La Sindone

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Saturnalya
view post Posted on 3/3/2009, 18:38




Mi ha sempre affascinato la storia riguardante la Sacra Sindone...
tutti gli esperimenti per datarla e svelare il mistero che la circonda...

era il sudario di Gesù Cristo?

mi potete aiutare??
 
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scharden
view post Posted on 3/3/2009, 23:56






Davanti al corpo e al volto impresso nella Sindone non posso che fermarmi
di fronte alla grande emozione, pace, forza e bellezza che l'immagine suscita.

Credo che di fronte a tale immagine ognuno viva, tra emozioni o indifferenza, il proprio
rapporto con il mistero o meglio il miracolo di un sudario giunto a noi dopo innumerevoli peripezie.

In quel corpo e volto martoriato vedo l'immagine di Gesù e nel lenzuolo la fua forza e passione
impressa come un momento fissato per rimanere eterno per l'umanità.
La mia è una posizione di fede da "impatto"....che non aspetta conferma scientifica.

La scienza cerca di dare risposte e conferme fin da quando dal fine secolo scorso un'immagine fotografica
al negativo riuscì a mettere bene in evidenza i contorni e l'immagine stessa.
Se ne occupa in tutti i settori di ricerca: dalla botanica alla biologia, dalla chimica alla fisica nucleare e...
ogni settore ha visto sempre contrapporsi ricercatori e risultati sempre contradditori e sfuggenti.

Di certo le analisi effettuate sul tessuto lo rendono compatibile a quelli esistiti duemila anni fa in palestina,
così come la presenza in esso di polllini e spore tipici della zona.
Il corpo impresso testimonia con drammatica precisione la passione di un uomo che subì il suplizio
di una terribile flagellazione ( sono state contate le vergate inflitte da diversi tipi di flagelli in uso allora dai romani),
la sofferenza verso un calvario descritto dai vangeli che culminerà poi nella crocefissione.
Ogni momento risulta fedelmente impresso in quell'immagine, così come il percorso dei rivoli di sangue dal
capo e dal costato e in tutte le parti del corpo offese.

Insomma anche le ricerche indirizzano alla veridicità del sudario di Cristo.
L'ultima notizia che ci viene dalla microanalisi mette in evidenza la scoperta di una impronta di moneta poggiata
sulla palpebra dell'occhio chiuso come era in usanza nel periodo.
Un ulteriore conferma dunque.

Chi ancora crede ad un falso medioevale ricorre alle analisi al radiocarbonio effettuate nel 1988 che lo avrebbero
datato intorno al 1260 - 1350.
Tale analisi ha suscitato negli stessi ambienti scientifici dubbi e perplessità che tutt'ora permangono, lasciando aperto
il problema della datazione.

Il sudario presenta tante di quelle peculiarità che non possono garantire in tutte le sue parti una omogenea analisi
al radio carbonio.
Si tratta infatti di materiale organico che nel corso dei tempi è stato esposto a temperature e ambienti tali che avrebbero ben potuto alterarne lintegrità isotopica e falsarne quindi l'analisi stessa.

Della Sindone non ci sono state mai altre copie e tutti i tentativi anche moderni di crearne copie ...non hanno mai potuto avvicinarsi a qualsiasi comparazione.

....E ora...un volto che non può non suscitare emozioni :



L'immagine dell'ipotetico volto di Gesù, al centro, è stata creata da una combinazione di un dipinto di Gesù e l'immagine del volto di Gesù sulla Sindone.

L'immagine a destra è stata dipinta da Ariel Agemian (1904-1963), nato in Turchia, mentre si trovava in Francia nel 1935. Egli ha usato l'immagine sulla Sindone (la Sindone di Torino) come il suo "modello". Il TLIG IMMAGINE è un composito di Ariel Agemian ritratto e la Sindone immagine negativa.

Nel 1978 la NASA ingegneri, coinvolta nella indagini scientifiche della Sindone, ha confermato compatibilità di tale combinazione.

....E' stato il sudario di Cristo ?
Lo credo

Edited by scharden - 4/3/2009, 18:03
 
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scharden
view post Posted on 4/3/2009, 18:39







..Un pò di storia....








Il Cammino della Sindone






* Il più antico riferimento alla Sindone è contenuto sia nei quattro vangeli canonici (Mc 15,46; Mt 27,59; Lc 23,53; Gv 20,7) che in tre apocrifi: il Vangelo degli Ebrei (II sec.), gli Atti di Pilato e il Vangelo di Nicodemo. Si pensa che la riluttanza a lasciare documenti scritti su tale reperto fosse dovuta ai timori che le persecuzioni romane potessero distruggerlo.


* Nel 340 circa s. Cirillo, a Gerusalemme, fa un riferimento alla Sindone.


* Nel 570 un anonimo piacentino dice che a Gerusalemme si trova il sudario ch'era stato posto sul capo di Gesù.


* Nel 646 il vescovo di Saragoza dichiara che non si può chiamare superstizioso chi crede nell'autenticità del sudario.


* Nel 650 circa Arculfo, pellegrino a Gerusalemme, vede la Sindone e dice che è lunga circa 8 piedi.


* Un riferimento alla Sindone è presente nel Messale Mozarabico.


* Un'immagine del volto di Gesù antica di duemila anni, chiamata Mandylion, viene venerata a Edessa (odierna Urfa in Turchia). Essa altro non sarebbe che la Sindone piegata a metà e poi ancora ripiegata quattro volte, finché al centro del rettangolo si vede solo il volto di Gesù.


* Sulla base del Mandylion si afferma, a partire dal VI sec., una caratteristica tipologia del volto di Cristo nell'iconografia bizantina. Nel II concilio di Nicea (787) si sancisce la legittimità della venerazione del Mandylion.


* Edessa viene occupata dagli arabi nel 639 e nel 944 il generale bizantino Giovanni Curcas pone l'assedio alla città, che abbandonò solo dopo che l'emiro arabo ebbe consegnato il Mandylion. Essa così giunse a Costantinopoli.


* Nel 944 un'omelia attribuita a Costantino VII Porfirogenito, co-imperatore di Costantinopoli, descrive il volto come dovuto a "una secrezione liquida senza materia colorante né arte pittorica", un'immagine evanescente, di lettura difficile, formata di sudore e di sangue.


* Nel 1080 circa Alessio I Comneno chiede aiuto all'imperatore Enrico IV e a Roberto di Fiandra per difendere la Sindone a Costantinopoli, minacciata dai turchi.


* Nel 1147 Luigi VII di Francia venera la Sindone a Costantinopoli.


* Nel 1171 Manuele I Comneno mostra al re di Gerusalemme il sudario di Cristo.


* Il Codice Pray di Budapest (1192-1195) riproduce una miniatura ispirata alla Sindone con fori interpretabili come bruciature.


* Robert de Clary, cronista della IV crociata (1204), scrive che tutti i venerdì la Sindone era esposta per intero a Costantinopoli, finché fu trafugata dai crociati.


* In una lettera del 1205, Teodoro Angelo Comneno, fratello di Michele Angelo della famiglia del deposto imperatore di Costantinopoli, lamenta la scomparsa della Sindone. Sostiene anche ch'essa si trova ad Atene.


* Nel 1208 uno dei capi della crociata, Otto de la Roche, cui toccò la signoria di Atene, porta in Francia il lenzuolo e lo tiene nascosto a Besançon. Nello stesso anno il padre, Ponzio de la Roche, la regala ad Amedeo di Tramelai, vescovo della città.


* Nel 1307 vengono fatti arrestare dal re Filippo IV il Bello i Templari, appartenenti a un Ordine cavalleresco crociato: tutti i beni vengono confiscati. Nel 1312 Filippo ottiene da papa Clemente V la condanna dell'Ordine per eresia: l'accusa è quella di praticare il culto segreto del "Volto santo".


* Nel 1349 la cattedrale di Santo Stefano a Besançon andò a fuoco per ragioni dolose: coloro che rubarono la reliquia vollero far credere che fosse andata distrutta tra le fiamme.


* Fra il 1353 e il 1356 la Sindone appare a Lirey (diocesi di Troyes), in possesso di Goffredo di Charny, cavaliere crociato, che fece costruire una chiesa per ospitare e ostendere il lenzuolo (la prima ostensione avvenne nel 1355). Goffredo morì nella battaglia di Poitiers (1356) e non rivelò mai come fosse entrato in possesso del lenzuolo (tra gli ascendenti della famiglia Charny vi erano tuttavia cavalieri della quarta crociata e vari templari).


* Nel 1389, il figlio di Goffredo, Goffredo II, ostende la Sindone a Lirey senza chiedere il permesso del vescovo di Troyes, Pierre d'Arcis, che se ne risentì a tal punto da convocare un sinodo per vietare al clero di far parola della Sindone. Goffredo II e il clero si appellarono all'antipapa di Avignone Clemente VII, che permise sì le ostensioni (Clemente VII era imparentato con gli Charny), ma a condizione di dichiarare esplicitamente che quella non era la vera Sindone.


* Nel 1418 i canonici di Lirey, temendo che venisse coinvolta nella guerra fra Borgogna e Francia, affidarono la reliquia al conte Umberto de la Roche, che morì nel 1448, lasciandola alla moglie Margherita di Charny, nipote di Goffredo I. Questa, invece di restituire il telo ai canonici, lo consegnò (in cambio di benefici) nel 1453 alla duchessa Anna di Lusignano, moglie del duca Ludovico di Savoia, che viveva a Chambéry, capitale di Casa Savoia. Sperava in cambio di ottenere il riscatto del presunto erede del defunto conte di Charny, che era prigionero dei turchi. Margherita fu colpita da scomunica, ma morì nel 1459.


* I duchi di Savoia nel 1502 fecero costruire una cappella nel castello di Chambéry in cui custodire il lenzuolo.


* Nel 1504 papa Giulio II approva la messa con "colletta" e Ufficio proprio della Sindone. La festa liturgica verrà riconfermata da papa Clemente X nel 1673, mai abrogata.


* Nel 1532 la cappella di Chambéry prende fuoco: l'urna d'argento che contiene la Sindone si surriscalda e una goccia del metallo fuso brucia un angolo del telo ripiegato su se stesso. Le suore clarisse di Chambéry, due anni dopo, cuciranno i rattoppi oggi visibili.


* Durante le guerre (1536-1561) tra Francesco I e Carlo V la Sindone viene trasferita a Nizza, poi a Vercelli, e di nuovo a Chambéry. I Savoia erano schierati a fianco di Carlo V.


* Nel 1578 Emanuele Filiberto trasferisce la Sindone a Torino, per abbreviare il viaggio all'anziano s. Carlo Borromeo, che vuole venerarla. Ogni 30 anni si succedono ostensioni per particolari celebrazioni di Casa Savoia, o per giubilei.


* Nel 1694 il lenzuolo viene sistemato definitivamente nella cappella del Guarini a Torino. Vengono rinforzati i rattoppi.


* Nel 1898 l'avvocato Secondo Pia esegue la prima fotografia.


* Nel 1931 e 1933 due ostensioni pubbliche della Sindone.


* Nel 1939 viene nascosta, a causa della guerra, a Montevergine (Avellino).


* Nel 1946 ritorna a Torino.


* Nel 1969 si istituisce una commissione scientifica per studiarla.


* Nel 1973 vi è la prima ostensione televisiva in diretta.


* Nel 1978 ostensione pubblica e primo congresso internazione di studio a Torino.


* Nel 1983, per volontà testamentaria di Umberto II di Savoia, la Sindone passa alla Santa Sede, che ne nomina "custode" pro tempore l'arcivescovo di Torino.


* Nel 1988 viene prelevato un frammento del telo per compiere un'indagine radiocarbonica: il test del C14 colloca la nascita della Sindone tra il 1260 e il 1390 d.C. Molti scienziati contestano queste conclusioni.


* Nel 1997 scoppia un incendio nella Cappella del Guarini: la Sindone viene salvata dai vigili del fuoco.


* Nel 1998 nuova ostensione pubblica.


* Giubileo del 2000: nuova ostensione pubblica della Sindone.
 
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scharden
view post Posted on 4/3/2009, 19:24




RIVEDIAMO LE EVIDENZE INCONTROVERTIBILI




* Quanto è accaduto all’uomo della Sindone (sevizie, morte, sepoltura) corrisponde a quanto descritto nei Vangeli:



* corona di spine (Mc 15,17; Gv 19,2);


* flagellazione (solo il cuore fu risparmiato, perché Gesù non doveva morire subito; i colpi furono più di 100 (Mc 15,15; Gv 19,1);


* trave sulla spalla (Gv 19,17), cioè il patibolo a cui venivano legate le braccia durante il tragitto verso il palo dell’esecuzione; poteva pesare anche 50 kg. Gesù però non riuscì a portare la trave (la Sindone attesta le cadute mostrando terriccio nelle ginocchia e al naso). Ecco perché si obbligò un passante, Simone di Cirene, ad aiutarlo (Mc 15,21). Giunto sul Golgota, si pensò alla soluzione dei chiodi anche per i polsi. Il chiodo rompe il nervo mediano contraendo il pollice all’interno della mano; infatti nella Sindone il pollice non si vede. Il piede sinistro è sovrapposto a quello destro perché usarono un solo chiodo;


* trafittura al costato: il sangue della ferita del torace è sgorgato da una persona già cadavere: la parte seriosa bianca è separata da quella rossa (Gv 19,34).



* Non è un dipinto o un disegno.
L’immagine non risulta dall’applicazione di una sostanza colorante (pigmento, tinta, polvere, inchiostro...), né è stata ottenuta da un cadavere per contatto. L’immagine è tridimensionale e si comporta come un negativo fotografico.



* È stabile alle alte temperature e all’acqua.



* Diventa fluorescente ai raggi ultravioletti.



* Ci sono tracce di emoglobina.
Il gruppo sanguigno è AB, comune nel Vicino Oriente. Le macchie di sangue non sono in rilievo, ma come egnate a fuoco dentro il tessuto.



* Le impronte del sangue seguono perfettamente la legge dell’emodinamica.


* Sopra le palpebre sono state rinvenute (come da antica usanza ebraica di sepoltura) due monetine (lepta) coniate da Pilato nel 29-30 d.C.


* Sul telo vi sono pollini provenienti da 58 specie di piante, di cui solo 17 tipiche dell’Europa (molte di queste piante non esistono più).
Il polline più frequente è identico a quello che si trova presso il lago di Tiberiade e nelle zone limitrofe al Giordano.



* Nelle icone e nelle monete bizantine vi sono evidenti tracce sindoniche.
Fra icone, monete e sindone i punti di convergenza vanno dai 145 ai 190 (a volte si arriva a 250!). Per la medicina legale ne bastano 50-60 per stabilire l’identica origine di due rappresentazioni diverse.



* Il tipo di tessitura del telo corrisponde a quello in uso nel Medioriente (tracce di cotone tra le fibre di lino).
Il lenzuolo è simile a quelli trovati in antiche sepolture egizie, a Pompei e in Siria (patria originaria di questa tessitura).



* Nel telo vi sono spore, funghi e acari simili a quelli trovati in tombe dello stesso periodo.


CONSIDERAZIONI





* Gesù fu inchiodato ai polsi stando sdraiato per terra e poi fu issato sullo stipes.


* Il piede sinistro venne inchiodato sovrapposto al destro, direttamente contro la croce, senza alcun appoggio.


* La crocifissione era considerato il più crudele dei supplizi.


* Di regola, i crocifissi morivano asfissiati.


* Il colpo di lancia al costato fu dato poche ore dopo la morte, per constatare l'avvenuto decesso e permettere quindi la sepoltura del cadavere.


* Le cordicelle terminavano con delle punte di piombo o con degli ossicini.


* Le frustate furono date su tutto il corpo nudo, ad eccezione della regione cardiaca, poiché il condannato doveva morire sulla croce.


* Di regola le frustate erano assai meno delle oltre 100 che qui si sono contate.


* Sul volto del Cristo si trovano molte escoriazioni, specie sulla metà destra, la quale è deformata.


* Le due arcate sopracciliari presentano delle piaghe contuse, prodotte da pugni o bastonate.


* La lesione più evidente è prodotta da una larga escoriazione sullo zigomo destro.


* Il naso è deformato da una frattura della cartilagine dorsale, prodotta probabilmente da una bastonata. Si vedono scendere due rivoli di sangue.


* Altre escoriazioni si vedono sulla guancia sinistra, sulla punta del naso e sul labbro inferiore.


* La corona di spine era una specie di calotta formata di rami spinosi intrecciati, molto pungenti.


Essa venne fissata attorno al capo mediante un laccio.


tratto da http://www.kryplos.com/ikthys/Archivio/sin...ndone_intro.htm
 
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Saturnalya
view post Posted on 4/3/2009, 23:14




Grazie a tutti!!!
e che mi dite su tutta la letteratura che si è creata sui Templari e sull'Affaire della Sindone?
 
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Sherry76
view post Posted on 4/3/2009, 23:19




Beh tanto è stato scritto e tanto è stato romanzato sul ruolo dei Templari nella trafugazione di relique sacre... o meglio più che sacre.. appartenute al Cristo...

e proprio per queste proprietà i Templari furono perseguitati.. e mandati al rogo...

i dati storici sono pochi... molto è stato romanzato... ma ciò non toglie che la Sacra Sindone era conosciuta e ricercata anche al tempo delle Crociate...
 
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Saturnalya
view post Posted on 5/3/2009, 07:55




bene...
ma mi domandavo...
come mai in tanti siti che si definiscono spirituali passa la tesi che il Volto di Cristo nella Sindone è un falso?
 
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Rossyokkiblu
view post Posted on 5/3/2009, 15:10




Per quanto riguarda la Sindone ho sempre pensato che sia il sudario di Cristo.
Quello che vedono i miei occhi di certo ha un qualcosa di mistico e miracoloso, come già è stato scritto.
Ma qui mi viene ora un pensiero nato dalle parole del primo intervento di Marco...
Quello che vediamo è Gesù?
Se crediamo Si.
Ecco perchè secondo me sulla Sindone ci sono molti dibattiti.
Non tutti credono.
Ma a chi non crede vorrei fare una domanda
Come è possibile che questo tessuto che raffigura un uomo si sia così ben mantenuto nel corso dei secoli e delle vicende storiche?
Secondo me anche in quello c'è la ano del Divino, ed è anche per questo che io Credo.
 
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scharden
view post Posted on 6/3/2009, 02:52




La scienza, non dimentichiamolo, è strumento dell'uomo e misura quello che l'uomo può o vuole vedere .
--Avremmo risolto se no tutti i nostri problemi--

Le prove e ricerche fin qui prodotte comunque non soltanto ci riportano ad un uomo crocefisso dopo un terribile suplizio
ma ci testimoniano probabilmente di un qualcosa di più grande.
Un qualcosa che un telo di lino non poteva lasciarci per sola impronta di un corpo ma che nel mistero di un momento
ha impresso in un lampo di energia il miracolo che è ancor ora davanti agli occhi di tutti.

Trovo strano che un sito di tematica spirituale giudichi addirittura falso (posizione peraltro minoritaria ormai anche
in ambito scientifico) questo grande miracolo che proprio lo spirito riesce ad emozionare.
Mah !
 
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scharden
view post Posted on 18/3/2009, 23:02




Da Torino a Oviedo (Spagna) un tessuto di lino ci parla della passione di un
uomo crocefisso in palestina oltre duemila anni fa.


Il sudario di Oviedo

"Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, era piegato in un luogo a parte"(Gv, 20,6-7).



Nella Cattedrale di Oviedo, nella Spagna settentrionale, è custodito uno scrigno d'argento contenente un sudario che si ritiene essere quello che Pietro trovò piegato in un luogo a parte nel sepolcro di Gesù, "il sudario che gli era stato posto sul capo".

Questo reperto poco noto - chiamato "Sudario di Oviedo", "Volto Santo" o "Sudario" - potrebbe essere la chiave di lettura per svelare il mistero della ben più nota Sindone di Torino, offrendo da un lato una prova a sostegno dell'autenticità della Sindone e dall'altro nuove e dettagliate informazioni sulla passione, la morte e la sepoltura di Gesù.

Utilizzando gli strumenti della moderna medicina legale, gli scienziati del CES sono riusciti ad estrapolare rivelazioni sorprendenti da questo piccolo pezzo di stoffa: l'età, il percorso seguito per giungere in Spagna, la causa della morte della persona di cui aveva coperto il volto, il fatto che è stata avvolta e successivamente riavvolta per due volte attorno al capo del cadavere.

Il panno è di lino con trama a taffettà, della dimensione di circa cm 53 x 86, un tempo bianco ma ora macchiato, sporco e sgualcito. I soli segni visibili ad occhio nudo sono delle macchie marroncino chiaro di varia intensità. Al microscopio, ovviamente, si può vedere molto di più: macchie più confuse, granelli di polline, tracce di aloe e mirra, ecc.

Gli scienziati del CES hanno accertato che il panno era stato posto sul viso di un defunto di sesso maschile, ripiegato, ma non nel mezzo, e appuntato dietro alla testa. Il panno non era stato avvolto interamente attorno alla testa perché la guancia destra era quasi appoggiata sulla spalla destra, il che lascia supporre che il corpo fosse ancora sulla croce.

Vi è poi una quadruplice serie di macchie (ovvero macchie speculari su entrambi i lati del panno ripiegato) composte da una parte di sangue e da sei parti di liquido edematico polmonare, una sostanza che si accumula nei polmoni quando una persona crocefissa muore di asfissia e che, se il corpo viene mosso o scosso, può fuoriuscire dalle narici. Alcune macchie risultano essere sovrapposte ad altre, i cui margini restano chiaramente individuabili, a significare che la prima macchia era già asciutta quando si è formata quella successiva.

Alcune di queste macchie sono a forma di dita, chiaramente disposte nella parte attorno alla bocca e al naso. Sono state individuate sei posizioni diverse di varie dita di mano sinistra, probabilmente determinati da qualcuno che stava cercando di arrestare il flusso di sangue dal naso dopo che il panno era stato avvolto sulla testa della vittima.

La disposizione e la successione delle macchie suggeriscono una probabile cronologia dei fatti. Il cadavere deve essere rimasto sulla croce per circa un'ora dopo la morte, con il braccio destro piegato in alto e la testa inclinata in avanti riversa sulla destra. Il corpo, con il capo ancora piegato verso destra, è poi stato spostato e adagiato in posizione orizzontale sul fianco destro per circa 45 minuti. Quindi è stato spostato di nuovo, mentre qualcuno (l'apostolo Giovanni?) cercava di arginare con la mano il flusso di liquido che fuoriusciva dal naso. Infine è stato disteso supino.

Oltre alle macchie di liquido edematico ve ne sono di altri tipi, tra cui puntini di sangue causati da piccoli corpi appuntiti, che si ritengono essere stati spine.

Sono state fatte delle comparazioni con il telo della Sindone di Torino dai quali sono emersi alcuni importanti
elementi in comune:
la stassa trama di tessuto, la presenza di pollini riconducibili all'area palestinese, lo stesso gruppo del sangue (AB)
e la disposizione delle macchie del sudario compatibili con le ferite presenti nel volto della Sindone.

I vangeli ne hanno parlato.
Il tempo li ha lasciati a noi.


tratto da www.preghiereagesuemaria.it/sala/il%20sudario%20di%20oviedo.htm - 18k -
 
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scharden
view post Posted on 14/4/2009, 00:39




Ultime novità:

 
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scharden
view post Posted on 11/1/2010, 22:17




Dal 10 Aprile 2010 a Torino si svolgerà per circa 40 giorni
l'ostensione della Sindone.
Potranno tutti sostare davanti alla sua immagine gratuitamente e
solo tramite prenotazione sul sito della Regione Piemonte oppure
chiamando il numero verde 800.329.329.

Inutile dire che sono attesi milioni di visitatori e pellegrini.
 
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Sherry76
view post Posted on 12/1/2010, 14:37




Peccato non poterci andare....
 
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annagiglio
view post Posted on 1/2/2010, 10:11




Grazie per l'informazione!
 
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17 replies since 3/3/2009, 18:38   3760 views
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