"Gli esseri umani cercano soprattutto di avere per amiche persone
gradevoli che assecondino i loro gusti e i loro istinti. Se
incontrano qualcuno che dice loro come progredire, come superare
se stessi... oh, è meglio starne lontani! Eppure, non c’è
amico migliore di un Maestro spirituale, poiché egli rappresenta
la “testa” che conosce la direzione giusta. Quella testa di
certo non procura altro che sensazioni piacevoli. Eppure il
discepolo, solo ogni tanto, quando soffoca o sta annegando, o
quando non sa più cosa fare, si decide finalmente a ricorrere ad
essa per tornare a respirare un po' e ritrovare la strada… La
cosa triste è che questa situazione non dura a lungo ed egli
torna a sguazzare nelle paludi.
Allora, cosa deve fare il Maestro?… Egli ha dato degli
argomenti, ha fornito dei metodi, e se i discepoli non li
accettano, sarà la vita a incaricarsi di dar loro delle lezioni,
e lo farà senza riguardo, a colpi di mazza! A questo pensiero il
Maestro ovviamente si rattrista, ma cosa può fare? Egli sa
soltanto che, vivo o morto, è il migliore amico dei suoi
discepoli, un amico come non se ne trovano da nessun'altra parte.
Il giorno in cui i discepoli lo capiranno, niente e nessuno
potrà fermarli nel loro cammino verso la luce e la libertà. "
Omraam Mikhaël AïvanhovTratto da:
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