Possiamo scrivere la nostra vita?

Dal Giornale dei Misteri di questo mese:


proviamo noi a dare una risposta?

Il Karma è come una strada sulla quale siamo stati posti,
su questa strada dovremo affrontare degli ostacoli.
Ed è proprio nell'affrontare gli ostacoli che scriviamo
la nostra storia, nel modo in cui li affrontiamo e risolviamo..
Se tentiamo di evitarli.. ne troveremo altri simili..
Ti è mai capitato di dire " ma perche capita sempre a me?"
ecco la risposta, karma, fintanto che non avremo imparato
la lezione, questa si ripresenterà a noi.
Non ci resta che accettarlo ed affrontare le sfide, magari
cercando l'aiuto dei nostri angeli, che quando possono, se
li chiamiamo, ci aiutano.

Prestiamo attenzione al nostro fare e al nostro agire.
E' attraverso di essi che camminiamo nel vero senso della parola.

Io credo che possiamo scrivere la nostra vita, altrimenti non saremmo altro che macchine.
Sono convinta che tutti noi possiamo trarre giovamento dalgi errori fatti.
Certo a volte è difficile trovare la giusta strada, ma non ha senso abbandonarsi agli eventi.

Non abbiamo null'altro che le nostre opere ora che da bambini
ci affaciamo curiosi nel viaggio della vita ma....tra qualche tempo,
magari tra miglioia e migliaia di anni quando non più da bambini ma da coscienze
ora neanche immaginabili guarderemo ancora alla vita....solo allora riusciremo
a vedere e comprendere quanto ciò che da sempre abbiamo "scritto" con le nostre opere
ha costruito e formato il nostro infinito cammino.

"Si può paragonare l'essere umano ad un libro, un libro che egli
stesso sta scrivendo; e spesso, che scarabocchio e che linguaggio
incomprensibile! Vi si trovano tutte le assurdità e tutte le
aberrazioni... E quando due di quei libri si incontrano e provano
un'attrazione reciproca, giorno e notte sono lì occupati a
leggersi; ma cosa imparano da quella lettura?
Gli umani conoscono sicuramente molte cose, ma non hanno ancora
imparato come devono scrivere il proprio libro. Sanno creare
soltanto all'esterno di se stessi: scolpire, modellare,
disegnare, scrivere... sempre all'esterno; il loro mondo
interiore resta un terreno incolto. È tempo che essi prendano
coscienza e comincino a preoccuparsi della scrittura del proprio
libro. Allora, ogni volta che si incontreranno, rimarranno
incantati nel poter leggere, gli uni sugli altri, scritte e
disegni sublimi: le qualità, le virtù e i doni che ciascuno,
lavorando, avrà sviluppato in se stesso."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

thanks, darling. We're here....