| Sherry76 |
| | Mal di testa da cibo
Descrizione Alcuni alimenti e bevande sono in grado di scatenare o peggiorare una cefalea. Questo tipo di mal di testa, che può trasformarsi in una vera e propria crisi di emicrania, dura da 4 a 72 ore; il dolore è molto più intenso di quello legato a una cefalea da stress. Ma il cibo non ha sempre un'azione negativa: carni, verdure fresche e alimenti ricchi di magnesio, infatti, eserciterebbero un'azione di prevenzione sulla cefalea.
Come si manifesta Imputate alcune sostanze
Secondo studi americani, circa il 20 per cento di tutti i mal di testa ha a che fare con certi alimenti o con la combinazione di cibi specifici.
La questione non è ancora del tutto chiara, ma pare che alcune sostanze chimiche presenti in certi cibi possano causare una dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali nelle persone predisposte all'emicrania.
Sembra, quindi, che sia questa vasodilatazione, piuttosto che il cibo in sè, la causa delle cefalee alimentari.
LA CAFFEINA Il consumo giornaliero di troppi caffè può essere causa di cefalea. La caffeina contenuta non solo nel caffè, ma anche in alcune bibite, tende a stimolare il sistema nervoso e, quindi, a favorire il meccanismo che porta alla comparsa del mal di testa. Il problema si risolve cercando di limitare il consumo di questa sostanza.
IL GELATO Alcune persone risultano particolarmente sensibili alle bevande e ai cibi molto freddi nonchè ai gelati. Il freddo, infatti, andrebbe a stimolare in maniera eccessiva le terminazioni nervose del palato. Di solito la cefalea compare immediatamente, ma ha anche una breve durata. Per evitarla, bisogna cercare di bere bibite non ghiacciate e di consumare gelati e granite senza fretta.
UN AROMATIZZANTE USATO NELLA CUCINA CINESE A rischio è il glutammato monosodico. Il dolore, che è pulsante, interessa in particolare le tempie e la fronte e in genere compare a distanza di un'oretta dal pasto cinese. Spesso perdura per qualche ora e possono comparire anche altri sintomi tipici di questa forma: vertigini, sensazione di bruciore al collo, arrossamento del viso, oppressione al torace e all'addome.
IL SALE Chi è predisposto ed è particolarmente sensibile al cloruro di sodio (sale), può accusare mal di testa quando mangia pietanze particolarmente saporite. In genere, compare dopo diverse ore dall'ingestione dei cibi responsabili. La soluzione è ridurre l'uso del sale da cucina e ripiegare su sali dietetici.
Gli altri alimenti a rischio Oltre alle sostanze già citate, vi sono anche altri alimenti sotto accusa.
I SALUMI, perchè contengono nitriti, sostanze ad azione vasodilatatrici e che innescherebbero gli attacchi.
I FORMAGGI STAGIONATI, perchè contengono la tiramina, che andrebbe a interferire con l'adrenalina, un ormone che gioca un ruolo fondamentale sui vasi cerebrali.
LE CARNI CONSERVATE con nitriti e nitrati.
IL CIOCCOLATO, perchè contiene betafeniletilamina, sostanza che accresce la produzione di sero tonine, un neurotrasmettitore che, se presente in eccesso, va ad agire sulle zone del cervello responsabili del dolore.
IL BRODO DA DADO, perchè contiene sodio glutammato.
LA FRUTTA come avocado arance fragole banane, prugne.
IL VINO ROSSO, perchè contiene flavonoidi, che favoriscono l'azione delle sostanze tanniniche, responsabili del mal di testa.
IL VINO BIANCO, perchè contiene come conservante l'anidride solforosa, una sostanza con azione vasodilatatrice.
Farmaci Ecco quali sono i farmaci che vengono prescritti per il trattamento delle cefalee o dell'emicrania quando, nonostante la prevenzione e l'attenzione verso i fattori scatenanti, il mal di testa fa la sua comparsa ugualmente.
I salicilati Avendo proprietà antinfiammatorie e analgesiche, in quanto sono in grado di bloccare l'azione delle prostaglandine (sostanze con un ruolo nei processi infiammatori e del dolore), questi farmaci (il più noto è l'acido acetilsalicilico) sono utili per il trattamento delle emicranie leggere e della cefalea tensiva. Fatta eccezione per coloro che sono allergici ai salicilati, questi farmaci non hanno particolari controindicazioni. Bisogna, però, fare attenzione a prenderli sempre a stomaco pieno, per evitare che vadano a danneggiare le pareti dello stomaco, provocando ulcere. In ogni caso, oggi esistono in commercio pillole di salicilati contenenti particolari sostanze capaci di contrastare l'eccesso di acido cloridrico. Le dosi: 2-4 grammi al giorno da prendere non appena inizia l'attacco emicranico. ATTENZIONE: non prendere i salicilati insieme al paracetamolo; l'associazione di questi due principi attivi potrebbe causare problemi renali, soprattutto se li si prende a lungo.
I Fans Sono i farmaci antinfiammatori non steroidei, cioè che non contengono cortisone. Agiscono in modo da ostacolare l'azione delle prostaglandine, sostanze responsabili delle infiammazioni e, quindi, del dolore e vengono impiegati in particolare per il trattamento delle emicranie leggere. Tuttavia, dato che le prostaglandine hanno un effetto di protezione sulla mucosa dello stomaco e dell'intestino, il loro effetto collaterale più o meno evidente è la comparsa di disturbi proprio all'apparato gastrointestinale (bruciori di stomaco, nausea, difficoltà di digestione, ulcere). Tra i principi attivi più usati vi sono l'indometican, il ketoralac, il diclofenac sodico, il naprossene, l'ibuprofene. Le dosi: il dosaggio varia tra i 100 e i 200 milligrammi al giorno e, possibilmente, va preso entro due ore dall'inizio dell'attacco di emicrania. ATTENZIONE: le persone che soffrono di problemi allo stomaco devono fare particolare attenzione a non eccedere nell'uso di questo tipo di farmaci.
Il paracetamolo Si tratta di un'alternativa per il trattamento delle emicranie leggere e della cefalea tensiva, soprattutto se si e allergici ai salicilati. Il paracetamolo ha proprietà analgesiche (combatte il dolore) e antipiretiche (abbassa la temperatura), ma ha scarso potere antinfiammatorio e non riesce a combattere la sensazione di nausea e vomita. E' in genere ben tollerato tanto da venire prescritto anche ai bambini. Le dosi: 1,5-2 grammi al giorno, per bocca; è disponibile anche sotto forma di supposte. ATTENZIONE: mai prendere contemporaneamente i salicilati e bere alcolici: soprattutto l'associazione con quest'ultimo potrebbe provocare, a lungo andare, seri danni al fegato.
Gli ergotaminici Si tratta di sostanze che intervengono nei meccanismi stessi che scatenano il mal di testa. In pratica provocano un restringimento dei vasi sanguigni per impedire la vasodilatazione dolorosa, che fa seguito alla fase di restringimento dei vasi. Non a caso, l'ergotamina è un vasocostrittore che ha la particolarità di agire non su tutti i vasi del corpo, bensì solo su quelli della testa e per questo viene impiegata nel trattamento sintomatico dell'emicrania intensa. Questi farmaci sono efficaci se presi entro due ore dall'inizio del mal di testa. In alcune persone provocano, però, effetti collaterali quali, per esempio, nausea e vomita. La diidroergotamina, un derivato dell'ergotamina, ha il vantaggio di provocare effetti collaterali meno intensi, anche se forse non è sempre così efficace e potente nello stroncare le crisi dolorose. Le dosi: 1-2 milligrammi, se presi per bocca o sotto forma di supposte, con un massimo di 4 milligrammi nel giro di 24 ore; oppure 0,25 per iniezione endovena; 0,5 milligrammi iniettati per intramuscolo; 0,5 milligrammi per narice, se presi sotto forma di spray nasale e lo spruzzo può essere ripetuto dopo 5 minuti per un massimo di 6 spruzzi nell'arco di 24 ore. Sono ora disponibili anche piccole pastiglie, che devono essere sciolte sotto la lingua (comunque mai più di 10 milligrammi alla settimana).
I triptani Sono inibitori selettivi della serotonina, ossia sostanze (i principi attivi più noti sono il rizatriptan, il naratriptan e il zolmitriptan) che agiscono sui recettori della serotonina, riducendo la dilatazione del vasi del cranio. Questi farmaci rappresentano un passo avanti rispetto al sumatriptan, un tipo di triptano che ha purtroppo un alto numero di recidive (ricadute) e controindicazioni. Inoltre, sono più efficaci nella somministrazione per bocca (l'assorbimento è pari al 45-48 per cento) e hanno un minor numero di effetti collaterali (nausea, sonnolenza, astenia). Possono essere presi sotto forma di compresse oppure di pastigliette da sciogliere in bocca. Le dosi: 2,5 milligrammi da prendere al manifestarsi dell'attacco emicranico. In più, i farmaci a base di zolmitriptan hanno una capacità di costrizione dei vasi 10 volte inferiore rispetto ai primi triptani: significa che il rischio di effetti collaterali di tipo cardiocircolatorio è nettamente inferiore.
Il sumatriptan E' indicato nel trattamento delle cefalee a grappolo e dell'emicrania intensa. Si tratta di uno dei primi triptani, sostanze capaci di ostacolare l'assorbimento e l'eliminazione della serotonina da parte dei recettori dei vasi sanguigni del cervello, la sostanza più potente capace di provocare una vasocostrizione. Pertanto, la serotonina ancora disponibile impedisce la vasodilatazione specifica delle arterie del cranio e facilita il ripristino delle normali dimensioni dei vasi e di interrompere sul nascere la reazione a catena che porta poi alla cefalea o all'emicrania. Le dosi: può essere preso per bocca (compresse da 100 milllgrammi), con iniezione sottocute (6 milllgrammi), spray nasale (20 milligrammi per narice), supposte. Il farmaco viene assorbito maggiormente e più velocemente (in 10-60 minuti) quando viene iniettato sottocute; nel caso dell'uso per bocca, l'assorbimento è pari al 16 per cento, mentre tramite spray nasale al 14 per cento. ATTENZIONE: tra i possibili effetti collaterali, ci possono essere sensazioni di oppressione al petto e nodo in gola, nausea, vomito, vertigini, dolore e arrossamento nella sede dell'iniezione. Con il tempo, questa sostanza tende a perdere la sua efficacia e a provocare i cosiddetti mal di testa da rimbalzo. Inoltre, ha lo svantaggio di provocare molte ricadute (3 casi ogni 10 a 24 ore dall'uso). E' controindicato in caso di malattie cardiovascolari.
IN PRATICA: IN FARMACIA
Ecco alcuni dei farmaci più usati per combattere il mal di testa.
SALICILATI - Aspirina (acido acetilsalicilico) compresse da 0,5 g, senza ricetta. - Aspro 500 (acido acetilsalicilico), compresse da 500 mg, senza ricetta.
FANS - Tora Dol (ketoralac), compresse da 10 mg, classe C, con ricetta. - Voltaren (diclofenac sodico), compresse da 50 mg, classe A; supposte da 100 mg, classe C, con ricetta. - Aulin (nimesulide), supposte da 200 mg, classe C; compresse da 100 mg, classe A, con ricetta. - Indoxen (indometacina), supposte da 100 mg, classe C, con ricetta. - Moment (ibuprofene), compresse effervescenti, senza ricetta. - Nurofen (ibuprofene), confetti da 200 mg, senza ricetta. - Aleve (naprossene sodico), confezione da 10 pillole, senza ricetta.
PARACETAMOLO - Efferalgan (paracetamolo), compresse 500 mg, classe C, con ricetta. - Tachipirina (paracetamolo), compresse da 500 mg, classe C, con ricetta.
ERGOTAMINICI - Cafergot (ergotamina tartrato), supposte, classe B; 20 compresse, con ricetta. - Migranal (diidroergotamina mesilato), spray nasale 1,3 ml da 6 mg, classe C, con ricetta. - Virdex (ergotamina tartrato), supposte, senza ricetta. - Diidergot (diidroergotamina mesilato), compresse da 20 mg, classe B, con ricetta.
SUMATRIPTAN - Sumigrene (sumatriptan) siringhe autoiniettanti da 6 mg, classe B; compresse da 100 mg, classe B, con ricetta. - Imigran (sumatriptan), spray nasale monodose da 20 mg, classe B; supposte da 25 mg, 2 classe 8; compresse da 50 mg, classe B, con ricetta.
TRIPTANI - Rizaliv (rizatriptan) compresse in blister, classe B, con ricette - Zomig (zolmitriptan) compresse da 2,5 mg, classe B, con ricetta.
NEI CASI PIU' SERI - Tegretol (carbamazepina), compresse da 400 mg, classe A, con ricetta. - Noritren (nortriptilina cloridrato), confetti da 10 mg, classe A, con ricetta. - Adalat (nifedipina), compresse da 20 mg, classe A, con ricetta. - Isoptin (verapamil cloridrato), confetti da 40 mg, classe A; compresse da 80mg, con ricetta.
La PREVENZIONE Ecco i farmaci più impiegati nella prevenzione del mal di testa, in particolare delle crisi emicraniche. Di solito viene consigliato di sottoporsi a una cura di prevenzione quando le crisi emicraniche si ripetono più di 4 volte alla settimana, quando la cefalea tensiva colpisce più di 7-10 giorni al mese oppure, nel caso della cefalea a grappolo, in corrispondenza dei periodi in cui solitamente è più frequente (in primavera e in autunno). I betabloccanti Sono farmaci usati per la cura delle malattie cardiovascolari, ma che si sono rivelati utili anche nel ridurre gli attacchi emicranici. Hanno, infatti, la capacità di prevenire la dilatazione eccessiva dei vasi sanguigni, causa principale dell'emicrania: bloccano i recettori beta che si trovano nella muscolatura liscia del cuore, impedendo l'assorbimento di un particolare neurotrasmettitore, le catecolamine: battiti cardiaci e pressione sanguigna si riducono. I principi attivi più utilizzati sono il propranololo e il meteprololo. All'inizio del trattamento è bene monitorare i battiti cardiaci, in modo da individuare quale sia la dose ottimale di farmaco che è possibile prendere senza correre il rischio di scendere sotto i 50 battiti cardiaci al minuto. Questo trattamento preventivo, sconsigliato ovviamente qualora si abbiano problemi cardiaci e respiratori, asma oppure diabete mellito, è efficace nel 50 per cento dei casi. Tra i possibili effetti collaterali derivanti dall'uso dei beta-bloccanti vi sono sonnolenza, disturbi del sonno, stanchezza, depressione. Questo il dosaggio: 40-160 milligrammi di propranololo. I calcioantagonisti Nati per il trattamento di disturbi cardiovascolari, anche i calcioantagonisti si sono dimostrati efficaci nella prevenzione delle crisi emicraniche. Tali farmaci - i principi attivi più impiegati sono il verapamil e la cinanzina - agiscono in modo da ostacolare l'afflusso degli ioni di calcio all'interno della muscolatura del cuore e delle vene, così da ridurre la loro capacità di contrazione e quindi la vasodilatazione. Tra l'altro, il verapamil, al pari dei sali di litio, può essere utile nella prevenzione della cefalea a grappolo. I calcioantagonisti sono controindicati nelle persone che soffrono di disturbi respiratori, diabete mellito, asma. Si possono avere i primi risultati già dopo pochi giorni di trattamento; talora, invece, all'inizio della cura, si assiste a un peggioramento; in tal caso, è necessario proseguire l'uso per settimane prima di vederne i benefici. Uno dei possibili effetti collaterali è la stitichezza. Il dosaggio è di 5-10 milligrammi di flunarizina alla sera oppure 240-360 milligrammi di verapamil al giorno in 3-4 volte. Gli antidepressivi Impiegati contro la depressione, questi farmaci vengono spesso usati per la prevenzione degli attacchi di cefalea tensiva. Sono due i tipi di farmaci che si sono rivelati efficaci: I TRICICLICI, come quelli a base di amitriptilina che ha un'azione diretta sui livelli di serotonina; dosaggio 10-75 milligrammi alla sera; GLI SSRI, antidepressivi dell'ultima generazione, impediscono il riassorbimento della serotonina da parte delle cellule del cervello; l'organismo la può quindi utilizzare per un tempo più lungo. Non danno effetti collaterali importanti, ma vanno presi sotto controllo medico. Gli antiepilettici Dato che alcuni studi hanno ravvisato una certa somiglianza tra gli attacchi di epilessia, malattia per cui sono nati questi farmaci, e gli attacchi emicranici, gli antiepilettici vengono ora impiegati come trattamento preventivo dell'emicrania, fermo restando che chi ne soffre non significa che sia predisposto a sviluppare l'epilessia o che sia anche epilettico. Tali farmaci - tra i più usati quelli a base di gabapentin e lamotrigina - sono in grado di rendere meno eccitabili le cellule del cervello e quindi di tenere sotto controllo il passaggio delle sensazioni dolorose. Tra i possibili effetti collaterali vi è la riduzione dei globuli bianchi e rossi; pertanto viene consigliato di farne uso sotto stretto controllo medico. Gli antagonisti dei recettori della serotonina Gli antagonisti dei recettori della serotonina sono un'altra classe di farmaci capaci di intervenire sui recettori della serotonina, impedendone quindi il riassorbimento. I principi attivi maggiormente impiegati in questi sono il metisergide e il pizotifene. Questi hanno un'efficacia nella prevenzione delle crisi emicraniche pari a circa il 50 per cento. Tra gli effetti collaterali possibili: aumento di peso e, in qualche caso, comparsa delle crisi emicraniche non appena si sospende la loro utilizzazione.
Indirizzi Ecco i numeri di telefono dei principali centri italiani che si occupano della diagnosi e del trattamento del mal di testa.
PIEMONTE ASTI Ospedale Civile di Asti - Asl 19 - Ambulatorio cefalee tel. 0141.392241 TORINO Ospedale Molinette - Centro cefalee tel. 011.6336227
LIGURIA GENOVA Ospedale S. Martino - I Reparto neurologia - Centro cefalee tel. 010.5552281 Ospedale S. Martino - Clinica neurologica dell'università - Centro cefalee tel 010.3537046 PIETRA LIGURE (SV) Azienda Ospedaliera S. Corona - Centro cefalee tel. 019.6234001 SAVONA Ospedale S. Paolo - U.O. neurologia - Ambulatorio cefalee tel. 019.8404282
LOMBARDIA MAGENTA (MI) Azienda ospedaliera di Legnano, presidio di Magenta - Ambulatorio cefalee tel. 02.97963294 MILANO Istituto neurologico "C. Besta" - Centro regionale per lo studio delle cefalee e delle algie cranio-facciali tel. 02.2394209 (lu-ve 9,30-12,30) Ospedale Niguarda - Poliambulatorio per le cefalee tel. 02.64442261 Istituto scientifico - Ospedale S. Raffaele - Ambulatorio cefalee tel 02-26431 PAVIA Istituto neurologico "Mondino" - Centro cefalee tel. 0382.380232 (pren.) tel. 0382.380298 (inf.) PONTE S. PIETRO (BG) Policlinico S. Pietro - reparto di neurologia - Servizio cefalee tel. 035.604327(gio. 14,30-15,30) VARESE Azienda ospedaliera ospedale di Circolo - Servizio cefalee tel. 0332.278247 ZINGONIA (BG) Policlinico S. Marco - Servizio cefalee tel. 035.886221
TRENTINO ALTO ADIGE ROVERETO (TN) Azienda ospedaliera - Centro cefalee tel. 0464.453303
FRIULI TRIESTE Ospedale Cattinara - Clinica di neurologia - Centro cefalee tel. 040.3994568
VENETO MESTRE (VE) Clinica privata Villa Salus, convenzionata - Ambulatorio cefalee tel. 041.2906401 MONSELICE (PD) Ospedale Civile neurologia - Ambulatorio cefalee tel. 0429.788229 PADOVA Università clinica neurologica I - Ambulatorio cefalee tel. 049.8211111 Servizio per la diagnosi e terapia delle cefalee in età evolutiva; Dipartimento di pediatria dell'università tel 049.8211111 PIOVE DI SACCO (PD) Ospedale Civile neurologia - Ambulatorio cefalee tel. 049.9718111 ROVIGO Azienda Usl 18 - Centro cefalee tel. 0425.393231 TREVISO Ospedale Civile neurologico - Ambulatorio cefalee tel. 0422.322529 VERONA Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento - Centro autonomo di terapia antalgica tel. 045.8072581 VICENZA Ospedale - Neurologia - Centro cefalee tel. 0444.993772
EMILIA ROMAGNA BOLOGNA Clinica neurologica universitaria - Centro cefalee tel. 051.6442208 Ospedale Maggiore; Unità operativa neurologia - Ambulatorio cefalee tel. 051.6478548 MODENA Università - Azienda ospedaliera Policlinico; Servizio di tossicologia e farmacologia clinica - Centro cefalee tel. 059.424064 PARMA Università - ospedali Riuniti - Clinica neurologica - Centro cefalee tel. 0521.232866
TOSCANA CARRARA Azienda Usl di Massa Carrara; divisione neurologia - Centro cefalee tel. 0585.767227 FIRENZE Ospedale Careggi; IV° clinica medica (Villa Medicea Monnatessa) - Centro cefalee tel. 055.4279513 Ospedale Gareggi - università; II Clinica neurologica - Centro cefalee tel. 055.4277769 Clinica Villa Maria Teresa - Centro cefalee (convenzionato) tel 055.474741 Ospedale Meyer - neurologia - Centro cefalee pediatrico tel 055.5662487 LUCCA Ospedale di Lucca; reparto di neurologia - Servizio cefalee tel. 0583.970260 PISTOIA Ospedale - neurologia - ambulatorio cefalee tel. 0573.352480 SIENA Ospedale Le Scotte - Centro cefalee tel. 0577.585757
MARCHE ANCONA Azienda ospedaliera Umberto I - I Div. analgesia - Ambulatorio di diagnosi e terapie delle cefalea e del dolore facciale tel. 071.5963165 Università di Ancona - clinica neurologica- centro cefalee tel. 071.5964590
UMBRIA PERUGIA Centro interuniversitario per lo studio delle cefalee (Perugia - Roma - Bari - Sassari - Napoli - Firenze) tel. 075.5781
LAZIO ROMA Università La Sapienza; Dip. scienze neurologiche - Centro cefalee tel. 06.49914734 Policlinico Umberto I; università La Sapienza. VI clinica medica - Centro cefalee tel. 06/491354 Università - Unità operativa di neurologia dell'istituto Regina Elena - Centro cefalee tel. 06.49852714 Clinica psichiatrica infantile - Centro cefalea pediatrico tel. 06.44712254
ABRUZZO L'AQUILA Ospedale Civile S.S. Coppito; unità operativa di neurofisiopatologia - ambulatorio cefalee e disturbi neurosensoriali tel. 0862.368786 Ospedale Civile SS. Coppito; Clinica neurologica universitaria - Centro cefalea tel. 0862.368786
CAMPANIA NAPOLI Università II dell'istituto di scienze neurologiche II; ambulatorio cefalea tel. 081.5666787 Università di Napoli - Centro cefalee tel. 081.5665120 Clinica Colucci (convenzionata con Ssn) - Centro cefalee tel. 081.7433160 Clinica di neuropsichiatria infantile; II università di Napoli - ambulatorio per la diagnosi e la cura delle cefalea in età evolutiva tel. 081.5666700
SALERNO Distretto 101 Asl Salerno 2 - Centro per la diagnosi e la cura delle cefalee e sindromi correlate tel. 0828.674503
PUGLIA BARI II Clinica neurologica Policlinico - ambulatorio cefalea tel. 080.5592331 CASAMASSIMA (BA) Ospedale Miulli; divisione neurologia - ambulatorio cefalee tel. 080.671455 GROTTAGLIE (TA) Azienda Usl - Servizio di neurologia tel. 099.860384 TARANTO Ospedale Civile SS. Annunziata; ambulatorio di neurologia tel. 099.4585887
CALABRIA CATANZARO Università Clinica neurolo- gica - Centro cefalea tel. 0961.712286
SARDEGNA CAGLIARI Centro per lo studio e la terapia delle cefalea primarie "Franco Tocco" c/o farmacologia clinica - P.O.S. Giovanni di Dio - Centro cefalee (convenzionato) tel. 070.6092320 (pren.) SASSARI Clinica Neurologica Università di Sassari - Ambulatorio cefalea tel. 079.228233
SICILIA CATANIA Centro cefalee e terapia del dolore tel. 095.7435665 ENNA Azienda Usl N° 4 di Nicosia - ambulatorio di neurologia e cefalea tel. 0935.671373 MESSINA Policlinico dell'università - Clinica neurologica I - centro cefalea tel. 090.2212953 PALERMO Ospedale Ingrassia; divisione neurologia pediatrica infantile - Centro cefalee tel. 091.7033283 Divisione di neuropsichiatria infantile Arnas - Centro cefalea tel. 091.6662557 Ospedale Civico; reparto di neurologia - centro cefalea tel. 091.6662978Fonte: www.medicinaoltre.com/
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