Il maestro spirituale

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Sherry76
view post Posted on 15/10/2007, 08:07




"Un Maestro spirituale non cerca tanto di dare delle conoscenze ai
suoi discepoli, ma si preoccupa piuttosto di dar loro dei metodi
di lavoro, e soprattutto uno slancio; il sapere arriverà in
seguito.
Per colui che non è deciso a lavorare, il sapere spirituale è
inutilizzabile. A cosa può servirgli l’aver letto, ad esempio,
dei libri sulla creazione dell’universo con le varie fasi che si
sono succedute: la fase saturniana, la solare, la lunare, e così
via. È tutto talmente lontano e non verificabile! Cosa farà di
quelle nozioni fintanto che non avrà imparato a nutrirsi, a
respirare, a lavorare e ad amare correttamente… in una parola, a
vivere? Si sa in quanti periodi di tempo Dio ha creato
l’universo, ma ci si tormenta per delle futilità, ci si ammala,
ci si spezza il cuore e si spezza quello degli altri. Tutto
questo non è un gran che! La cosa più importante per il
discepolo è dunque prendere alcune verità essenziali,
comprenderle bene e metterle in pratica. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov


TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 17/10/2010, 06:24
 
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Sherry76
view post Posted on 1/11/2007, 16:34




"Quando vi devo chiarire un punto importante della vita
spirituale, molto spesso mi appoggio alla Bibbia, soprattutto ai
Vangeli. In realtà, però, non attribuisco alla lettera di questi
testi un valore assoluto.
Per servirmi di un’immagine, vi dirò che leggo la Bibbia così
come contemplo il cielo stellato. Perché il cielo stellato è un
libro, un libro che non si rivolge unicamente al nostro
intelletto, ma anche alla nostra anima e al nostro spirito. Noi
ci illuminiamo ad una luce che ci supera, e quella luce orienta
i nostri pensieri, i nostri sentimenti e i nostri atti. Colui
che prende l’abitudine di guardare le stelle con amore,
meditando sull’armonia cosmica, su quelle luci che giungono da
così lontano nello spazio e nel tempo, percorre col pensiero le
regioni spirituali che sono anche dentro di lui. È così che io
leggo i Libri sacri, e in particolare la Bibbia: come se mi
avvicinassi ad un cielo i cui astri illuminano e impregnano
tutta la mia vita. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 17/10/2010, 06:24
 
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fratellobianco
view post Posted on 3/2/2009, 06:12




"Lo scopo di un Maestro spirituale non è attirare a sé il mondo
intero, ma formare degli operai che lavorino per l’arrivo del
Regno di Dio. Se sente che con il suo Insegnamento non riesce a
formare dei veri operai, dei servitori di Dio, avrà
l’impressione di aver perso il suo tempo, di aver lavorato
invano. Riuscite a capirlo?
Provate ogni tanto a pensare: «Il nostro Maestro è qui per
aiutarci, per illuminarci, per istruirci, per legarci al Cielo;
ma non ci sarà qualcosa che noi dobbiamo fare per lui? Non avrà
anche lui un sogno, un desiderio?» Scoprirete che anch’egli
desidera qualcosa, ma ciò che desidera, non lo desidera per sé:
ecco la differenza. Egli desidera degli operai che propaghino la
luce, dei servitori di Dio che lavorino per il bene del mondo
intero."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


tratto da: http://www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 3/4/2009, 23:07




"Se cercate una guida spirituale, sappiate almeno cosa dovete aspettarvi da lui. Un Maestro spirituale farà tutto il possibile per farvi comprendere la via che vi conviene seguire, ma sta a voi avere il gusto di avanzare lungo quella via. Un Maestro non può farvi amare la vita spirituale: ciò non dipende da lui, ma da voi. Certo, in qualche modo può influenzarvi, come può influenzarvi un amico che abbia il gusto della musica o della poesia; sì, perché gli esseri umani e tutte le creature –animali, fiori, persino pietre e oggetti – ci comunicano spesso a nostra insaputa alcuni elementi di ciò che possiedono.
Dunque è possibile che qualcosa dell’amore del vostro Maestro per lo splendore del mondo divino si comunichi a voi. Se però non siete pronti ad accettare la sua influenza, niente può forzarvi; perciò, che il vostro Maestro riesca a farvi amare la vita spirituale, dipende ancora da voi."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

tratto da: www.prosveta.com
 
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fratellobianco
view post Posted on 10/6/2010, 06:14




"Dopo aver terminato la sua lezione, il professore non si occupa
più dei propri allievi; torna a casa sua dove si fa prendere
nuovamente dalle sue attività personali, dai suoi pensieri, dai
suoi sentimenti, dai suoi problemi. Ha tenuto la lezione, e tutto
finisce lì. Un Maestro spirituale, invece, si occupa senza sosta
dei suoi discepoli: di giorno, di notte, quando mangia, quando
lavora e quando dorme pensa alla loro anima, al loro spirito, ed
è così che li aiuta ogni giorno, ininterrottamente.
Vi chiedete come sia possibile? Semplicemente perché un Iniziato
è libero! E quando si è liberi, quando si sono risolti i propri
problemi, si possono aiutare i propri amici, i propri discepoli,
i propri allievi. Se invece si rimane sempre troppo presi, troppo
impegnati, impigliati nei propri affari - come nel caso della
maggior parte degli esseri umani - cosa si può fare per gli
altri?... Ecco ancora una differenza fra un vero Maestro
spirituale e un comune istruttore. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 3/9/2010, 05:22




"Per un Maestro spirituale, nulla è più importante che trasmettere
ai suoi discepoli la luce della Scienza iniziatica, perché sa che
quando questi possiederanno quella luce, potranno affrontare
tutte le difficoltà senza avere nemmeno più bisogno della sua
presenza. Per aiutare gli esseri umani, è necessario dar loro un
elemento spirituale che si incida in essi per sempre, un elemento
che niente potrà cancellare.
Esistono molteplici modi di aiutare gli esseri, e sono
sicuramente molto utili. Si può dar loro del denaro, del cibo,
dei medicinali, una formazione professionale, li si può
consolare, incoraggiare... Ma colui che vuole dare l'essenziale,
deve imparare a donare la luce del sapere iniziatico."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 28/2/2011, 05:56




"Quando la decisione di seguire una certa via è incisa nel più
profondo del vostro essere, diventa come un istinto che vi
impedisce di deviare e vi indica come evitare o superare gli
ostacoli. Se vi accade troppo spesso di dimenticare le buone
risoluzioni che avete preso, è perché non le avete ancora
sufficientemente impresse nel vostro subconscio, sino al cuore
stesso delle vostre cellule.
Il ruolo di un Maestro spirituale è appunto quello di
risvegliare nell’anima dei suoi discepoli il ricordo delle
esperienze passate e delle decisioni prese. Altrimenti, quando
essi dovranno nuovamente oltrepassare le frontiere dell’aldilà,
saranno costretti una volta di più a constatare la mediocrità e
la vacuità dell’esistenza che hanno appena lasciato… e saranno
condannati a vagare nelle regioni aride e oscure dell’altro
mondo. Gesù diceva: «Ammassate dei tesori nel Cielo». Questa
raccomandazione è la sintesi di tutta una scienza della vita. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it
 
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fratellobianco
view post Posted on 22/7/2011, 05:36




"Ecco qualcuno che decide di mettere ordine e disciplina nella
propria vita. Pensa di aver bisogno di un Maestro e dice a se
stesso: «Voglio incontrare un grande Maestro, il più grande che
ci sia. Solo a questa condizione accetterò di abbracciare la vita
spirituale». E parte per l’India o per altri luoghi, alla ricerca
di quel Maestro eccezionale.
Io non voglio impedire a nessuno di cercare il più grande
Maestro, ma ci sono comunque certe cose che questo ignorante e
presuntuoso deve conoscere. Se non ha già lavorato interiormente
per acquisire la capacità di comprendere ciò che è un Maestro
spirituale, come considerarlo, come apprezzare ciò che insegna e
come applicarlo, è preferibile per lui non incontrare un grande
Maestro. Perché? Perché riuscirà soltanto a scontrarsi con lui,
cadrà in ogni sorta di contraddizioni e rimarrà debole e
ignorante come prima. Non preoccupatevi quindi di sapere se un
Maestro è più o meno grande; preoccupatevi soltanto del modo in
cui comprenderete il suo insegnamento."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 13/12/2011, 05:37




"A seconda dell'uso che si fa nella vita corrente della parola
“maestro”, ci si rende conto che questo termine può avere
parecchi significati. C'è il maestro che trasmette il suo sapere
agli alunni, c'è il maestro che eccelle in una disciplina, che
padroneggia una materia, sia essa fisica, intellettuale o
artistica.
Un Maestro spirituale, invece, non cerca di diventare un esperto
in una qualsiasi materia; egli cerca di dominare, di
padroneggiare unicamente se stesso, quindi la materia che gli è
propria, sia essa fisica o psichica. Un Maestro non s'impone ai
suoi discepoli: gli basta essere quello che è. Sta ai discepoli
scoprire come ricevere la sua amicizia, la sua protezione, la sua
luce, poiché egli non rimane mai lontano da loro: li accompagna
e a ciascuno parla in una lingua che questi può comprendere. Di
che lingua si tratta? Dell'esempio. Il Maestro dice: «Sopportate
le sofferenze», e lui stesso accetta, senza ribellarsi, tutti i
dolori dell'anima e del corpo. Se viene perseguitato o accusato
ingiustamente, non cerca di vendicarsi. Al male, risponde con il
bene."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it
 
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fratellobianco
view post Posted on 26/1/2012, 06:35




"Per comprendere chi sia un vero saggio, occorre sbarazzarsi
dell'immagine dell’eremita che si ritira dal mondo e che, di
tanto in tanto, esce dalla sua solitudine per proferire davanti
agli altri qualche parola edificante. Come si possono aiutare gli
esseri umani se non si li si comprende? E come comprenderli, se
non si vive in mezzo a loro per conoscerne le difficoltà e le
sofferenze? Il fatto che ogni tanto si abbia bisogno di
allontanarsi un po' per ritrovare se stessi e ricaricarsi è
normale ed è necessario per poter essere nuovamente disponibili.
Ma anche allora, occorre rimanere coscienti che, pur essendo
soli, gli altri esistono, e quando li si incontrerà si dovrà
essere attenti, vigili e perspicaci.
Contrariamente a ciò che molti immaginano, il saggio non guarda
gli altri da lontano. Al contrario, egli sa immedesimarsi nella
situazione di tutti: ecco perché vi è profondità nelle sue
osservazioni, misura nei suoi giudizi ed equilibrio nelle sue
azioni. Direte: «Ma così, fino a che punto ci si può
spingere?» Fino all’infinito."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 17/2/2012, 06:54




"Dal momento che ignorano ciò che un Maestro possa rappresentare
per loro, alcuni discepoli non trovano il comportamento da
adottare nei suoi confronti. Impediscono quindi al Maestro di
essere loro utile tanto quanto invece egli potrebbe e vorrebbe, e
ostacolano così il proprio avanzamento. Sta al discepolo
scoprire quali debbano essere le relazioni con il suo Maestro,
come considerarlo e come comportarsi con lui. Non è compito del
Maestro fargli delle raccomandazioni a questo proposito.
Un vero Maestro si accontenta di dare il suo insegnamento e
lascia liberi i discepoli. Non dirà mai: dovete rispettarmi,
ammirarmi, obbedirmi… Mai! Per prima cosa perché è inutile:
non si può mai imporre veramente il rispetto, l’ammirazione o
l’obbedienza; e in secondo luogo perché il Maestro non ne ha
bisogno: ha altre fonti di gioia e di soddisfazione. Sono i
discepoli che, per la propria evoluzione, devono trovare
l'atteggiamento migliore da avere verso il proprio Maestro, sia
che egli si trovi ancora sulla terra, sia che si trovi
nell’altro mondo."
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 3/3/2012, 06:46




"Vista la natura del lavoro che egli svolge con i suoi discepoli,
un Maestro spirituale ha bisogno di sapere su chi poter contare.
E può contare soltanto su quegli esseri che hanno un profondo
bisogno di liberarsi, di vincere le proprie debolezze. Quanto
agli altri, non si fa illusioni: ben presto questi lo
abbandoneranno o cercheranno perfino di nuocergli. Tuttavia, dal
momento che sono venuti, egli li accetta, deve lasciare loro una
possibilità; cerca così di aiutarli, poiché non ignora quanto
sia difficile l’esistenza di ciascuno: forse essi non hanno
avuto delle buone condizioni, dei buoni esempi. Ma la realtà è
questa, ed egli sa cosa debba aspettarsi.
Dunque, quando una nuova persona si presenta a lui, un Maestro
spirituale non si interessa al suo rango sociale, ai suoi diplomi
e alle sue ricchezze. L’importante, per lui, è il suo ideale,
il modello al quale quella persona tenta di conformarsi. Ed è
ciò che egli cerca di scoprire non solo dalle sue parole, ma
anche dal suo sguardo, dai suoi gesti e da tutto ciò che emana
da lei, poiché è attraverso quei segni, a volte impercettibili,
che essa si rivela veramente. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 15/4/2012, 07:44




"Nel mondo invisibile, i Maestri spirituali formano una grande
fratellanza e lavorano tutti in perfetto accordo. Ognuno di essi
è felice che voi amiate e ammiriate altri Maestri: la gelosia è
totalmente estranea a loro. Rimanere fedeli al proprio Maestro
non significa rifiutare di incontrarne altri e istruirsi presso
di loro. Ma pur comunicando con lo spirito di altri grandi
esseri, il discepolo rimane legato al suo Maestro e lo custodisce
preziosamente dentro di sé come una lampada accesa.
Sono esistiti anche grandi esseri che non hanno lasciato neppure
una traccia del loro passaggio sulla terra. Lontani dal rumore e
dagli sguardi, hanno svolto col pensiero un immenso lavoro in
regioni dove gli esseri umani non hanno accesso. A questi esseri
dobbiamo moltissimo, poiché è grazie a quel lavoro svolto
pazientemente, in silenzio e in segreto, se l’umanità continua
a progredire. Dobbiamo ammirare quegli esseri e riservare loro un
grande posto nel nostro cuore e nella nostra anima. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 13/5/2012, 06:31




" Tutti noi abbiamo un’anima gemella. Il più delle volte essa
rimane invisibile, non è incarnata, ma può accadere che per un
momento prenda in prestito i tratti di un'altra persona. Che il
discepolo sia uomo o donna, la sua anima gemella può
manifestarsi a lui attraverso il suo Maestro. Un Maestro
spirituale è infatti un’anima collettiva: anche se ovviamente
egli rimane un essere individualizzato, numerose entità possono
entrare in lui per aiutare tutti coloro che attendono da quel
Maestro la luce e la rivelazione del senso della propria vita.
Questo deve dunque essere molto chiaro per i discepoli: il
Maestro non può essere che il canale attraverso il quale passa
la loro anima gemella, al fine di dare uno slancio ai discepoli
per la loro evoluzione. I discepoli avranno con essa dei veri
scambi solo se sapranno amare il loro Maestro di un amore
spirituale, senza cercare di attirarlo a sé. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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fratellobianco
view post Posted on 3/6/2012, 07:31




"Un Maestro spirituale rivela ai suoi discepoli alcune verità
essenziali, e sta ai discepoli percepirle, impregnarsene e
viverle. Sì, un Maestro mette tutto il suo amore, tutta la sua
anima e tutto il suo spirito nelle parole che pronuncia, e i
discepoli le prendono, le assaporano, le assorbono; può anche
succedere che essi si nutrano maggiormente della vita contenuta
nelle sue parole che non delle parole stesse.
Ora, certo, vi è tutto un apprendistato da fare da parte dei
discepoli: sta a questi ultimi sviluppare la sensibilità che
permette di trovare la vita contenuta nelle parole del loro
Maestro, per nutrirsi, rafforzarsi e trasformarsi grazie ad essa.
Finché i discepoli si accontentano di leggere o ascoltare parole
che essi annotano senza aver percepito e vissuto alcunché,
sfuggirà loro tutta quella vita nascosta che potrebbe
illuminarli, guarirli e resuscitarli: essi non la ricevono. Se
volete conoscere un giorno la vera vita, non è l’intelletto,
bensì l’anima e lo spirito in voi che devono essere
risvegliati; a quel punto, vi sarà sufficiente sentir
pronunciare qualche parola per sentirvi invasi dalla luce."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/
 
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