Le nuove fondamenta per una civiltà planetaria

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scharden
view post Posted on 28/12/2008, 23:56




“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” [Gandhi]





Ci stiamo avvicinando a un punto critico dell’evoluzione collettiva: il nostro mondo è diventato insostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ecologico. Perseverare nei valori e nelle pratiche di civilizzazione manipolativa, razionalistica dell’età moderna creerà un’intensificazione delle spaccature tra ricchi e poveri, giovani e vecchi, colti ed emarginati, e tra società umane e ambiente naturale. Per sopravvivere nel nostro habitat planetario, dobbiamo creare un mondo che si adatti meglio alle condizioni che noi stessi abbiamo creato.
Un proverbio Cinese mette in guardia: “Se non cambiamo direzione, con ogni probabilità finiremo esattamente dove siamo diretti”.
Applicato all’umanità contemporanea, tutto questo sarebbe disastroso. Senza un cambio di direzione, stiamo andando verso un mondo caratterizzato da una pressione demografica e una povertà in continuo aumento; un potenziale in crescita per un conflitto sociale e politico, per l’intensificazione di una guerra organizzata e tra individui, e per un’accelerazione del mutamento climatico e delle carenze di cibo, acqua ed energia; un aggravamento dell’inquinamento industriale, urbano e agricolo; un’ulteriore distruzione dello strato di ozono; un rapido aumento della riduzione della biodiversità e una continua perdita di ossigeno atmosferico. Rischiamo inoltre mega-disastri provocati da incidenti nucleari e fughe di scorie radioattive, devastanti inondazioni e tornado dovuti al mutamento climatico, inoltre problemi sanitari diffusi dovuti a catastrofi naturali e a fattori umani quali l’accumulo di tossine nel suolo, nell’aria e nell’acqua.
Dove ci stiamo dirigendo adesso non è dove vogliamo andare.

Quando la ricchezza e il potere si concentrano maggiormente i livelli di frustrazione e il malcontento aumentano. Inoltre aumenta il divario tra i detentori di ricchezza e potere rispetto ai segmenti poveri ed emarginati della popolazione (l’80% del prodotto interno mondiale appartiene a un miliardo di persone, e il rimanente 20% è ripartito tra cinque miliardi e mezzo, uno squilibrio che andrà solo peggiorando, dal momento che i poveri pagano 38 miliardi di dollari in più all’anno di interessi di quanto ricevano in cooperazione allo sviluppo).

Anche se, rispetto al passato, sempre più donne e ragazze ricevono un’istruzione, in molte parti del mondo sono poche le donne che hanno un lavoro rispetto a quelle costrette a sbarcare il lunario nel “settore informale”.

In molte parti del mondo, c’è una maggiore propensione a ricorrere al terrorismo e ad altre forme di violenza per farsi giustizia, o a richiamare almeno l’attenzione sui torti riconosciuti. Siamo di fronte a un’insicurezza più profonda sia nei paesi ricchi che in quelli poveri.
Il fondamentalismo islamico si sta diffondendo in tutto il mondo Musulmano; in Europa sta riemergendo il neo-Nazismo e altri movimenti estremisti, e il fanatismo religioso si sta delineando ovunque.
Mentre i governi cercano di contenere la violenza individualista con le guerre organizzate, si animano i conflitti in Medio Oriente, in Asia, in America Centrale e in altri punti caldi.
Nel 2005, la spesa militare mondiale è salita per il sesto anno consecutivo, aumentando del 5% fino a un ammontare di 1.04 trilioni di dollari, con gli Stati Uniti che da soli giustificano 455 miliardi di dollari toccando quasi la metà dei dati mondiali. Tutti i paesi del G8 vendono armi ai paesi più poveri per un valore di oltre 12 miliardi di dollari.
L’atmosfera del mondo mostra un continuo degrado degli equilibri vitali, nei sistemi oceanici e d’acqua dolce, e nei suoli produttivi. Le conseguenze comprendono l’effetto serra con un connesso cambiamento climatico, e una riduzione della produttività di mari, laghi, fiumi e terre agricole.
C’è un calo dell’autosufficienza alimentare nella maggior parte delle economie mondiali, minacciosamente associato alla diminuzione delle scorte alimentari disponibili a livello internazionale.
C’è anche una diminuzione di disponibilità di acqua dolce per oltre metà della popolazione mondiale.
Ma le tendenze non sono il destino: si possono cambiare. La distruzione è solo uno dei futuri possibili. Se riconosciamo il bisogno di far fronte ai pericoli da sfidare e di unire un senso di urgenza verso la vita agendo in modo responsabile, con un senso d’impegno gli uni verso gli altri e verso un prossimo futuro da condividere, potremo intraprendere una strada migliore.
Cogliendo i migliori appelli alternativi per un nuovo pensiero. Il nuovo pensiero è un pensiero più olistico che racchiude tutti i fattori rilevanti – considera la foresta e non solo gli alberi. Questo tipo di pensiero trova un pronto sostegno nelle ultime intuizioni emergenti, all’avanguardia nelle scienze.

Pur non essendo noto a molti, le visioni del mondo basate sulle teorie di Newton, Darwin e Freud sono state superate da nuove scoperte.
Alla luce dei concetti emergenti, l’universo non è un aggregato di pezzi inerti di materia senz’anima e senza vita, ma assomiglia a un organismo vivente.

La vita non è un incidente casuale e gli impulsi fondamentali della psiche umana comprendono molto di più di un impulso sessuale autogratificante.

La materia, la vita e il pensiero sono elementi costanti all’interno di un processo globale di grande complessità, ma progettato con coerenza e armonia.

Spazio e tempo sono uniti come il background dinamico dell’universo visibile. La materia, quale caratteristica fondamentale della realtà, sta passando in secondo piano di fronte all’energia, e campi ininterrotti sostituiscono le particelle discrete come elementi fondamentali di un universo inondato di energia. L’universo è un tutto senza giunzioni che si evolve su eoni di tempo cosmico producendo condizioni dove può emergere la vita, e poi il pensiero e la coscienza.

La visione emergente del mondo, in senso scientifico, è olistica e può provocare l’olismo incipiente di popoli alla ricerca di modi più integri di vita, alimentazione, riscaldamento e consumo. La nuova visione del mondo deve dare un nuovo orientamento alle ambizioni, agli obiettivi e alle priorità fondamentali della società, sia nella sfera pubblica che in quella privata.
Questa nuova tendenza deve essere afferrata in relazione al passaggio dalla forma di produzione estensiva a quella intensiva. La crescita, la produzione non è necessariamente sbagliata o limitata: la sua desiderabilità e il suo futuro dipendono da quale tipo di produzione vogliamo intraprendere. La produzione sfrenata ed esclusivamente quantitativa di energia non è possibile su un pianeta limitato, con una biosfera dall’equilibrio delicato – alla fine è destinata a trasformarsi in una produzione di tipo canceroso. Ma esistono anche altre forme di produzione. Ne distingueremo due tipi principali: uno “estensivo” e l’altro “intensivo”.

La produzione estensiva si sposta lungo un piano orizzontale sulla superficie del pianeta: conquista sempre più territori, colonizza sempre più popoli e impone la volontà degli strati dominanti su un numero sempre crescente di strati di popolazione.

Dall’altra parte, la produzione intensiva s’incentra sullo sviluppo degli individui e delle comunità in cui vivono.
Le finalità della produzione estensiva e intensiva sono radicalmente diverse.

Un obiettivo fondamentale della prima è l’estensione del potere dell’uomo su aree sempre più vaste. Tradizionalmente, il mezzo per raggiungere questo fine è stata la conquista: la conquista della natura e quella di altri popoli più deboli e meno orientati al potere e al dominio. Il successo della conquista portò alla colonizzazione di altre tribù, nazioni, città e imperi, assoggettandoli alle ambizioni e agli interessi dei conquistatori. Per lo più la storia registra che questo venne realizzato con la forza delle armi. Dalla seconda metà del ventesimo secolo si è anche tentato, con mezzi economici e usando il potere di stati ricchi e società globali, d’imporre la propria volontà e i propri valori su vasti strati della popolazione. Per gli Stati, l’obiettivo della crescita estensiva è la sovranità territoriale, compresa quella sulle risorse umane e naturali dei territori. L’obiettivo corrispondente delle società globali è produrre domanda per i consumi, spesso senza molta considerazione delle conseguenze sociali e ambientali.

La finalità dominante della produzione estensiva si può racchiudere in tre “C”: conquista, colonizzazione e consumo. Questa finalità si serve di altrettante varietà di mezzi. Primo, le tecnologie che usano e trasformano la materia: le tecnologie di produzione. Secondo, le tecnologie che generano la forza per produrre tecnologie le quali trasformano la materia: tecnologie che producono energia. E terzo, le tecnologie che stimolano i desideri della gente, creano una domanda artificiale e cambiano i modelli di consumo: tecnologie di propaganda, PR (Pubbliche Relazioni; n.d.t.) e pubblicità.
La prima di questi tipi di tecnologie costruì le abitazioni con reti di trasporto e comunicazione, e strutture produttive sempre più potenti per una varietà crescente di prodotti. La seconda imbrigliò le forze della natura per far funzionare queste tecnologie. E la terza produsse le immagini che provocano la domanda, e i sottili mezzi, non proprio sottili, con cui i produttori di beni e servizi impongono la loro volontà su clienti e utenti.
Nella crescita intensiva, la finalità è molto diversa. Si può riassumere con altre tre “C”: collegamento, comunicazione e consapevolezza.

Cominciamo con l’esaminare il collegamento. Uno dei grandi miti dell’Era Industriale è stata la separazione “pelle inclusa”, degli individui l’uno dall’altro e quella dei loro interessi dagli interessi degli altri.

L’aspetto formale di questo mito è stato legittimato dalla visione del mondo basata sulla fisica classica.
Come i punti di massa di Newton, gli umani appaiono essere auto-contenuti, pezzi mutualmente indipendenti di materia organizzata che si relazionano solo esternamente l’un l’altro e con l’ambiente. L’economia tradizionale rafforza questo mito visualizzando l’individuo come attore economico autoreferente, che persegue il suo(di lui e di lei) proprio interesse armonizzandosi al meglio con gli interessi degli altri attraverso i meccanismi del mercato. Ma, le scienze contemporanee non sostengono più questo punto di vista. Ora è risaputo che ogni quanto è sottilmente connesso con ogni altro quanto e ogni organismo con gli altri organismi dell’ecosistema. A loro volta gli economisti sanno che c'è un collegamento decisivo fra gli interessi degli individui, dei singoli stati e delle singole imprese e dei meccanismi del sistema internazionale globalizzato.
Nel nostro mondo queste connessioni interattive si sviluppano rapidamente, ed è uno dei fini della produzione intensiva metterle in ordine, creando una struttura coerente al posto della proliferazione casuale.
Il secondo scopo della produzione intensiva è collegato direttamente con il primo. Approfondisce il livello di comunicazione e alza il livello di coscienza dei comunicatori.

La comunicazione si apre su più livelli. Prima di tutto, abbiamo bisogno di essere in comunicazione con noi stessi, sviluppando il senso di cura, la nostra coscienza e personalità.

Le persone “in contatto con se stesse” sono più bilanciate e maggiormente in grado di comunicare con il mondo che le circonda. Abbiamo anche bisogno di essere in comunicazione con coloro che rendono possibile il contesto immediato delle nostra vita – la famiglia, la comunità, il lavoro o la professione.
Del resto livelli ancora più ampi di comunicazione sono ugualmente necessari: la comunicazione con altre persone, vicine o lontane, nella nostra comunità e in altre comunità, paesi e culture
La comunicazione chiama connessione, ma sul piano umano entra di più in gioco oltre alla connessione: la comunicazione coinvolge anche la coscienza, la consapevolezza.

I pieni potenziali della comunicazione umana si dispiegano quando i comunicatori apprendono gli elementi di connessione attraverso i quali essi comunicano. Un alto livello di comunicazione chiama un altrettanto livello alto di coscienza che rende la persona capace di far uso dei molti – a volte estremamente sottili – elementi di connessione che si legano gli uni agli altri e all’ambiente.
La coscienza di queste connessioni solleva il pensiero umano dal non più attuale livello centrato-sull’ego, alla dimensione comunitaria, ecologica , centrata-sul pianeta, che richiede urgenza.
Einstein ha detto che non possiamo risolvere i problemi significativi con cui ci confrontiamo utilizzando lo stesso livello di pensiero che li ha creati. Aveva ragione: i problemi con cui ci confrontiamo oggi non possono essere risolti rimanendo sul livello di pensiero che un tempo li ha prodotti. Abbiamo bisogno di un nuovo pensiero – un’evoluzione delle idee, del sentire, dei valori e delle percezioni: un’evoluzione della nostra coscienza.

Nel Febbraio 1991, Václav Havel, l’allora presidente della Cecoslovacchia, nel prendere la parola durante una sessione congiunta al Congresso U.S. disse: «Senza una rivoluzione globale nella sfera della coscienza umana, niente cambierà al meglio… e la catastrofe verso la quale il mondo si sta avviando – il collasso ecologico, sociale, demografico o generale della civiltà – sarà inevitabile».

Il punto sollevato da Havel era corretto, ma non deve essere ragione di disperazione: il collasso della civiltà può essere evitato.
La coscienza umana può evolvere. Ai margini innovativi della società sta già evolvendo. Una visione olistica sta prendendo forma, che vede gli esseri umani come un tutt’uno organico, radicato nella sfera socio-culturale, radicata a sua volta nella totalità della biosfera.
Anche se l’evoluzione di una nuova cultura olistica è sporadica e diseguale, resta una sorgente di grande speranza. Margaret Mead ha detto: «Mai dubitare che la forza di un piccolo numero di persone possa cambiare il mondo. Di fatto, l’ha sempre cambiato».
Perché la coscienza è così potente? La spiegazione è a portata di mano: in un sistema sul punto di caos – come lo è il nostro sistema eco-socio-economico altamente stressato – anche piccole “fluttuazioni” possono fare una grande differenza. Una fluttuazione sotto forma di una coscienza più evoluta è particolarmente potente. E’, ora, un imperativo di sopravvivenza.

Sappiamo che quando una specie biologica è sotto minaccia di estinzione, affronta una scelta severa: o produce un mutazione attuabile o si estingue. Affinché le specie sopravvivano, il modo in cui i loro membri stanno nell’ambiente e il modo in cui si riproducono deve cambiare. In specie non umane la maggior parte del comportamento legato alla sopravvivenza è codificato geneticamente e il cambiamento richiede una mutazione d’adattamento della piattaforma dei geni. La mutazione genetica è lenta, ma può funzionare.
I mutanti adatti si riproducono e diventano dominanti, e gli inadatti sono eliminati per selezione naturale. Rispetto alla società umana una mutazione è ugualmente critica, ma non è lo stesso tipo di mutazione. Quando la sopravvivenza di un popolo, cultura, o civiltà è minacciata anch’essa deve produrre un cambiamento attuabile nel modo in cui le persone vivono e si riproducono. Ma questo non richiede una mutazione della piattaforma genetica.

Mentre alcuni aspetti del comportamento umano sono geneticamente codificati, i valori e le credenze che minacciano la nostra sopravvivenza sono principalmente influenzati dalla nostra cultura. La società è culturalmente e non geneticamente codificata e la nostra cultura è più flessibile dei nostri geni. Possiamo mutarla se vogliamo. Una mutazione culturale può essere lanciata e orientata di proposito. L’orientamento significativo della prossima mutazione culturale dell’umanità dipende da quanto bene e rapidamente le persone evolvono in consapevolezza.

Il diffondersi di una nuova, più evoluta coscienza è ora una condizione primaria della nostra sopravvivenza collettiva. E comincia a casa: con te e me.
Così, riportiamo alla mente l’ingiunzione di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.





Inventario di un Coscienza Evoluta
possedete una coscienza più evoluta quando:

1. Vivete in modo che permetta anche a tutte le altre persone di vivere, soddisfacendo le vostre necessità senza sottrarre agli altri le possibilità di soddisfare le loro.

2. Vivete in modo da rispettare il diritto alla vita e allo sviluppo economico e culturale di tutte le persone, dovunque esse vivano e indipendentemente dalla loro origine etnica, il loro sesso, la loro cittadinanza, il loro status di vita e le loro credenze.

3. Vivete in modo da salvaguardare il diritto intrinseco alla vita e ad un ambiente che sostiene la vita per tutte le cose che vivono e crescono sulla terra.

4. Ricercate la felicità, la libertà e la realizzazione personale in armonia con l'integrità della natura e tenendo in ugual considerazione la stessa ricerca degli altri, parte della società

5. Richiedete che il vostro governo si riferisca ad altre nazioni e popoli pacificamente e in spirito di cooperazione, riconoscendo le legittime aspirazioni per una vita migliore e un ambiente salutare di tutti le persone facenti parte della famiglia umana

6. Richiedete alle imprese di affari di accettare la responsabilità di tutti i loro fiduciari così come della sostenibilità dell’ambiente, richiedendo che producano i beni e offrano servizi che soddisfino la legittima richiesta senza danneggiare la natura e ridurre le opportunità di competere nel mercato dei concorrenti più piccoli e meno privilegiati.

7. Richiedete i mezzi pubblici utili a fornire un flusso costante d’informazioni certe sulle tendenze di base e i processi cruciali tali da permettere a voi e agli altri cittadini e consumatori di raggiungere decisioni informate su argomenti che interessano la vostra e loro vita e benessere.

8. Fate posto nelle vostra vita per aiutare i meno privilegiati a vivere una vita dignitosa, libera dalle battaglie e umiliazioni della povertà abbietta.

9. Incoraggiate i giovani e le persone con mente aperta di tutte le età a evolvere lo spirito che è in grado di dar loro la forza nel fare da soli scelte etiche su temi che decidono il loro futuro e quello dei loro figli

10. Lavorate con persone di mente simile a preservare o ripristinare l’equilibrio essenziale dell’ambiente, con attenzione al vostro vicino, stato o regione, e alla totalità della biosfera.

di Ervin Laszlo
Fondatore e Presidente del Club di Budapest


Edited by Scharden - 22/12/2013, 18:21
 
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**klaatu**
view post Posted on 1/1/2009, 19:40




La Terra presenterà ora il conto


Ora nessuno potrà più negarlo

E' documentato che sono in corso vasti cambiamenti climatici, dovuti a un aumento generale della temperatura provocato dalle attività dell'uomo, dalla iperproduzione, dalle colossali emissioni di gas e residui che vengono dalle industrie e dai loro prodotti, dall'uso di teconologie vecchie e non controllate .

Se non si cambierà velocemente strategia l'umanità soffirà oltre ai danni già in atto, delle più diverse catastrofi, riduzione dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, sommersione di terre, e desertificazione di altre e...ogni repentina alterazione ambientale avrà in ogni sito ripercussioni alimentari, sanitarie e sociali.

L'uomo, germe del sistema cellula Terra ne stà alterando gli equilibri.
Sarà la stessa Terra a ricrearli...uomo o non uomo.

La scienza e la politica...gli stessi autori dei disastri cercano ora i rimedi :
energia pulite e rinnovabili, tecnologie più moderne dicono.....e ....tutto per continuare a sostenere lo stesso
modello di sviluppo.
Pazzesco.
E' questo che dobbiamo modificare...prima dell'irreversibile.
Modificare non significa ridurre i livelli di vita ma ridisegnarli in funzione del rapporto uomo-uomo e uomo-ambiente...armonico e globale nel suo contesto planetario.
Ma tutto questo ha un costo ...politico e di potere che rende l'uomo cieco.
 
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scleva
view post Posted on 3/1/2009, 13:52






L'uomo ci mette tanto di suo, per l'immissione nell'ambiente di Gas ad effetto Serra, depauperando al contempo i polmoni verdi del pianeta.

Il riscaldamento al quale assistiamo comunque è l'uscita da una Glaciazione recente.
Non dimentichiamoci in fatti che prima di tale Glaciazione, la Terra era molto piu' calda di adesso.

Ancora prima, al tempo dei Dinosauri, era ancora piu' calda. Non c'erano Calotte polari per esempio, e la vegetazione lussureggiava quasi ovunque. La diversificazione delle specie animali e vegetali era enorme.

Detto questo

Sicuramente i propositi che leggo sono ampiamente condivisibili, non è possibile affermare il contrario.

Pero' è anche vero che il raggiungimento di un obiettivo Sociale che porti tutta l'umanità alla parificazione, è uno scopo onorevole, che dovrebbe essere perseguito sicuramente, ma.... ma.... siamo sicuri che ogni uomo/donna vuole essere uguale ad un altro ? Siamo sicuri che abbattendo la competizione fra Nazioni si possa in effetti ottenere questo nobile scopo ??

La Competizione anche su scala Internazionale, ha portato indiscutibili benefici,purtroppo solo ad una parte dell'Umanità. Noi siamo fortunati perchè Viviamo in Italia, magari chi vive o ha la sfortuna di nascere in un paese sottosviluppato e povero, ha tutt'altro obiettivo.

Lo stesso Gesu' Cristo rispondendo a Giuda :

Sicuramente non puoi dire che noi abbiamo i mezzi
Per salvare i poveri dalla loro sorte?
Avrete sempre i poveri che lottano in modo commovente
Guarda alle cose buone che hai!
Pensa! mentre ancora hai me
Muoviti! mentre ancora mi vedi
Sarai smarrito e dispiaciuto quando me ne saro` andato
 
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**klaatu**
view post Posted on 3/1/2009, 22:39




Non è su un livello di parificazione (...peraltro impossibile) che sarebbe
auspicabile lo sviluppo sociale umano quanto quello compatibile con la capacità
di crescere in armonia col proprio ambiente in un contesto in cui la competizione sia
con se stesso e volta non a prevaricare e sfruttare...ma a migliorare condizioni di vita,
L'uomo oggi sfrutta grossi potenziali non per avere soluzioni ai grandi problemi ma per
soddisfare le sue piccole ambizioni.
E' un peccato. Si cammina da soli così........
Così come riguardo il suo rapporto con l'ambiente che l'uomo vive pesantemente in maniera intrusiva.
La Terra certamente vive nei suoi ricorrenti cicli climatici ma....per la prima volta è l'uomo
ha inserire con le sue attività elementi nuovi...tali comunque da incidere profondamente sulle
dinamiche di cambiamento. L'immissione nell'atmosfera di CO2 e pulviscolo in misura sempre crescente è
da sommarsi alle sempre più pesanti opere antropiche (disboscamenti e inquinamenti) che faranno
del nostro pianeta un mondo sempre più ostile...sopratutto per quella parte di umanità che ne sarà
più esposta.
Quella parte di umanità.....sempre Umana.
 
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scharden
view post Posted on 1/5/2010, 22:47







Le risorse non mancano....

Anche in situazione di crisi finanziaria globale non si ferma l'industria della guerra.
A certificarlo il rapporto annuale del Sipri, l'Istituto internazionale di ricerche per la pace di Stoccolma. Il 2008 ha fatto registrare un vero boom del settore. Le spese militari globali hanno toccato la cifra record di 1464 miliardi di dollari, il 2,4 per cento del prodotto interno lordo mondiale. Un incremento del 4% rispetto al 2007, ma soprattutto, un aumento della spesa del 45 percento rispetto a dieci anni fa, quando ancora ci si attestava sotto i 1000 miliardi di dollari.
Un aumento causato principalmente dalla “guerra al terrore” lanciata dall'amministrazione statunitense dell'ex presidente George W. Bush. Una strategia che ha portato tutti gli stati a investire in armamenti analizzando il problema esclusivamente sotto l'ottica “militare”.

...L'indirizzo di uno sviluppo quindi è sempre una questione di scelte.
 
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SAIRAM
view post Posted on 2/5/2010, 06:37




Si proprio cosi, l'indirizzo dello sviluppo che la società i governanti danno alle nazioni condizionano il presente e spesso il futuro di intere generazioni. Le rilevanti somme investite in armamenti, sperimentazioni, ricerca militare, possono e dovrebbero essere investiti, nel risanamento ambientale, nella sanità, il cibo, ma pare che molti non sentano da questa parte, e quindi ne paghiamo le conseguenze. Il Presidente Americano, penso e credo abbia ben compreso il problema drammatico in cui versa l'umanità e la necessaria riconversione socio-industriale, ma anche agricola e sanitaria, e pur tra tante avversità e dure lotte con le lobby della guerra, sta camminando su questa strada.
Stranamente Paesi occidentali Europei, no, quasi nulla quasi nessun segno di cambiamento, tutto prosegue come sempre, e mentre la miseria di intere famiglie aumenta sempre di più e cosi la possibilità di rivolte popolari.

Ecco bisognerà capire che proprio essendo innanzi ad un cambiamento mondiale, che richiede il rinnovare le nostre economie, i sistemi sociali su cui per 50 anni si è basato tutto l'occidente, è necessario spendere tutte le risorse disponibili al risanamento ambientale, alla sanità e al cibo. E non mancano a dispetto di molte Cassandre, coloro che nei vari ranghi del potere hanno compreso e lavorano per un futuro nuovo ordine universale.

Namaste

Edited by Sherry76 - 3/5/2010, 09:22
 
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jovanja
view post Posted on 2/5/2010, 09:48




Persisteremo su una via che porta al collasso fino a che il tetto non ci cadrà addosso? O cambieremo in tempo verso un sentiero che conduce a un mondo sostenibile e pacifico ? La risposta non c’è ancora; abbiamo una finestra nel tempo. Il nostro destino è nelle nostre mani.
Tratto da Ervin Laszlo, The Chaos Window: The World at the Crossroads. Hampton Roads, Charlottesville, VA, June 2006

Sono convinta che possiamo, vogliamo e faremo il possibile per migliorare queste condizioni, sono convinta che siano molto pochi quelli che continueranno ad impoverire questo nostro mondo materiale e spirituale, ma hanno molta "visibilità e fanno molto rumore" per questo sembrano tanti. Ma noi siamo molti di più, ed abbiamo molta determinazione, il nostro amore per la vita, per il mondo, e per noi stessi in quanto Uno e immenso tanto quanto è immenso il mondo con le sue ricchezze... Abbiamo la volontà e la forza di elevare la potenzialità energetica di tutte quelle anime ancora dormienti, le sveglieremo ed insieme cresceremo in spiritualità ed amore.... La nostra forza spirituale e d'amore è tale da poter condizionare gli eventi, da poter ridurre al minimo anche catastrofi come quella del golfo Persico, insieme con i nostri pensieri positivi, con la volontà di portare energia alla nostra amata terra, Gaia, possiamo fare molto, crediamoci ed agiamo, anche con piccole azioni quotidiane, responsabili e consapevoli inneschiamo echi che possono "muovere una montagna"..
Con affetto e convinzione, Jo-Vanja.

Edited by Sherry76 - 3/5/2010, 09:22
 
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momosatya
view post Posted on 3/5/2010, 08:22




Così i fratelli parlano ed agiscono attraverso il loro pensiero, ri-sveglio........delineare col pensiero ciò che vogliamo a dispetto degli eventi in cui siamo coinvolti........cos'ì la famiglia universale si ri-sveglia e, tutti insieme ,ognuno nel posto in cui si trova, creano il Nuovo Mondo.
Questo è lo scopo supremo della creazione, l'unione di tante anime scesce per unificare, sanare, gioire di ciò che creano, amore.............Già si delinea il futuro nel qui e ora. Grazie a tutti voi per tutto quello che fate per il miglioramento dell'esistenza.
 
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scharden
view post Posted on 5/11/2011, 12:46




"Se non cambiamo direzione, con ogni probabilità finiremo esattamente dove siamo diretti"



I tempi che stiamo vivendo nel nostro paese, esasperati dalla particolarità italiana, ma riflesso di un
modello d'essere globale ormai non più sostenibile ci dice che ci stiamo avvicinando ormai a un punto critico
dell'evoluzione collettiva.
Cambiare o continuare.... prima o poi non sarà più libera scelta...

Riusciamo a trovare qualche idea che possa cambiare il mondo ?
 
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momosatya
view post Posted on 7/11/2011, 08:53




Cambiare significa avrer preso coscienza che ci vuole un cambiamento, io vedo che la pressione della luce dei pochi sui tanti, ha già messo in atto la ruota del cambiamento, la ruota del Karma collettivo.
Ciò che è destinato a perire stà perdendo la forza, e ciò che è destinato a vivere riceve forza in quntità superiori.
Lo vedo in questo Forum, nella gente che mi circonda, nella politica e nella Chiesa, nella finanza e nella natura che ci circonda.
Tutto è in fase di raggiungimento di equilibrio, di un Nuovo Mondo che stà per essere Partorito.
La Legge della Natura spinge forze costruttrici e distruttici per manifestare la nascita di quel Mondo Ideale dove tutte le Crature possano vivere in armonia tra loro.
Questa è la Magia di questa Evoluzione Planetaria, e la Terra fà parte di questa evoluzione, così come tutti i Pianeti, Sole Stelle etc., il nostro sistema Planetario, la Magia stà nel poter essere presenti a questa Grande Evoluzione.
Tutto Ascende ad uno stato di trasformazione, ricordate l'epoca del piombo, l'epoca del ferro, e questa è l'epoca dell'Oro.
E vederla con i propri occhi è maraviglioso, perchè scorgiamo la perfezione del Creatore.
Momo
 
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scharden
view post Posted on 5/12/2011, 23:48




..."Pensate che meraviglia !
Nella società futura si incoraggeranno i giovani, si aiuteranno i vecchi,
gli uomini collaboreranno, ma sopratutto i massimi saranno tali per servire i minimi.
Se questa dunque è la società che vi attende, perchè non lavorare per realizzare subito, magari...
con una "rivoluzione" ?
Se l'opinione del gregge comune non sarà la tua regola di condotta,
Se sarai tollerante con gli altri quanto lo sei con te stesso,
Se saprai comandare più a te stesso che a gli altri,
Se sarai giusto più che buono, indulgente e comprensivo specie con i deboli,
Se lavorerai pazientemente,
Se mai risponderai con un rifiuto ad una richiesta o ad un'offerta,
Se potrai avere ricchezze e onori ma non esserne schiavo,
Se potrai godere della solitudine, ma non avrai paura della compagnia degli uomini e viceversa,
Se saprai essere povero e parsimonioso,
Se potrai sopportare di buon grado l'oblio e l'ingratitudine degli uomini,
Se saprai camminare da solo senza grucce, eccitanti ed illusioni,
Se saprai essere infantile con i fanciulli , gioioso con i giovani, posato con gli anziani,
paziente con i pazzi, felice con i saggi,
Se saprai sorridere con chi sorride, piangere con chi soffre, e saprai amare senza essere riamato,
Allora, figlio mio, chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore ?

Nessuno, perchè tu stesso, con le tue mani, l'avrai creata !...."


(Kempis, cerchio Firenze 77)


Possiamo forse pensare che la via per una società più giusta possa passare per vie diverse
da quelle che ogni essere umano ha da costruire ?

Sembrano tanti ....questi ... "se...ma per chi già li comincia a percepire in sè sa anche riconoscerli come espressione
unica di un unico modo d'essere e intendere la vita.
Certo......si costruisce così la cellula di società ma ancor di più si costruisce il proprio vero oltre tutto realizzarsi.
 
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scharden
view post Posted on 2/2/2013, 23:33




..."Se non cambiamo direzione, con ogni probabilità finiremo esattamente dove siamo diretti"...

La Profezia nwo è un film girato nel 1999.
Contiene alcuni spunti che fanno riferimento all'aspetto più deleterio della globalizzazione
che teorizza un governo unico del mondo ed elitario nel suo vero e proprio sfuttamento, verso un nuovo ordine mondiale.

Buona visione











.......................................
 
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scharden
view post Posted on 2/2/2013, 23:41











...............................................
 
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13 replies since 28/12/2008, 23:56   278 views
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