Lavorare su se stessi prima di impegnarsi per il Mondo

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fratellobianco
view post Posted on 28/5/2013, 05:29




"«Padre, io non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai
dato, perché sono Tuoi». Queste parole, pronunciate da Gesù
nella “preghiera sacerdotale”, rivelano che neppure lui
pregava per tutti gli esseri umani, ma soltanto per coloro che
Dio gli aveva affidato. Eppure, nello stesso Vangelo sta scritto:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo figlio unigenito,
affinché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita
eterna».
Questi due passaggi dei Vangeli possono sembrare in
contraddizione tra loro, ma non è così: Gesù pregava per i
suoi discepoli, e questi pregavano e lavoravano con Gesù per il
mondo. Sì, perché per poter aiutare il mondo, prima è
necessaria l'esistenza di un nucleo potente che costituisca una
forza. Inizialmente, Gesù ha concentrato il proprio lavoro su se
stesso e sui suoi discepoli; in seguito, i discepoli sono andati
per il mondo per comunicare la forza contenuta nel nucleo che
essi stessi avevano formato."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 26/7/2013, 06:53




"Avete deciso di iniziare un lavoro su voi stessi e fate degli
sforzi, degli esercizi. Ma ecco che dopo qualche tempo iniziate a
stancarvi, perché alla lunga ciò diventa noioso, faticoso. Sì,
certo, perseverare nei propri sforzi è difficile, ma fermarsi
comporta gravi inconvenienti.
Prendiamo l'esempio del motore di un’automobile. Per avviarlo
dovete consumare una certa quantità di energia. Se vi fermate e
spegnete il motore, quando vorrete ripartire consumerete la
medesima quantità di energia. Potete però anche fermare
momentaneamente la vettura senza spegnere il motore, così essa
ripartirà più facilmente. Non c’è forse di che riflettere e
trarne alcune conclusioni? Dal momento che avete iniziato un
lavoro interiore, non fermatevi. Se siete stanchi rallentate un
po’ gli sforzi, ma tenete acceso il vostro “motore”. Ciò
vi eviterà molta fatica il giorno in cui, pentiti di esservi
lasciati andare alla pigrizia, vorrete riprendere il vostro
lavoro. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 9/8/2013, 07:24




"Sebbene non siano la maggioranza, sono numerose le persone nel
mondo che vogliono illuminare gli altri. Non sapendo però come
agire, a poco a poco, davanti alla mediocrità dei risultati, si
scoraggiano o finiscono addirittura per detestare la terra
intera. Ma è davvero ragionevole giungere a tanto?
Se volete veramente lavorare per il bene, cominciate lasciando
tranquilli gli altri e occupatevi soltanto di perfezionarvi… Il
giorno in cui sarete giunti a vivere nella luce saranno loro a
chiedervi di illuminarli, poiché si accorgeranno di sguazzare
nelle tenebre e nel fango. Ma andare adesso a occuparvi del
fango, ad affondare nel fango con l’intenzione di
purificarlo… eh no, finireste con l'infangarvi voi stessi!
Diventate luminosi, e quando vi presenterete davanti agli altri,
senza nemmeno che diciate nulla, essi comprenderanno quanto si
siano smarriti e vi chiederanno di guidarli."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 22/4/2014, 07:14




«Anche se talvolta esistono motivi per criticare
i dirigenti di un paese e burlarsi di loro,
questo non è comunque il metodo giusto
per renderli migliori e più competenti.
Al contrario, tempestandoli di pensieri
e sentimenti negativi, non solo non si sistema nulla,
ma nell’invisibile si creano le condizioni
che porteranno quei dirigenti a commettere
ancora più errori e a prendere decisioni
sempre meno illuminate per il paese.
Se volete veramente aiutare il vostro paese,
invece di imprecare continuamente contro chi ne è a capo
e ridicolizzarlo, mandategli luce.
Non potete aiutare il paese nella sua interezza,
poiché è immenso, ma è sufficiente aiutare un solo uomo,
e questo è più facile; sarà poi quell'uomo a fare del bene a tutti,
perché molte cose dipendono da lui.
Uno solo è stato ispirato positivamente,
e ne beneficiano tutti.
I cittadini di un paese devono finalmente prendere coscienza
dei legami che esistono tra loro e i propri dirigenti.
Non è sufficiente esigere questo, rivendicare quest'altro
e ribellarsi se non lo si ottiene: occorre imparare a conoscere
i metodi più efficaci per ottenere ciò che si desidera,
senza complicare le situazioni.»
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it
 
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fratellobianco
view post Posted on 6/10/2014, 06:15




«“Fare la rivoluzione”: ecco la soluzione alla quale per lo più pensano le persone di fronte allo spettacolo delle ingiustizie. Dicono che tutto deve cambiare, e si radunano, prendono le armi. Ma ecco che dopo ogni rivoluzione si ritrovano pressapoco le stesse ingiustizie… Le vittime e i carnefici si sono scambiati i ruoli, ma in un modo o nell'altro vi sono sempre delle vittime e dei carnefici.
Molti sostengono di lavorare per migliorare le sorti dell’umanità, per la felicità dei popoli, ma quanti sanno di che cosa gli esseri umani hanno realmente bisogno per essere felici? Pochissimi, ed è per questo che i risultati non sono eccezionali: se si constatano dei progressi in alcuni campi, si è costretti a constatare allo stesso tempo delle regressioni in altri. I veri progressi, i veri miglioramenti, si verificano dapprima nel pensiero, nel cuore e nell’anima degli esseri. E si verificano grazie alla luce. Tutte le leggi, anche le migliori, rimarranno inefficaci finché le mentalità rimarranno le stesse: limitate, egoiste, disoneste. Sono le mentalità che in primo luogo vanno cambiate, e le si cambierà unicamente attraverso l’educazione.»
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it
 
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Momosatya
view post Posted on 13/10/2014, 06:35




La rivoluzione umana parte sempre da se stessi, si rivoluziona il proprio modo di pensare e di essere. E' un percorso personale che come anima siamo chiamati a fare. Ma siamo veramente disposti a rimetterci in discussione o preferiamo continuare a credere che combattendo il nemico esterno troveremo la pace e la serenità. Il mondo ci sta indicando la via, ma quanti di noi sono disposti a morire dentro, cioè a far morire gli atteggiamenti di vanagloria, di potere sugli altri ecc. Sino a che l'uomo non apre gli occhi sulla realtà di chi è veramente ci saranno sempre lotte, perchè è ignaro della sua vera identità divina, vive sognando la pace e facendo la guerra a tutto ciò che non è uguale a lui e questo è orribile a vedersi. Cosa accadrà a quel ragazzo che è stato seviziato con il compressore d'aria a Napoli? Le ferite del corpo rimarginano sino a guarire ma le ferite dell'anima rimangono. L'uomo che violenta è una bestia assetata di potere, l'uomo che fa la guerra è una bestia assetata di sangue e questo è ciò che dopo tanti anni ancora l'uomo continua a fare e ciò è inammissibile dal momento che l'uomo si ritiene l'unico essere pensante su questo pianeta. Ma se pensa solo a distruggere e a fare del male forse sarà destinato a sparire dall'evoluzione così come lo è stato per altre creature su questo pianeta ed allora a cosa sarà servito avere il dono del pensiero, il dono del cambiamento, il dono dell'amore? Io spero che l'umanità si svegli da questo incubo e riesca a cambiare rotta prima che sia troppo tardi.
 
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