Camminando per il mondo

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SAIRAM
view post Posted on 3/1/2009, 18:32




Il nostro lungo e allo stesso tempo breve viaggio fisico su la terra di DIO,ciascuno di noi vive centinaia di esperienze,spesso alcune esperienze sono talmente forti da incidere anche spicologicamente su noi stessi,spesso perdiamo o rincontriamo la fede in DIO,spesso ci trasciniamo per le vie negative,ad ogni modo esse incidono profondamente su noi stessi,e ne condizionano alle volte il caratere.

Possiamo sentirci fortunati,o meno fortunati di altri,possiamo maledire fatti attimi che ci sconvolgono,ma in ogni caso piaccia o no,una cosa e certa:
Noi non siamo padroni della nostra vita,la vivremo fino a l'attimo della fine di permanenza,come e quando noi non possiamo stabilirlo,

Cosa possiamo fare,cosa posso fare perchè la nostra la mia vita abbia un valore nella eterna permanenza dell'anima?

Possiamo solo rialzarci,riprendere il cammino,non reccare male,servire il prossimo amandolo come me stesso,posso compredere che le mie lacrime non sono solo mie,ma la terra e piena di lacrime,non sono il solo a soffrire,ma che forse se stendo la mia mano a chi me la chiede,o ne ha bisogno,il valore della vita sarà alto lungo il cammino.
 
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scharden
view post Posted on 3/1/2009, 23:18




Dobbiamo compiere ogni sforzo per essere ...padroni della nostra vita .
Dobbiamo perchè lo siamo in fondo e....guai se non lo fossimo.
Padroni del pensiero, coscienti nelle azioni che devono profondamente far parte
del nostro agire...unico bagaglio pregnante per la nostra anima.
E' per questo che il nostro viaggio fisico si compie e che dal nostro passaggio, dagli errori,
dalle conquiste ne trae motivo.
Essere sempre...coscienti e forti della propria consapevolezza.....da acquisire e maturare...
Viviamo in un mondo inerziale....che dobbiamo superare.
L'inerzia della mente, dei sentimenti, dei legamenti e purtroppo....devo dirlo ..anche di una certa idea di Dio
che educazione, cultura e religione ci ha dato.
Ma noi siamo coscienti, attori di noi stessi. Dobbiamo esserlo perchè le lacrime di questo mondo non
siano gocce nel deserto ma nutrimento per un'anima che VIVE.

Un abbraccio.

Coraggio....e forza.
L'Amore sia con voi.

Edited by scharden - 16/3/2009, 22:41
 
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jovanja
view post Posted on 16/3/2009, 22:29





Ciao, anch'io credo che possiamo ed anzi dobbiamo essere
padroni della nostra vita. Io penso che se siamo quì, ora
è proprio per affrontare ogni prova che il nostro karma
ha stabilito per noi, ed è superandole che diventiamo noi
padroni della nostra vita. Se superando le prove evolviamo
e diveniamo sempre più consapevoli di chi noi siamo, ossia
UNO con Dio, più il nostro cammino per il mondo sarà proficuo
e più persone contageremo con la Luce che potremo un giorno
emanare, più cammineremo per il mondo e più saremo..

Camminando per il mondo, non sarà facile nulla si conquista
con facilità, non saremo mai soli. Chi ci ama è sempre al nostro
fianco, a spronarci ed aiutarci ad andare sempre avanti con
tutto l'amore di cui siamo capaci, con tutta la serenità che possiamo
trovare nel nostro cuore, con la fede in Dio e con le mani tese di
ogni essere amorevole che incontriamo lungo il cammino.
C'è sempre qualcuno disposto ad ascoltare, ad offrirci una spalla
sulla quale piangere, ad allungare una mano alla quale aggrapparci..

Camminando per il mondo, insieme, arriveremo alla Luce,
dove gia ci aspettano..c'è un posto per ognuno di noi,
poichè siamo tutti Uno con Dio, nessuno escluso. Jo


 
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momosatya
view post Posted on 18/3/2009, 10:26




Siamo gli unici padroni della nostra vita, dei nostri pensieri e delle nostre azioni.
Quando nasciamo in un nuovo corpo ripartiamo da capo da dove abbiamo lasciato la nostra precedente avventura nel mondo, con gli stessi desideri cher abbiamo lasciato insoluti nella vita precedente.
Questo dovrebbe essere il pensiero costante, chiedersi cosa possiamo fare per andare oltre il destino o i signori del Karma.
Voi non siete il vostro corpo, proprio come l'abito o il pullover che vi toglete ogni sera, anche se vi piacciono perchè, a modo loro sono degli strumenti.
Osate andare oltre.............., sto solo cercando di rendervi più consapevoli delle terre apparentemente sconosciue che attendono la vostra venuta, giù nel profondo i voi stessi.
Viaggiare al di là dei sensi non significa rinnegare la carne e tutte le bellezze alle quali essa consente l'accesso.
Viaggiare in questo modo significa immergersi in se stessi ed immergersi in sè stessi non sottointende semplicemente meditare, e comunque non nel modo in cui la maggioranza delle persone che se ne occupano riesce a farlo.
Meditare non significa riflettere il più tranquillamente possibile sulla nostra identità o sulla nostra destinazione; questa è introspezione, edè ancora un modo per far funzionare la mente.
La meditazione alla quale vi invito è la vacuità in sè, la disposizione totale, l'apertura completa della conoscenza, questa è l'immersione di cui parlo.
Tutto è superabile, assolutamente tutto.
Voglio farvi capire che non è il vostro essere profondo, il gioiello del vostro essere, a compiere tutto questo: esso resta immutabile, perfetto nei suoi fondamenti, come all'inizio dei Tempi.
Gli orientali lo chiamano Atma, ma potete chiamarlo anche Spirito o Soffio; resta eternamente immacolato, lungi dall'essere sfiorato da quel famoso peccato originale e del Karma in cui a mio avviso ci si invischia.
L'Atma rappresenta il Sè reale nell'oceano del profondo, è lì ad attendere, tranquillo , nel silenzio vivo eppure parlante del vostro cuore.
Vivete questa immersione, ripetetela piano piano, ancora e ancora, senza nè volontà personali nè aspettative, altrimenti le parole resteranno sempre e solo parole.
Perchè non si trovano più molti uomini disposti a proclamare le gioie e la felicità dell'interiorizzazone! Tutto ciò che ha ache fare con una ricerca dello Spirito è diventato sinonimo di austerità , di noia; che tristezza.
Ma forse che Dio è triste? O non saranno invece tristi i suoi rappresentanti? Non prestiamo alcuno stato d'animo alla Divinità, non umanizziamola! Divinizziamoci noi , invece.
Nei periodi di grandi difficoltà, ho bussato lla mia porta interiore.....e ho visto che dietro i battenti c'era per forza quel lato della mia vita, del mio essere, che non poteva essere toccato.
L'ì ho trovato la forza, in ciò che di bello ancora poteva esserci in me, io la chiamo la libertà della mia Mente.
Quello che trovavo in me, vedete , non era la Divinità, perchè come molti altri ero ormai incapace di sapere ciò che questo termine significasse davvero.
Quando la malattia mi sconvolgeva dal dolore il corpo, la libertà della mia Mente era ciò che era bello per me, sembrava una fortezza senza muri, o piuttosto uno spazio infinito in cui soltanto io potevo invitare ciò che vi era di più meraviglioso nell'universo degli universi, in realtà senza rendermi conto e con parole diverse, con altre nozioni, mi centravo sulla Presenza divina nel mio cuore,ed è così che ho trovato la mia radice........perchè non potevo scavare più a fondo, cio che mi rendeva felice interiormente era la Luce, ed essa ha incominciato a crescere, a crescere.....fino al preciso istante in cui ho potuto ammettere che, sotto gli strati della mie imperfezioni, vi era la fonte della mia perfezione a cui potevo dare qualsiasi nome giacchè il suo nome non aveva importanza.
Potevo chiamarla albero o pietra, potevo chamarla come volevo, perchè la Divinità portava tutti i nomi, e perchè poteva portare persino il nome del mio peggioe nemico.
La Vita richiede ch ognuno lasci ad essa le sue impronte, il suo marchio personale: oscillerete sempre fra speranza e disperazione, fra certezze e rifiuti fintantochè non identificherete Ciò che in voi si nasconde, che lo si chiami Sakyamuni, Gesù o con il nome di qualsiasi portarore del Sole.
Credete forse che lo scopo della Vita possa essere definitivamente fissato nelle pagine della Bibbia, del Corano o dei Veda? C'è un Vangelo che ognuno di noi può offrire al mondo, ed è quello della nostra vita, ovvero del nostro Risveglio.
Mi ci è voluta una prova così grande come l'Aids ,cancro etc. per capirlo, e per smantellare dentro di me tutto un siostema di riferimenti.
I modelli sono sempre e solo modelli: ricordatevevene sempre, nessuno può continuare in eterno a camminare ricalcando esattamente le impronte altrui, per quanto luminoso possa essere un essere umano.
La Vita ciede che ognuno lasci in essa le sue impronte, il suo marchio personale.
Sappiate che non esiste , nelluniveso, alcuna forza di luce in attesa d'essere adorata per liberarvi finalmente del vostro fasrdello: la Fonte di ogni Luce è presente da sempre, affinchè vi serviate di Lei per scrivere la vostra stessa storia, è per Suo tramite che pensate ed agite, anche se la rinnegate, il fatto stesso di rinnegarLa è un componente dell'inchiostro che usate per scrivere la storia della vostra scensione, giorno dopo giorno, vita dopo vita.
E la vostra personalità incarnata serve da penna, è venuto il tempo di abbandonare il vecchio archetipo del peccatore che deve espiare, tramite la sofferenza, l'errore ancestrale, è venuto il tempo di vedere nel Karma o destino qualcos'altro che non siano bastoni fra le ruote, un "segno meno" in un punto dell'anima o del corpo ci obbliga sempre ad elaborare un "segno in più" in un altro punto.
State accorti perchè non basta dare una definizione alle cose per spiegarle, fintantochè il Bello che sta in voi non affiorerà davvero alla superficie della vostra coscienza, continurete a vivere nella mediocrità quotidiana, fonte di tutte le sofferenze.
Ogni essere di questo mondo mi fa pensare a questa città. è malato e contempla il proprio caos, ma se ascolta con attenzione scoprirà che in fondo, dentro di sè, c'è ancora sempre qualcosa che vibra e canta.
AMORE e ancora Amore per se stessi e per il creato:
Carla
 
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Sherry76
view post Posted on 30/4/2009, 08:13






Ogni volta che osservo la natura
rimango affascinata...
e mi basta osservare le sue creazioni
per dirmi il Mondo è meraviglioso...

da sempre


Edited by Sherry76 - 30/4/2009, 10:26
 
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4 replies since 3/1/2009, 18:32   198 views
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