A proposito di tolleranza

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Sherry76
view post Posted on 3/2/2009, 11:52




Si parla tanto di tolleranza...

vediamo un po' come Gesù non tollerò i Mercanti nel Tempio:


CITAZIONE
Vangelo secondo Matteo - Capitolo 21

Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: "La Scrittura dice:

La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
ma voi ne fate una spelonca di ladri".


Vangelo secondo Marco - Capitolo 11

Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. Ed insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto:

La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le genti?

Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!".

L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19Quando venne la sera uscirono dalla città.

Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: "Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?". Ma Gesù disse loro: "Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi". Ed essi discutevano tra sé dicendo: "Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto? Diciamo dunque "dagli uomini"?". Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. Allora diedero a Gesù questa risposta: "Non sappiamo". E Gesù disse loro: "Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose".


Vangelo secondo Luca - Capitolo 19

Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, dicendo: "Sta scritto:

La mia casa sarà casa di preghiera.
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!".

Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.


Vangelo secondo Giovanni - Capitolo 2

Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato". I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?". Rispose loro Gesù: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere". Gli dissero allora i Giudei: "Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?". Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.
fonte: http://www.conmaria.it/mercanti.htm



Edited by Sherry76 - 3/2/2009, 16:53
 
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SAIRAM
view post Posted on 3/2/2009, 14:30




Buona Giornata,la base fondamentale della tolleranza è il rispetto delle opinioni altrui,della razza del sesso,facendo proprio il principio fondamentale che tutti siamo figli unici di DIO,e che ogni cosa a lui appartiene,tolleranza però,non può essere confusa col permessivismo esempio di atti criminali,o seminando falsità inganni senza che ciò possa e debba essere contrastato con la ragione e fermezza in amore e rispetto della verità.E senza che nessuo possa vantarsi d'essere un maestro.
Ecco quindi Gesu(Maestro figlio di DIO e DIO stesso)non rinuncia a far valere il diritto di rispetto della casa di suo Padre,anche con la forza,molti penserano che in Gesu ha prevalso il lato umano,spesso lato colerico violento,no ha prevalso la difesa della casa di DIO,avrebbe potuto usare ben altra forza volendo,ma ne ha usata una che dimostri il dovere di difendere la verità la giustizia contro il male.Cosi nella nostra personale vita,e nei forum ad esempio,deve sempre prevalere il principio di lealtà e verità,perchè solo cosi spiritualmente si può crescere.
 
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scharden
view post Posted on 3/2/2009, 18:30




Si Angelo, concordo.
La tolleranza è un atto d'amore che ha necessità, per essere valore, di altre grandi virtù.
 
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fratellobianco
view post Posted on 3/2/2009, 22:58




E' detto nei vangeli: «Se qualcuno ti colpisce su una guancia, presentagli anche l'altra." (...)

Le parole di Gesù non significano che si debba restare sempre passivi di fronte agli insulti e ai maltrattamenti, sempre accettare, sottomettersi, sopportare, e infine, sparire... Può darsi che siano state interpretate così, ma io vi dimostrerò che non era questo ciò che egli voleva dire. Essere passivi, sottomessi, lasciarsi massacrare, certamente, quando non avete la luce, è tutto quello che vi resta da fare. Ma questa morale da persone deboli e ignoranti non deve durare eternamente. Non sta scritto da nessuna parte che gli spiritualisti, i saggi, gli iniziati, i Figli di Dio, debbano restare eternamente sottomessi, schiavi, essere eternamente maltrattati, massacrati, per lasciar trionfare sempre gli imbecilli ed i malvagi. Per ora è così, perché gli uomini hanno perso la forza solare, il fuoco, il calore, la luce, la vita, e poiché li hanno persi, sono necessariamente percossi e maltrattati. (...).

All'epoca in cui parlava Gesù, gli uomini dovevano sviluppare delle virtù e delle qualità che non avevano: il perdono, la clemenza. In quell'epoca regnava solo la legge della giustizia: occhio per occhio, dente per dente. Quindi, la morale che recava il Cristo doveva insegnare agli uomini a sviluppare determinate qualità. Anziché rispondere sempre con mezzi rozzi: la pietra, il coltello, dovevano rispondere in altro modo, con mezzi più nobili, più elevati:

l'amore, l'umiltà, la pazienza, la grandezza d'animo. Questo è il senso delle parole del Cristo. Si, ma quello che egli ha detto per quell'epoca non serve per l'eternità. Egli viene di nuovo per dire: "Ora, comprendetemi bene, vi è un comportamento ancora migliore. Quando subite un'ingiustizia, voi dovete reagire con intelligenza, forza di carattere, sapere, luce, calore tali, che il vostro nemico resterà completamente sconvolto, accecato, folgorato dalla potenza della vostra luce. Folgorato, vale a dire trasformato! Non annientato, non ucciso, no, rigenerato! Invece di ucciderlo, voi lo vivificate, cioè lo conducete a Dio. Se siete capaci di fare ciò, siete un vero eroe, un vero Figlio di Dio".

Perché lasciarsi sempre stupidamente annientare e lasciar trionfare i nemici? Non bisogna uccidere le persone, non bisogna far loro del male, ma non bisogna nemmeno accettare la situazione di eterni sconfitti. Occorre preparasi, svilupparsi e diventare come il Sole, di una tale luminosità, che anche quando taluni volessero aggredirvi con le loro armi stupide e crudeli, non saprebbero più come far sparare il cannone, né come assassinarvì. Proprio così, li accecate, e poi aprite loro gli occhi come il Cristo ha fatto con SauI, sulla via di Damasco. lì Cristo ha accecato Saul perché andava a massacrare i Cristiani. Allora, un fascio di luce, ed ecco fatto, accecato? E Saul divenne Paolo. E supponiamo che riusciate a paralizzare quelle persone per alcuni minuti, così, e poi le risaniate... Continueranno ancora ad uccidervi?... Quindi, la nuova filosofia, non è più quella di restar deboli, alla mercé dei violenti e dei crudeli, ma dì diventare come il sole affinché essi non possano più né insudiciarvi né raggiungervi, e quando si avvicinano, voi possiate fonderli come cera. (…).

L'altra guancia, l'altro lato, è l'altro aspetto di voi stessi: il lato dello spirito, della potenza, della luce. Gesù ha mostrato l'altro lato ai suoi nemici, egli ha detto loro: "Voi potete imprigionare il corpo fisico, potete crocifiggerlo, ma io vi mostrerò l'altro lato, quello sublime, indistruttibile, vi mostrerò come ricostruirò il tempio in tre giorni. Ecco, potete colpire?". Egli ha mostrato l'altro lato, e tutta la terra è stata sconvolta. Ha mostrato il lato divino, non il lato terrestre, ed è resuscitato.
 
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Chris Steelhard
view post Posted on 5/2/2009, 14:13




Grandi parole le tue caro fratello, con le quali mi identifico profondamente (nel mentre scrivo un raggio di sole buca le nubi e attraverso i vetri mi avvolge) Neanch'io infatti ho mai creduto che il porgere l'altra guancia volesse dire sempre e comunque sottomettersi, ma dovesse avere un altro significato che tu adesso mi hai fatto comprendere. Grazie per questo
 
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scharden
view post Posted on 5/2/2009, 23:18




Si....fratello,
oltre l'altra guancia c'è sempre un'altra occasione.....da rendere però costruttiva...
se no...prendi solo schiaffi.
 
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Chris Steelhard
view post Posted on 6/2/2009, 23:02




C'è e ci dev'esser sempre una seconda occasione; perchè il Signore a tutti la concede. Certo se sprechi anche quella allora.............
 
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scharden
view post Posted on 7/2/2009, 00:10




...vuol dire che non sono stati sufficenti.....?
 
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Chris Steelhard
view post Posted on 7/2/2009, 15:02




Vuol dire che non hai capito nulla...............
Perchè uno sbaglio è ammissibile ma due diventa reiterazione e ammissibile non lo è più
 
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jovanja
view post Posted on 7/2/2009, 15:06




Grazie FratelloBianco, la descrizione che fai del "porgere l'altra guancia" è molto bella.
Per secoli questo brano è stato utilizzato per sottomettere gli umili i poveri, gl'ignoranti..
Usare ed abusare di loro da parte di cattivi rappresentanti della fede e del potere..
Qualche tempo fà parlando della Bibbia con mia madre ho saputo che lei doveva leggere
la Bibbia di nascosto, perchè in quel periodo solo i prelati avevano il diritto di leggere ed
interpretarla. Infatti in paese chi sapeva che lei leggeva la Bibbia si scandalizzava.
Non ho parole per commentare tale atteggiamento, per nostra fortuna noi siamo qui ora
quando non solo si può leggere la Bibbia ma anche i Vangeli non accettati (per ora)come
quello di Tommaso, e quello di Maria Maddalena. Ancora sottoposti ad accertamenti, giustamente.
Siamo fortunati, possiamo porgere l'altra guancia e provare ad elevarci il più possibile. Jo
 
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scharden
view post Posted on 7/2/2009, 15:47




Si Vanja ...si cresce.

.....Chris....mi sorprende il tuo intervento.
Il tono ...mi dice di poca serenità......

Credo che tu non abbia ben compreso.
Chi stabilisce che la reiterazione non è ammisibile? Tu?
Sai che nella vita prenderemo tanti di quegli "schiaffi"...fino a quando non ne avremo
ben compreso il dolore e significato .....e solo allora.... solo dopo .... il porgere l'altra guancia acquisterà
il nobile significato del superamento


Spero ora abbia compreso il mio pensiero
 
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Chris Steelhard
view post Posted on 8/2/2009, 22:07




Io non stabilsco nulla caro fratello, mi limito solo a constatare che spesso alla gente viene concessa una seconda possibilità che non viene compresa (il tu non era certo rivolto alla tua persona, ci mancherebbe) ed in questo caso se al primo errore si viene perdonati, probabilmente al secondo le cose cambiano. Ma sempre probabilmente questo è un giudizio puramente umano. Certo è che di schiaffi io ne ho avuti, l'ultimo è stato ben grande...............credo di aver capito molto, adesso..........
 
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albachiara1
view post Posted on 4/3/2009, 15:27




Tolleranza è una parola difficile, non è facile metterla in pratica, oggi ho trovato un versetto bibblico che riporto:

Isaia 30:15
Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d'Israele:
«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;
nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza;

non è facile essere tolleranti quando siamo esasperati
...quando la rabbia prende il soppravvento
...quando i conti di casa non quadrano
...quando la salute si allontana da noi o dai nostri cari
...quando chi amiamo si aproffitta di noi
...quando si tradice la nostra fiducia
non è facile, ma col Signore tutto è piu semplice
stasera mediterò su questo versetto.


:a_1761.gif:

Nota di Modifica: ho ridotto la dimensione del carattere (Sherry76)

Edited by Sherry76 - 4/3/2009, 22:40
 
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SAIRAM
view post Posted on 4/3/2009, 19:28




Buona sera,e pace nelle nostre case,tolleranza,certamente(penso)non equivale a riconoscere ogni errore,ogni gesto malevole verso di noi o altri,ma forse,più profondamente comprenderne il senso di uno gesto anche violento contro noi stessi,spesso la causa siamo noi stessi spesso noi causiamo quel effetto violento per un qualcosa che noi stessi abbiamo provocato,e allora si impone una attenta riflessione su ciò che io compio verso gli altri.Ma tollerare non significa accosentire che ciò che è male prolifichi abbia consenso,non significa rinuncia a lottare perchè ciò che è giusto possa trionfare contro ciò che è male.
Gesu disse perdonare sette volte sette equivalente sempre,penso per due ragioni fondamentali,uno e che l'errore di un fratello verso noi stessi spesso e un errore causato da noi stessi,esempio d'imporre nostre idee,o potere individuale in campo professionale,e quindi dobbiamo in noi stessi trovarne e curarne la causa.
l'altro e che forse ci troviamo inanzi ad una persona che non ha bisogno di una risposta violenta,ma di aiuto morale sociale spirituale.Nel karate(si scrive cosi???)
si insegna di non usare mai la propria conoscenza di autodifesa se non si è pienamente sicuri della su necesità,ma limitarsi ad una risposta porpozionale alla difesa individuale.
La parola tolleranza,non può essere condivisa pienamente,se non si comprende un altra importante frase:
Ama il prossimo tuo come te stesso.
 
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scharden
view post Posted on 4/3/2009, 23:27




Sulla tanto "buona" tolleranza credo che a volte parole intransigenti non solo siano necessarie ma diventano obbligatorie;
parole sincere, che sappiano rompere il cerchio opprimente dell'indifferenza e dell'ipocrisia diventano un obbligo dell'anima che lotta.
Dietro alla tanto predicata tolleranza dei tempi nostri si nascondono facilmente proprio l'indifferenza e l'ipocrisia: da una parte l'indifferenza di chi non vuole mai compromettersi, difendendo sino alla fine il proprio piccolo mondo; ma dall'altra anche l'ipocrisia di chi vuole starsene comodo, e allora tollera gli altri affinché gli altri tollerino lui.
Comprendere quando la tolleranza è vizio o virtù è difficile. E' parte del discernimento che è bagaglio e patrimonio
individuale di ognuno di noi.
Gesù ne ha dato importanti esempi:

...«Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno andatevene, e scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». ....diceva Gesù ai suoi discepoli
o quando al tempio di Gerusalemme
insorse con violenza cacciando i mercanti: «....Avete trasformato questa casa in una spelonca di ladri!» .

Tolleranza, rispetto...fatti salvi i principi che governano una coscienza in crescita.

Tolleranza allora non come "comprensione" ad ogni costo, spesso figlia di passività e non di virtù ma, riconducendomi
a quanto espresso da Sairam, ...sempre momento attivo e propositivo del principio:
Ama il prossimo tuo come te stesso.
 
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15 replies since 3/2/2009, 11:52   631 views
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