..Un pò di storia....
Il Cammino della Sindone
* Il più antico riferimento alla Sindone è contenuto sia nei quattro vangeli canonici
(Mc 15,46; Mt 27,59; Lc 23,53; Gv 20,7) che in tre apocrifi: il
Vangelo degli Ebrei (II sec.),
gli Atti di Pilato e il
Vangelo di Nicodemo. Si pensa che la riluttanza a lasciare documenti scritti su tale reperto fosse dovuta ai timori che le persecuzioni romane potessero distruggerlo.
* Nel
340 circa s. Cirillo, a Gerusalemme, fa un riferimento alla Sindone.
* Nel
570 un anonimo piacentino dice che a Gerusalemme si trova il sudario ch'era stato posto sul capo di Gesù.
* Nel
646 il vescovo di Saragoza dichiara che non si può chiamare superstizioso chi crede nell'autenticità del sudario.
* Nel
650 circa Arculfo, pellegrino a Gerusalemme, vede la Sindone e dice che è lunga circa 8 piedi.
* Un riferimento alla Sindone è presente nel Messale Mozarabico.
* Un'immagine del volto di Gesù antica di duemila anni, chiamata Mandylion, viene venerata a Edessa (odierna Urfa in Turchia). Essa altro non sarebbe che la Sindone piegata a metà e poi ancora ripiegata quattro volte, finché al centro del rettangolo si vede solo il volto di Gesù.
* Sulla base del Mandylion si afferma, a partire dal VI sec., una caratteristica tipologia del volto di Cristo nell'iconografia bizantina. Nel II concilio di Nicea (787) si sancisce la legittimità della venerazione del Mandylion.
* Edessa viene occupata dagli arabi nel 639 e nel 944 il generale bizantino Giovanni Curcas pone l'assedio alla città, che abbandonò solo dopo che l'emiro arabo ebbe consegnato il Mandylion. Essa così giunse a Costantinopoli.
* Nel
944 un'omelia attribuita a Costantino VII Porfirogenito, co-imperatore di Costantinopoli, descrive il volto come dovuto a "una secrezione liquida senza materia colorante né arte pittorica", un'immagine evanescente, di lettura difficile, formata di sudore e di sangue.
* Nel
1080 circa Alessio I Comneno chiede aiuto all'imperatore Enrico IV e a Roberto di Fiandra per difendere la Sindone a Costantinopoli, minacciata dai turchi.
* Nel
1147 Luigi VII di Francia venera la Sindone a Costantinopoli.
* Nel
1171 Manuele I Comneno mostra al re di Gerusalemme il sudario di Cristo.
* Il Codice Pray di Budapest
(1192-1195) riproduce una miniatura ispirata alla Sindone con fori interpretabili come bruciature.
* Robert de Clary, cronista della IV crociata
(1204), scrive che tutti i venerdì la Sindone era esposta per intero a Costantinopoli, finché fu trafugata dai crociati.
* In una lettera del
1205, Teodoro Angelo Comneno, fratello di Michele Angelo della famiglia del deposto imperatore di Costantinopoli, lamenta la scomparsa della Sindone. Sostiene anche ch'essa si trova ad Atene.
* Nel
1208 uno dei capi della crociata, Otto de la Roche, cui toccò la signoria di Atene, porta in Francia il lenzuolo e lo tiene nascosto a Besançon. Nello stesso anno il padre, Ponzio de la Roche, la regala ad Amedeo di Tramelai, vescovo della città.
* Nel
1307 vengono fatti arrestare dal re Filippo IV il Bello i Templari, appartenenti a un Ordine cavalleresco crociato: tutti i beni vengono confiscati. Nel 1312 Filippo ottiene da papa Clemente V la condanna dell'Ordine per eresia: l'accusa è quella di praticare il culto segreto del "Volto santo".
* Nel
1349 la cattedrale di Santo Stefano a Besançon andò a fuoco per ragioni dolose: coloro che rubarono la reliquia vollero far credere che fosse andata distrutta tra le fiamme.
* Fra il
1353 e il
1356 la Sindone appare a Lirey (diocesi di Troyes), in possesso di Goffredo di Charny, cavaliere crociato, che fece costruire una chiesa per ospitare e ostendere il lenzuolo (la prima ostensione avvenne nel 1355). Goffredo morì nella battaglia di Poitiers (1356) e non rivelò mai come fosse entrato in possesso del lenzuolo (tra gli ascendenti della famiglia Charny vi erano tuttavia cavalieri della quarta crociata e vari templari).
* Nel
1389, il figlio di Goffredo, Goffredo II, ostende la Sindone a Lirey senza chiedere il permesso del vescovo di Troyes, Pierre d'Arcis, che se ne risentì a tal punto da convocare un sinodo per vietare al clero di far parola della Sindone. Goffredo II e il clero si appellarono all'antipapa di Avignone Clemente VII, che permise sì le ostensioni (Clemente VII era imparentato con gli Charny), ma a condizione di dichiarare esplicitamente che quella non era la vera Sindone.
* Nel
1418 i canonici di Lirey, temendo che venisse coinvolta nella guerra fra Borgogna e Francia, affidarono la reliquia al conte Umberto de la Roche, che morì nel 1448, lasciandola alla moglie Margherita di Charny, nipote di Goffredo I. Questa, invece di restituire il telo ai canonici, lo consegnò (in cambio di benefici) nel 1453 alla duchessa Anna di Lusignano, moglie del duca Ludovico di Savoia, che viveva a Chambéry, capitale di Casa Savoia. Sperava in cambio di ottenere il riscatto del presunto erede del defunto conte di Charny, che era prigionero dei turchi. Margherita fu colpita da scomunica, ma morì nel 1459.
* I duchi di Savoia nel
1502 fecero costruire una cappella nel castello di Chambéry in cui custodire il lenzuolo.
* Nel
1504 papa Giulio II approva la messa con "colletta" e Ufficio proprio della Sindone. La festa liturgica verrà riconfermata da papa Clemente X nel 1673, mai abrogata.
* Nel
1532 la cappella di Chambéry prende fuoco: l'urna d'argento che contiene la Sindone si surriscalda e una goccia del metallo fuso brucia un angolo del telo ripiegato su se stesso. Le suore clarisse di Chambéry, due anni dopo, cuciranno i rattoppi oggi visibili.
* Durante le guerre
(1536-1561) tra Francesco I e Carlo V la Sindone viene trasferita a Nizza, poi a Vercelli, e di nuovo a Chambéry. I Savoia erano schierati a fianco di Carlo V.
* Nel
1578 Emanuele Filiberto trasferisce la Sindone a Torino, per abbreviare il viaggio all'anziano s. Carlo Borromeo, che vuole venerarla. Ogni 30 anni si succedono ostensioni per particolari celebrazioni di Casa Savoia, o per giubilei.
* Nel
1694 il lenzuolo viene sistemato definitivamente nella cappella del Guarini a Torino. Vengono rinforzati i rattoppi.
* Nel
1898 l'avvocato Secondo Pia esegue la prima fotografia.
* Nel
1931 e
1933 due ostensioni pubbliche della Sindone.
* Nel
1939 viene nascosta, a causa della guerra, a Montevergine (Avellino).
* Nel
1946 ritorna a Torino.
* Nel
1969 si istituisce una commissione scientifica per studiarla.
* Nel
1973 vi è la prima ostensione televisiva in diretta.
* Nel
1978 ostensione pubblica e primo congresso internazione di studio a Torino.
* Nel
1983, per volontà testamentaria di Umberto II di Savoia, la Sindone passa alla Santa Sede, che ne nomina "custode" pro tempore l'arcivescovo di Torino.
* Nel
1988 viene prelevato un frammento del telo per compiere un'indagine radiocarbonica: il test del C14 colloca la nascita della Sindone tra il 1260 e il 1390 d.C. Molti scienziati contestano queste conclusioni.
* Nel
1997 scoppia un incendio nella Cappella del Guarini: la Sindone viene salvata dai vigili del fuoco.
* Nel
1998 nuova ostensione pubblica.
* Giubileo del
2000: nuova ostensione pubblica della Sindone.