| Penso che ci siano malattie dovute al squilibrio del cibo, malattie allo squilibrio della mente,e malattie Karmiche di cui dobbiamo riconoscere la natura nello squilibrio tra i due poli, cioè la dualità tra l'anima che vuole indicarci la strada da percorrere e la paura insita nell'uomo di guardare cosa ci viene chiesto per il cambiamento. Alcune si risolvono abbastanza facilmente nel senso che un bravo medico può aiutarti nel problema altre sono di natura profonda e poco studiate anzi quasi inconoscibili nella cultura medica, il pensiero che mi accompagna è come può l'uomo sentire dentro di sè un avvenimento che ancora non si è manifestato? Ancora prima di fare il test per HIV attraverso una febbre improvvisa durata 3 giorni di semicoma avevo intuito di avere quella malattia ma non immaginavo di essere già con l'A.I.D.S, so il momento preciso in cui ho innescato questa malattia nel mio cuore e nella mia mente il 18 luglio 1983 ho subito una salpingectomia ed io mi stavo preparando a morire , volevo andarmene da questo mondo, nulla di ciò che prima mi dava forza e amore esisteva, tutto si era spento non trovavo niente che mi potesse interessare non sentivo amore per nessuna cosa , vuoto totale, la vita non mi piaceva più,anzi ero disgustata dalla malvagità e dall'ignoranza in cui l'esterno mi avvinghiava nella spirale della sofferenza altrui. Avevo deciso,basta, me ne sarei andata in punta di piedi e quale occasione migliore di un intervento chirurgico, ero arrivata in clinica deperita, senza un briciolo di forza, decisa a mettere in atto la morte. Al mio capezzale vi era mia madre ed il mio socio, non riuscivano a svegliarmi avevo nonostante il caldo afoso 7 coperte di lana, poi durante la notte penso che il mio spirito abbia avuto un moto di compassione perchè ho visto senza aprire gli occhi da un lato mia madre e dall'altro il mio socio che piangevano disperati, ho guardato ed ho visto il dolore che stavo lasciando su questa terra, qualcosa si è mosso nella mia coscenza ed ho deciso che per quanta sofferenza io potessi avere era più grande la sofferenza che mi accingevo a lasciare agli altri, quell'attimo di lucidità dell'anima mi ha fatto rinsavire, ma il danno l'avevo fatto, avevo desiderato la morte, cercata con tutte le mie forze, ignorando la sofferenza degli altri, mi ero allontanata dalla strada del sacrificio d'amore, ho continuato a vivere per poter espiare il gesto inconsulto di ciò che già avevo fatto in altre vite, non assumermi a pieno la responsabilità della mia vita nei confronti della vita, del creato ,ho generato dentro di me il seme della morte e dovevo in qualsiasi modo eliminarlo, così mi sono creata una motivazione di varie malattie incurabili,per manifestare la grandezza del Creatore che ama senza riserve ogni suo figlio anche se un po sbadato. Tante cose sono cambiate da allora, e tante altre sono in arrivo ma sicuramente posso dire che la mia vita è stata intertessante e divertente sotto tutti i profili, ora cè mio padre che è arrivato al capolinea ed attende di chiudere questa parentesi terrena, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per dimostrarci la dignità dell'uomo anche attraverso la serenità con cui ha affrontato il decorso del suo tumore, stà lasciando a noi figli il ricordo di un grande uomo, di una grande anima piena di amore, sono felice di avere avuto due genitori così grandi papa e mamma hanno 86 anni e mia madre si stà prendendo cura di lui come se fosse il suo bambino. Sono 61 anni di vita che hanno vissuto assieme, grande cosa per questa breve vacanza terrena.
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