Quello che è vostro e quello che non è vostro

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fratellobianco
view post Posted on 17/9/2014, 05:38




«Possedete un oggetto, ma il fatto che esso sia in vostro possesso non significa che vi appartenga veramente. Quell'oggetto vi appartiene solo se vi ispira, se per merito suo sentite interiormente una gioia, una luce. A quel punto, anche se l'oggetto non è realmente vostro, vi appartiene. Così, l'intera creazione, con le montagne, gli oceani, il sole e le stelle, può appartenervi. Ma certo, se voi li ammirate, se li amate, se il vostro cuore e la vostra anima si riempiono di gratitudine per il loro Creatore, tutti quegli elementi sono vostri e nessuno ve li può sottrarre.
Ecco dunque il punto di vista che d’ora in avanti dovete adottare per comprendere ciò che è vostro e ciò che non è vostro. Un uomo è sposato, e per il fatto che può imporsi a sua moglie, costringerla a far questo o impedirle di fare quest'altro, si immagina che ella gli appartenga. Ebbene no, è un’illusione. Se però egli è in ammirazione davanti a lei, se la considera una creatura preziosa, un aspetto della Madre divina, allora sì, ella gli appartiene, anche se lui le concede la più grande libertà, anche se non la tocca. Gli esseri umani credono che per possedere qualcosa… o qualcuno, debbano tenerlo fra le mani. No, purtroppo, spesso è proprio ciò a cui si aggrappano di più che meno appartiene loro.»
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it
 
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