| E' detto nei vangeli: «Se qualcuno ti colpisce su una guancia, presentagli anche l'altra." (...)
Le parole di Gesù non significano che si debba restare sempre passivi di fronte agli insulti e ai maltrattamenti, sempre accettare, sottomettersi, sopportare, e infine, sparire... Può darsi che siano state interpretate così, ma io vi dimostrerò che non era questo ciò che egli voleva dire. Essere passivi, sottomessi, lasciarsi massacrare, certamente, quando non avete la luce, è tutto quello che vi resta da fare. Ma questa morale da persone deboli e ignoranti non deve durare eternamente. Non sta scritto da nessuna parte che gli spiritualisti, i saggi, gli iniziati, i Figli di Dio, debbano restare eternamente sottomessi, schiavi, essere eternamente maltrattati, massacrati, per lasciar trionfare sempre gli imbecilli ed i malvagi. Per ora è così, perché gli uomini hanno perso la forza solare, il fuoco, il calore, la luce, la vita, e poiché li hanno persi, sono necessariamente percossi e maltrattati. (...).
All'epoca in cui parlava Gesù, gli uomini dovevano sviluppare delle virtù e delle qualità che non avevano: il perdono, la clemenza. In quell'epoca regnava solo la legge della giustizia: occhio per occhio, dente per dente. Quindi, la morale che recava il Cristo doveva insegnare agli uomini a sviluppare determinate qualità. Anziché rispondere sempre con mezzi rozzi: la pietra, il coltello, dovevano rispondere in altro modo, con mezzi più nobili, più elevati:
l'amore, l'umiltà, la pazienza, la grandezza d'animo. Questo è il senso delle parole del Cristo. Si, ma quello che egli ha detto per quell'epoca non serve per l'eternità. Egli viene di nuovo per dire: "Ora, comprendetemi bene, vi è un comportamento ancora migliore. Quando subite un'ingiustizia, voi dovete reagire con intelligenza, forza di carattere, sapere, luce, calore tali, che il vostro nemico resterà completamente sconvolto, accecato, folgorato dalla potenza della vostra luce. Folgorato, vale a dire trasformato! Non annientato, non ucciso, no, rigenerato! Invece di ucciderlo, voi lo vivificate, cioè lo conducete a Dio. Se siete capaci di fare ciò, siete un vero eroe, un vero Figlio di Dio".
Perché lasciarsi sempre stupidamente annientare e lasciar trionfare i nemici? Non bisogna uccidere le persone, non bisogna far loro del male, ma non bisogna nemmeno accettare la situazione di eterni sconfitti. Occorre preparasi, svilupparsi e diventare come il Sole, di una tale luminosità, che anche quando taluni volessero aggredirvi con le loro armi stupide e crudeli, non saprebbero più come far sparare il cannone, né come assassinarvì. Proprio così, li accecate, e poi aprite loro gli occhi come il Cristo ha fatto con SauI, sulla via di Damasco. lì Cristo ha accecato Saul perché andava a massacrare i Cristiani. Allora, un fascio di luce, ed ecco fatto, accecato? E Saul divenne Paolo. E supponiamo che riusciate a paralizzare quelle persone per alcuni minuti, così, e poi le risaniate... Continueranno ancora ad uccidervi?... Quindi, la nuova filosofia, non è più quella di restar deboli, alla mercé dei violenti e dei crudeli, ma dì diventare come il sole affinché essi non possano più né insudiciarvi né raggiungervi, e quando si avvicinano, voi possiate fonderli come cera. (…).
L'altra guancia, l'altro lato, è l'altro aspetto di voi stessi: il lato dello spirito, della potenza, della luce. Gesù ha mostrato l'altro lato ai suoi nemici, egli ha detto loro: "Voi potete imprigionare il corpo fisico, potete crocifiggerlo, ma io vi mostrerò l'altro lato, quello sublime, indistruttibile, vi mostrerò come ricostruirò il tempio in tre giorni. Ecco, potete colpire?". Egli ha mostrato l'altro lato, e tutta la terra è stata sconvolta. Ha mostrato il lato divino, non il lato terrestre, ed è resuscitato.
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