In effetti, un tratto distintivo dei Servitori risvegliati dotati di un ego fittizio libero dai debiti karmici è l'attitudine a considerare la propria vita personale come solo un infinitesimo aspetto di una funzione e di un'esperienza collettive di gran lunga impersonale, e i Servitori sono in grado di vedere il mondo attraverso gli occhi spirituali. Ken Carey riassume l'essenziale importanza di questa prospettica nelle seguenti parole (dette dal Cristo): "Chiunque mi seguirà dovrà morire a tutte le definizioni di sè... Chiunque si aggrappa alla propria definizione di sè perderà l'identità quando quella definizione non sarà più valida, ma chiunque rinuncerà a tutte le definizioni per amore Mio e per accogliere la Mia coscienza, allora dividerà con Me la vita eterna". (The Starseed Trasmission). L'identificazione personale con uno qualsiasi dei fili o degli aspetti dell'ego fittizio ostruisce la capacità d'intuizione e condurrà senza scampo alla confusione, sforzi mal diretti e, di conseguenza, azioni inappropriate che saranno dannose per i Servitori, la loro missione e le persone cui il loro aiuto è diretto. Molti Servitori si appigliano oggi a ideali arditi e inutilmente complessi come volessero giustificare le azioni che i loro sensi interiori, distorti ma in sostanza reali, li spingono a compiere. Tra la confusione del loro affrettato altruismo e l'impazienza, i Servitori rischiano di apportare ulteriore disordine in un mondo già sommerso dal torrente della disinformazione diffusa da individui sovraeccitati e zelanti. La via dello Spirito è da sempre semplicissima, chiara e sempre dritta, eppure in questi tempi molti Servitori si trovano a seguire inconsapevolmente l'ostinato esempio dell'umanità, e incorporano nelle loro vite ogni sorta di schema elaborato e di rituale al fine evidente di potere "soddisfare le richieste della Nuova Era" e di essere sicuri di rientrare nel novero di quanti supereranno con successo le difficili prove che attendono la nostra specie. Il nostro Pianeta è oggi afflitto da un diluvio di nozioni davvero intricate, progetti e nuove tecniche attraverso le quali ottenere la liberazione, il potenziamento personale e l'elevazione spirituale, col risultato che gran parte dell'umanità è distolta dalla semplice Verità, e di conseguenza molti non seguono il Vero Percorso e persino le menti dei Servitori che si stanno risvegliando rischiano di essere contaminate da diverse falsità. Il pensiero erroneo può in ogni caso essere velocemente corretto dal'acquisizione della Giusta Conoscenza, in grado di rivelare come si possono trasmutare le illusioni create dall'ego fittizio solo nel crogiolo del servizio altruistico, in quanto l'influsso della Luce divina così invocato purifica e innalza ogni forma di vita con la quale viene in contatto. Accordandosi alle nuove e più elevate frequenze energetiche che ora percorrono la Terra e rifiutando, dopo averne appreso le lezioni, tutte le vecchie incomprensioni del passato saranno illuminate dal lampo dell'Intuizione. Questa percezione più chiara favorirà quindi la nascita di una nuova consapevolezza delle lezioni contenute, ma all'epoca non viste, negli errori passati (niente è mai davvero sprecato), e allo stesso tempo sarà utile al Servitore, con l'espandersi della sua prospettiva, per riconoscere la sua utilità nel servizio futuro. Si può dunque dire che ogni istante presenta nuove opportunità di purificare o contaminare l'ego fittizio, può essere usato per promuovere o ostacolare la coscienza, a seconda dell'identificazione, della concentrazione e delle motivazioni del Servitore. Mentre il velo dell'oblio permette ai Servitori di acquisire - attraverso l'ego fittizio - un'esperienza diretta di tutta la separazione e disperazione di questo nostro mondo, allo stesso tempo e a un livello di conoscenza che sta al di là del velo e nel cuore dell'anima collettiva, i Servitori sono sempre stati consapevoli del fatto che la loro sofferenza è per gli altri e, in ogni caso, solo temporanea. Molti di loro hanno frammenti di ricordi sin dall'infanzia, e sanno che verrà - molto presto - il tempo in cui tutto cambierà "in un batter d'occhio", e l'ego fittizio sarà del tutto trasparente nelle fasi finali della loro missione, poichè la personalità provvisoria verrà dissolta e scartata come fosse un bozzolo una volta che avrà svolto la sua funzione. Infine, nel Giorno del Richiamo alla memoria, i Servitori comprenderanno in quest'attuale, e per molti ultima, incarnazione terrestre, che il loro vero Sè è molto di più dell'ego fittizio. Nel frattempo, man mano che supereranno le preoccupazioni inerenti la personalità, la coscienza dei Servitori andrà facendosi sempre più ampia, in quanto grazie all'espandersi della loro percezione saranno in grado di cogliere sempre più a fondo la divina grandiosità, la bellezza, l'interconnettività e la magnifica intelligenza onnipervasiva della Creazione. In seguito alla liberazione dal velo dell'oblio - che si ottiene solo attraverso la purificazione dell'ego fittizio col servizio altruistico - il sè personale si dissolverà, fondendosi e diventando di nuovo tutt'uno con l'anima collettiva, elevando al contempo ogni esperienza terrestre dolorosa nella luce della trasmutazione. Secondo la Legge della Sintesi, avrà fine anche la perdurante condizione di sofferenza dell'umanità, quando l'intero Pianeta si allineerà positivamente al Piano Divino. Di sicuro non ci possono essere al mondo gioia e onore maggiori. In effetti, in questo importante periodo di completamento, la felicità dei Servitori sarà così intensa, così profonda la loro beatitudine e così totalmente spirituale l'esperienza della gratitudine divina, che ogni singola anima, senza eccezzione, sarebbe disposta a ripetere ancora una volta e con gioia lo stesso sacrificio. Una simile consacrazione di sè agli altri e menzionata nel Libro dell'Apocalisse di Giovanni, nel Nuovo Testamento, ai versi 4:10, dove si legge "...i ventiquattro vegliardi... gettavano le loro corone (aureole) davanti al trono di Dio."
L'attesa La trasformazione terrestre dalle immense conseguenze accadrà rapidamente e sarà il risultato oggettivo e tangibile di un processo che ha già fatto il suo corso nei mondi superiori. L'innalzarsi della frequenza planetaria è finora stata graduale e in una certa misura sottile; i suoi effetti sono stati ignorati da molte persone. In ogni caso, sarà la lacerazione del velo tra i mondi a essere improvvisa, non lo sviluppo delle fasi di preparazione al grande cambiamento. La durata del periodo che va fino al termine ultimo per il pianeta e al profetizzato evolversi della coscienza dipende da una moltitudine di variabili, che vanno dalle attività interstellari e interdimensionali fino ai pensieri e alle azioni dell'umanità; ogni forma di vita è interconnessa e interdipendente. Molti Servitori sono oggi in attesa che altri trovino il loro giusto posto nel disegno divino, e si preparino a dare insieme il benvenuto sulla Terra alla grande Luce che già si intravede all'orizzonte del vecchio mondo. Alcuni di loro, in incarnazione fisica sul nostro Pianeta, hanno aspettato con pazienza (e altri con frustrazione) per decenni, mentre il dispiegarsi del Piano Divino per la Terra veniva ripetutamente rimandato a causa della diffusa incidenza delle forze materialistiche e, quindi, della mancanza di preparazione da parte dell'umanità. I Servitori maggiormente consapevoli del loro ruolo e della loro natura talvolta hanno dei vaghi ricordi della loro vita multidimensionale, del loro attivo servizio divino, ricordi che vengono spesso nei sogni. E sentendo, nel loro stato di veglia relativamente limitato, di non potere dispiegare in pieno nella loro vita terrestre quotidiana la coscienza più ampia, le maggiori capacità spirituali e la sfera di influenza positiva delle quali sono dotati, i Servitori si trovano spesso a covare una profonda brama di procedere al massimo delle loro possibilità anche sul piano fisico. Eppure, come abbiamo già visto, il mondo non è ancora pronto, e durante il periodo di attesa i Servitori possono di conseguenza avere l'impressione, piuttosto comprensibile, di essere in qualche modo inefficaci o addirittura inutili nei loro corpi fisici, costretti a una coscienza di terza densità. Comunque, nonostante la disperazione con la quale tentino, al di là delle discipline spirituali che possono impegnarsi a praticare e a dispetto di ogni rituale o preghiera, i Servitori non possono portare le loro facoltà superiori e la loro maggiore consapevolezza spirituale nella realtà fisica prima del momento prefissato, quando tutto ciò che deve essere pronto lo sarà e, nella maggior parte dei casi, la loro missione si dispiega su una base dello strettamente necessario. Le lente vibrazioni tuttora prevalente sulla terra impediscono in parte alla più estesa coscienza dei Servitori di manifestarsi, sebbene quando l'anima collettiva sarà completa e pronta, quando il giusto numero di Servitori saranno al loro posto nel mondo, quando scadrà il termine ultimo per il pianeta e quando l'attesa avrà finalmente termine, allora un torrente di energia divina permetterà il sorgere di un Potere e di un'Intelligenza supremi in quanti si sono preparati a ricevere e trasmettere una simile Luce. Nel frattempo, la vita degli ignari Servitori rifletterà su più livelli la tipica condizione dell'umanità, prima del suo predestinato risveglio. Il periodo di attesa può essere visto come la fase preliminare del dispiegamento cosciente della missione dei Servitori, durante il quale si pongono le condizioni - soprattutto nei livelli interiori della vita - per un pieno risveglio spirituale, attraverso la personalità, sul piano fisico, dove si verificherà di conseguenza un significativi aumento dell'attività spirituale e del servizio altruistico. Quest'attesa è per i Servitori frequentemente caratterizzata da ansia, frustrazione, dubbio, perplessità, alienazione, confusione e senso di inutilità oltre, ovviamente, a tutte le altre preoccupazioni e sofferenze che allo stesso modo affliggono l'umanità. Simili pene, tuttavia, sono spesso in particolar modo intense per i Servitori, per motivi già discussi. La pesante atmosfera psichica della Terra, che incombe sul campo della coscienza umana nel quale hanno scelto di incarnarsi, sarà per la maggior parte dei Servitori non ancora risvegliati una vera e propria prigione. Alcuni di loro potrebbero anche scoprire che la società li ha in un certo senso esiliati, seppur tacitamente, un esilio che è in parte anche volontario, poichè col dispiegarsi della consapevolezza e il ritorno alla memoria i Servitori non riusciranno facilmente a adattarsi in sistemi sociali che vanno contro ai principi di armonia, progresso spirituale e scopo divino.
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