L'ABC DELLE MALATTIE E DELLE INFEZIONI IN CAMPO PEDIATRICO

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Sherry76
view post Posted on 9/7/2008, 06:24 by: Sherry76




IL SINGHIOZZO DEL NEONATO

Si tratta di un inconveniente molto comune: quali sono le cause, come evitarlo, cosa fare per farlo passare
E’ un fenomeno molto comune nei neonati, causato dalla contrazione involontaria e ripetuta del diaframma, il muscolo orizzontale che separa gli organi del torace da quelli dell’addome e che ha il compito di regolare la respirazione. Non si conoscono con esattezza i motivi che scatenano questa lieve alterazione della respirazione: in ogni caso non si tratta di un fenomeno preoccupante, ma del tutto naturale. Anche se le prime volte al genitore può sembrare che al bambino manchi l’aria, questo piccolo inconveniente si risolve da solo in pochi minuti, senza lasciare conseguenze per la salute del piccolo. Solo se il fenomeno continua assiduamente con episodi persistenti e prolungati dopo l’anno e mezzo di età, è opportuno rivolgersi al pediatra per capire le eventuali cause all’origine del problema.


Le cause
Secondo alcuni sembra che a provocare il singhiozzo possa essere la sensazione di freddo che prova il bambino in alcune situazioni, come durante il cambio del pannolino o durante la poppata con il biberon, quando il latte comincia a raffreddarsi. Ma il bambino può avere già avuto il singhiozzo nella vita intrauterina e per questo alcuni studiosi ritengono che esso sia un riflesso istintivo del neonato. Il singhiozzo del neonato è dovuto semplicemente all’immaturità del sistema di coordinamento dei riflessi di stomaco e intestino, un sistema delicatissimo che sarà perfezionato nei mesi successivi alla nascita, e che, a differenza degli adulti, non è un disturbo per lui fastidioso.
Sono più esposti alla comparsa ricorrente del singhiozzo i piccoli che hanno maggior facilità al rigurgito.


Come limitarlo
Per limitare la comparsa del singhiozzo è consigliato evitare che durante la poppata il bambino ingerisca troppa aria insieme al latte. Se si allatta al seno è bene controllare che il neonato non succhi con troppa voracità, mentre se si allatta con il biberon, occorre tenerlo in posizione obliqua in modo che la tettarella sia sempre piena di latte. Anche durante lo svezzamento si possono seguire delle misure per limitare la comparsa del fenomeno: per esempio si deve controllare che il piccolo mastichi bene e mangi lentamente, così da ingurgitare meno aria.

Come farlo passare
Il modo migliore per far passare il singhiozzo al bambino è quello di somministrargli col cucchiaino qualche goccia di limone diluita in acqua bollita o semplicemente alcune gocce di acqua bollita lasciata intiepidire. E’ invece sconsigliata la somministrazione di limone puro, in quanto si tratta di un alimento troppo acido per un neonato e molto allergizzante.
Un altro rimedio contro il singhiozzo è quello di sollecitare con delicatezza il nasino del piccolo per farlo starnutire; lo starnuto infatti, fa distendere il diaframma e fa scomparire immediatamente il disturbo. Se il singhiozzo compare durante la poppata, è sufficiente attaccare di nuovo il piccolo al seno: il ritmo naturale con il quale deglutisce infatti, lo aiuta a regolarizzare la sua respirazione, facendo passare il disturbo.


fonte: http://www.guidagenitori.it/

Rigurgito, vomito e diarrea nei primi mesi

Nei primi mesi di vita è possibile che il bambino soffra di disturbi legati principalmente all’alimentazione quali vomito e diarrea. Per i neo-genitori, soprattutto se alla prima esperienza, fenomeni del genere possono essere motivo di ansia e preoccupazione anche se non sempre sono il sintomi evidente di infezioni in atto.
È importante innanzitutto saper distinguere il vomito dal rigurgito: quest’ultimo si presenta quando il bambino espelle, insieme all’aria inghiottita attraverso la suzione, una quantità esigua di latte.
Alcuni bambini rigurgitano il latte dopo ogni pasto e solo se ciò si verifica con una certa frequenza e con un espulsione abbondante, è bene consultare il pediatra.

In genere basta controllare che non vi siano altri disturbi, che il bambino continui a bagnare il pannolino di pipì come al solito e a crescere di peso; in questo caso, con il rigurgito, il bambino elimina il latte in eccesso. Seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile ridurre al minimo i fenomeni di rigurgito:
- è importante tenere il più possibile dritto il bambino mentre lo si allatta in modo da permettere all’aria incamerata con la suzione di salire oltre il livello del latte;
- se il bambino è allattato artificialmente è bene controllare che il flusso del biberon non sia troppo lento e tenere il biberon nella giusta inclinazione in modo che la tettarella sia sempre piena di latte (esistono in commercio dei biberon che riducono al minimo il rischio l’ingestione di aria)
- è necessario fare attenzione a non muovere troppo bruscamente il piccolo subito dopo il pasto

Se il latte eliminato è in quantità notevole e si presenta “a ricottina” si tratta di vomito. Tale sintomo, a prescindere da quale sia la causa del disturbo e soprattutto se accompagnato da diarrea, deve essere considerato un campanello d’allarme da non sottovalutare, perché può provocare una riduzione dei liquidi presenti nell’organismo. Considerate le esigue riserve idriche di un bambino di pochi mesi è importantissimo tenere sotto controllo tali fenomeni per scongiurare il rischio di disidratazione. La presenza di disidratazione nel proprio bimbo si può riconoscere se si notano:

- apatia
- lingua e bocca asciutte
- notevole diminuzione della produzione di urine
- difficoltà nel risveglio

In questo caso è importante cercare di far assumere al bambino molti liquidi in modo da scongiurare il rischio di disidratazione. In ogni caso, se si riconoscono tali segni e il vomito è accompagnato da febbre alta e difficoltà nell’assumere liquidi per bocca bisogna consultare il pediatra.

La diarrea non infettiva può essere il sintomo di intolleranze alimentari, può presentarsi come conseguenza dell’assunzione di antibiotici o può essere dovuta ad un’alimentazione eccessiva. Quando è causata da virus e batteri può accompagnarsi a stati di irritabilità, inappetenza e febbre. In questi ultimi casi bisogna consultare il pediatra, soprattutto se la diarrea si manifesta con frequenti scariche di feci liquide e verdastre le quali, è bene ricordarlo, sono estremamente irritanti per la pelle delicata del bambino.
Per ridurre al minimo il rischio di irritazione della pelle è importante lavare il sederino dopo ogni scarica usando acqua e un detergente delicato, e asciugarlo tamponando leggermente la pelle senza strofinare. Può essere utile in questo caso l’utilizzo di paste protettive contenenti ossido di zinco
Beatrice Spinelli


fonte: http://www.pianetamamma.it/il-bambino/rigu...to-diarrea.html
 
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