| La paura dell'uomo è di perdere le maschere che ha costruito dentro e fuori di sè. La paura nasce dalla competizione verso l'esterno, pur essendo consapevoli delle nostre barriere insite nell'animo che al primo soffio di vento si lacerano e fanno uscire i mostri che vi abitano, continuiamo a combattere per non cedere a ciò che siamo veramente. Occultiamo tutto sotto frasi obsolete di cui non conosciamo il vero significato, forse intelletualmente diamo un senso al nostro dire, ma profondamente non ne conosciamo l'intento di ciò che diciamo, vedi (amore incondizionato). Parliamo di volere amore di desiderare la pace, e siamo in lotta costante con i nosri desideri e le nostre passioni, difendendo a spada tratta ciò che pensiamo sia giusto , senza approffondire ciò che in realtà viviamo o facciamo. In noi esiste un corollario di termini e di modi di pensare che fanno rabbrividire chi veramente percorre un sentiero di Luce. Cerchiamo di capire con la testa ,senza dare il tempo al cuore di illuminare il pensiero. Vivere la propria essenza significa mettersi sempre in discussione, e migliorare la propria vita sotto tutti gli aspetti, soprattutto ciò che non va di noi. Assumersi la responsabilità di ogni azione o pensiero e capire che solo l'amore verso noi stessi può condurci alla comprensione degli altri. Siamo testardi e negligenti, vogliamo far valere le nostre ragioni ,senza aver riflettuto sulle ragioni degli altri, e ciò crea la mancanza di rispetto nei confronti della vita e dell'essere umano. Libertà di pensiero e di parola significa grande libertà di vita, muoversi verso un sogno comune di fratellanza e di sincerità reciproca, certo è che la libertà bisogna cercarla prima di tutto dentro di noi, comprenderla e manifestarla viene di seguito.Non si può modificare l'esterno , ma interagire con esso. Ci sentiamo incompresi perchè non ci capiamo noi per primi, non sappiamo ciò che vogliamo e non siamo in grado di comunicarlo con amore all'esterno. Confusi , disadattati , in preda a sentimenti di rabbia vittime del mondo, che tragedia consumata è la vita. Ma quando si assume la responsabilità delle proprie azioni, e si ha chiaro in mente che la felicità non può mai venire dall'esterno, ma è un tragitto di costruzione interiore , allora tutto cessa di essere quello che abbiamo sempre pensato di noi e degli altri , perchè vediamo quanto sia difficile mantenere un rapporto sincero con noi stessi,e che la maggior parte delle volte diciamo una cosa e facciamo esattamente il contrario di ciò che diciamo, oppure non portiamo avanti ciò in cui crediamo veramente , perchè è faticoso , perchè ci stressiamo, o perchè ci siamo dimenticati di ciò che facciamo. Vittime di un destino che non possiamo cambiare ,non perchè non si possa ma perchè abbiamo la pretesa che tutto ci sia dovuto in quanto orfani del mondo, anche se non lo siamo. La paura vera è che non ci accettiamo per cui costruiamo una immagine di noi che non ha fondamenta, e che crolla ad ogni minimo alito di vento di vita.
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