L'Essere Umano e i suoi molteplici aspetti

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Sherry76
view post Posted on 15/10/2007, 08:19




"L’essere umano è uscito dal grembo dell’Eterno, dove viveva nella
pienezza e nella felicità. Ha voluto essere indipendente per
agire e creare, ma non avendo ancora trovato la forma migliore
da dare ai suoi atti e alle sue creazioni, egli soffre.
Significa forse che non deve più fare nulla? No, egli deve
agire. «Sì, ma soffrirà!» Naturalmente, egli soffrirà, ma
imparerà e si perfezionerà; e quando saprà come lavorare, non
soffrirà più.
Le sofferenze che dobbiamo sopportare in questa vita sono la
conseguenza degli errori che abbiamo commesso nelle nostre
esistenze anteriori. Ciò che gli indù chiamano “karma” non è
dunque che l’applicazione al destino umano della legge di causa
ed effetto. Colui che non è abbastanza illuminato né abbastanza
disinteressato, non può avere un’attività veramente armoniosa:
annaspa. Questo annaspare è sempre accompagnato da urti e da
scosse, però egli impara."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:26
 
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Sherry76
view post Posted on 19/10/2007, 08:25




"L’essere umano è costruito in modo tale che si trova
continuamente obbligato a uscire da sé stesso. Dal momento in
cui si sveglia al mattino, egli “esce”, vale a dire guarda,
ascolta, parla, lascia la sua abitazione per andare al lavoro o
nei negozi, va a visitare degli amici, va a distrarsi, a
passeggiare, a viaggiare… Tutto questo è bene, ma alla lunga
egli si lascia talmente prendere da queste attività esteriori
che finisce per perdere il contatto con sé stesso, e non sa più
chi egli sia veramente. A partire da quel momento, non solo non
vede più chiaro nelle varie situazioni e commette degli errori,
ma inoltre si indebolisce, e il minimo imprevisto o la minima
contrarietà lo lascia smarrito.
È normale che l’uomo esca da sé stesso, dato che ogni contatto
col mondo esterno lo obbliga ad uscire; ma per non andare alla
deriva, egli deve continuamente vigilare per ristabilire
l’equilibrio fra l’esterno e l’interno, fra la periferia e il
centro, fra la materia e lo spirito. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:26
 
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Sherry76
view post Posted on 22/10/2007, 20:27




"La grande diversità di situazioni che si constata tra gli esseri
umani deriva dal fatto che essi non si trovano nelle medesime
condizioni di evoluzione. Alcuni sono venuti sulla terra
soltanto per risolvere dei problemi esclusivamente materiali:
devono lottare per nutrirsi, per vestirsi, per avere un alloggio
e del denaro. Altri si trovano perfettamente a loro agio sul
piano materiale, ma hanno delle difficoltà nel campo dei
sentimenti: riscontrano in sé stessi la gelosia, il sospetto,
dei gusti depravati, ed è in quel campo che devono fare degli
sforzi. Altri ancora hanno delle difficoltà nel campo mentale:
mancano di discernimento, di lucidità, e occorre che imparino ad
orientarsi.
Ciascuno dunque viene messo nella necessità di perfezionarsi in
un campo particolare. Capita anche che alcuni debbano lavorare
contemporaneamente in tutti i campi: è il caso degli esseri che
si trovano ancora molto in basso nella scala dell’evoluzione o,
al contrario, di coloro che sono molto evoluti e molto dotati. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:27
 
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Sherry76
view post Posted on 26/10/2007, 06:46




"Quante differenze fra gli esseri umani! Eppure, creandoli, il
Signore ha dato loro la medesima struttura, e quindi essi sono
mossi dalle stesse energie. Scendendo nella materia, però, hanno
preso strade diverse, hanno fatto esperienze differenti che hanno
risvegliato in loro tendenze e gusti diversi, persino
contradditori; e siccome ognuno è persuaso che la propria verità
particolare rappresenti l’unica verità, non è quasi più possibile
alcuna comprensione fra loro.
Per entrare nuovamente in sintonia, per comprendere e apprezzare
gli stessi valori, gli esseri umani devono riprendere
interiormente il cammino ascendente che li condurrà verso la
vetta. Questo è il solo mezzo per risolvere tutti i problemi
politici, economici, sociali, religiosi. Infatti, per risolvere
veramente i problemi, non bisogna rimanere al livello in cui
essi si pongono, ma occorre fare un lavoro interiore che
permetta di vederli da un punto più elevato."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:27
 
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Sherry76
view post Posted on 27/10/2007, 05:14




"Non si può negare che la maggior parte degli umani abbia buon
cuore e sia sensibile; essi, però, hanno un modo curioso di
manifestare questa sensibilità. Se vedono al cinema o a teatro
un bambino abbandonato o maltrattato, oppure dei poveretti che
muoiono di fame, versano facilmente qualche lacrima. Ma se,
uscendo da quello spettacolo, passano davanti a un mendicante il
cui aspetto compassionevole dovrebbe catturare il loro sguardo e
suscitare la loro pietà, non lo notano neppure; una volta
rientrati a casa, poi, maltrattano i figli, non li ascoltano,
mentre questi hanno bisogno di attenzione e tenerezza. Sì, è
veramente straordinario: al cinema e a teatro si è sensibili, ci
si intenerisce, ma nella vita, davanti allo stesso spettacolo, si
chiudono troppo spesso gli occhi e il cuore.
Gli esseri umani hanno ancora molto da imparare sulla vera
sensibilità e sul modo di manifestarla. Per non parlare poi
della sensibilità verso il mondo divino! Quanti sono capaci di
piangere dinanzi alla bellezza del mondo divino, e di provare
un’emozione tale che tutto il loro essere sconvolto rinasce
purificato e rigenerato?"
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:28
 
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Sherry76
view post Posted on 16/11/2007, 07:21




"Le relazioni tra l’uomo e l’animale non sono ancora ben
conosciute. Può accadere, per esempio, che delle anime umane
siano condannate ad abitare in corpi di animali, allo scopo di
espiare delle colpe commesse in un’esistenza precedente. La
legge karmica le mette per un periodo determinato in quella
situazione, ed esse lavorano con l’anima dell’animale, senza
sloggiarla… Capita anche che degli esseri molto evoluti entrino
volontariamente nel corpo di certi animali per studiare
quell’universo ancora così poco conosciuto che è il regno
animale.
Ma c’è anche un altro aspetto. Ogni animale, secondo la sua
natura e il suo modo di vivere, è predestinato a trattenere
dentro di sé i fluidi buoni o cattivi che circolano
nell’atmosfera. Gli umani possono così scaricare sugli animali
certe forze negative dalle quali sono tormentati, ed è ciò che
fanno inconsciamente molte persone con i propri animali
domestici. È ancora in questo modo che si spiega il passaggio
dei Vangeli in cui Gesù libera un uomo dai suoi démoni,
facendoli entrare in un branco di porci."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:28
 
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Sherry76
view post Posted on 19/11/2007, 06:40




"L’essere umano è stato creato a immagine dell’Universo, e
possiede dunque un’identica struttura. Questa struttura identica
la si osserva, per esempio, nei diversi livelli di coscienza che
corrispondono ai diversi regni della natura. Così, l’inconscio
corrisponde ai minerali, il subconscio ai vegetali, la coscienza
agli animali, la coscienza di sé agli umani, e la supercoscienza
ai superuomini e agli Iniziati.
Il subconscio, che è legato al regno vegetale, è molto vicino al
mondo fisico, e dunque alla realizzazione. Ecco perché una delle
chiavi della realizzazione consiste nel riuscire a far scendere
i propri progetti e i propri desideri fino al subconscio. E per
far questo, esistono esercizi molto semplici. Desiderate
ottenere certi risultati sul piano spirituale? Prima di
addormentarvi, concentratevi, meditate su un’immagine, su un
oggetto preciso che è in relazione con quel desiderio: le forze
subconscienti, attivate in tal modo durante il sonno, vi
aiuteranno a realizzare quel desiderio."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:29
 
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Sherry76
view post Posted on 27/11/2007, 06:09




"A cosa serve sottolineare continuamente i difetti degli esseri
umani? Li vediamo forse per questo migliorarsi? No. Allora,
d’ora in poi, cercate piuttosto di concentrarvi sul principio
divino, immortale ed eterno che vive anche in loro, e di avere
per quel principio divino dei sentimenti sacri: in questo modo
li aiuterete e farete anche un buon lavoro su voi stessi.
Occupandovi invece dei loro difetti, vi fate del male perché vi
nutrite di sudiciume, e impedite anche agli altri di evolvere;
non stupitevi poi di sentirvi soli. Criticando gli altri,
sottolineando le loro debolezze e le loro lacune, non fate che
scavare un fossato tra loro e voi.
Quando, tramite la vostra anima e il vostro spirito, saprete
entrare in relazione con tutte le anime e con tutti gli spiriti
che sono sulla terra, quando quello che c’è di migliore in voi
incontrerà quello che c’è di migliore negli altri, credetemi,
non vi sentirete più soli."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:29
 
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Sherry76
view post Posted on 27/12/2007, 10:41




"Ecco un racconto che ho letto molto tempo fa. Alcuni Iniziati
inviarono un giorno i loro discepoli su un’isola deserta,
affinché la dissodassero e la valorizzassero. «Quando avrete
terminato il vostro compito – dissero loro – una campana vi
annuncerà il nostro arrivo». I discepoli si misero subito al
lavoro, e ben presto l’isola divenne un vero paradiso. Ma la
campana non suonava. Fecero altri lavori, ma continuarono ancora
a non sentire nulla. Rifletterono a lungo, e improvvisamente si
accese una luce: non avevano pensato a costruire un altare per
la Divinità. Iniziarono immediatamente la sua costruzione…
Nell’istante in cui l’altare fu terminato, la campana suonò, gli
Iniziati arrivarono con solennità e posero sulla fronte dei
discepoli un pentagramma luminoso, simbolo delle virtù
spirituali.
Questo racconto ci insegna che, quali che siano le sue
realizzazioni sulla terra, l’uomo ha terminato il suo compito
soltanto quando ha costruito in sé l’altare del Signore, cioè
quando è riuscito a manifestare le cinque virtù del pentagramma:
l’amore, la saggezza, la verità, la bontà e la giustizia."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:30
 
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Sherry76
view post Posted on 3/2/2008, 06:58




"L’uomo è sulla terra per lavorare, e quando dico “lavorare”,
intendo anzitutto lavorare su di sé, fare degli sforzi per
superare se stesso. Certo, si vedono ogni giorno persone recarsi
al lavoro, ma gli sforzi che esse fanno hanno come scopo
soprattutto quello di assicurarsi la propria sussistenza, il
proprio benessere, la propria sicurezza materiale. Per il lavoro
con il pensiero, che le renderebbe padrone di tutte le
situazioni, non sono altrettanto pronte. Contano su un’esistenza
facile, in cui non accadrà loro niente di doloroso o
d’increscioso. Lo stesso Signore deve proteggerle, dar loro la
tranquillità e la salute; è anche per questo che Gli rivolgono
delle preghiere. Quanto ai non credenti, è dalla società che si
aspettano protezione e soccorso.
Ebbene, no; gli esseri umani devono sapere che non saranno mai
totalmente al riparo e protetti. Essi sono sulla terra per
imparare, per svilupparsi, e le difficoltà e le prove sono là
proprio per costringerli a farlo: essi non possono sfuggire
loro. Perciò, anziché correre su e giù per esigere, protestare e
lamentarsi, ciascuno deve fare un lavoro interiore, poiché è
prima di tutto in se stesso che troverà i rimedi, le
consolazioni e la speranza."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:30
 
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Sherry76
view post Posted on 11/3/2008, 10:02




"Nel corso dei secoli, gli esseri umani sono riusciti sempre più
ad imporsi alla natura. Certo, essa è paziente, ma quando sente
che loro si ostinano a turbare l’ordine che la regge, la natura
protesta, ed essi devono subire quelle sue proteste non soltanto
nel proprio ambiente, ma anche in se stessi. Credono di potersi
dedicare impunemente a ogni genere di abusi, senza prevedere che
quegli stessi disordini che essi creano nella natura, li creano
anche nel proprio organismo fisico e psichico. E se non possono
accordarsi fra loro, è anche perché non rispettano l’ordine
delle cose che il Creatore ha stabilito nella natura e in loro
stessi.
Chi ha imparato ad accordarsi con l’ordine voluto dal Creatore,
non s’impone alla natura e non s’impone neppure agli esseri
umani; non pesa su di loro, e non cerca di conquistarseli per il
proprio vantaggio personale."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

TRATTO DA: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:31
 
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Sherry76
view post Posted on 4/7/2008, 01:45




"Vedendo ciò che gli esseri umani chiamano “libertà”, il termine
più appropriato sarebbe, in realtà, “libertinaggio”. Perché?
Perché essi vogliono essere liberi per lasciarsi andare alla
pigrizia, ai piaceri e alle passioni, senza rendersi conto che è
proprio così che si limitano e diventano schiavi.
La vera libertà non la si ottiene liberandosi di tutte le
costrizioni, bensì facendosi servitori. Sì, ma servitori di
Colui che è assolutamente libero: Dio. Dio è l’unico essere
realmente libero nell’Universo. Egli non dipende da niente e da
nessuno, ed è Lui che, coscientemente, volontariamente, si è
limitato nella Sua stessa Creazione. Se volete veramente essere
liberi, fatevi servitori del Signore, cercate di fondervi in
Lui: sarà la Sua libertà, allora, a penetrare in voi."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:31
 
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fratellobianco
view post Posted on 10/8/2008, 23:20




"Gli esseri umani hanno la missione di trasformare la materia
tramite il potere dello spirito. Ma quanti uomini e donne restano
ancora intorpiditi, immobili, simili a delle pietre! E la caratteristica
delle pietre è la loro incapacità di muoversi: bisogna continuamente
spingerle perché cambino di posto; poi, un giorno, qualcuno le spacca
a colpi di martello per farne strade, ponti, case, ecc.
Ciascuno deve cercare almeno di uscire dal regno minerale per diventare
pianta e crescere, e più tardi imparare a muoversi.
Osservate tutti i vantaggi che ci sono nel poter essere autonomi!
Gli animali possono cercarsi il cibo, sfuggire ai pericoli, mettersi al riparo
dalle intemperie. Il giorno in cui gli esseri umani avranno sviluppato queste
possibilità nella propria vita interiore, avranno fatto grandi progressi.
Ma resterà loro ancora da accedere realmente al regno umano,
vale a dire al mondo del pensiero, della ragione, al fine di rendersi
padroni del proprio destino."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:33
 
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fratellobianco
view post Posted on 21/8/2008, 06:23




"Gli esseri umani sono sempre pronti a fare delle esperienze da
cui usciranno appesantiti, amareggiati… Se almeno imparassero a
non spingersi troppo lontano e a saper trarre qualche utile
conclusione da quel poco di esperienza vissuta!… E invece no:
vivono l’esperienza fino in fondo, e non soltanto una volta, ma
dieci, cento volte! A loro, non viene neppure l’idea che
resteranno senza più alcuna energia per il giorno in cui, forse,
vorranno tentare delle esperienze spirituali. Perché no? Potrebbe
arrivare il giorno in cui essi, finalmente disgustati per essersi
immersi nelle paludi, si decideranno a conoscere la purezza, la
luce. Ma sarà impossibile: non ne avranno più né i mezzi né la
forza.
Immaginare che tutto sia possibile, che si possa salire al Cielo
dopo essere discesi per anni nell’inferno, significa non
conoscere niente della psicologia e della vita. Si è già fatto
fallimento, si è sporchi, appesantiti, fiacchi, e si crede che
si percorreranno i cieli? Ma che ingenuità, che ignoranza!…"
Omraam Mikhaël Aïvanhov

tratto da: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:33
 
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fratellobianco
view post Posted on 18/10/2008, 05:14




"Che potere l’Intelligenza cosmica ha messo nella mano dell’uomo!
È grazie alle sue mani che egli ha acquisito tutto ciò che oggi
possiede. Senza di esse, cosa avrebbe creato? Per il momento,
naturalmente, egli si serve delle sue mani unicamente per agire
sul piano fisico, e questo è ben poca cosa: ci sono moltissime
realizzazioni possibili su piani che egli non conosce.
L’Intelligenza cosmica ha creato la mano dell’uomo come un
essere vivente con il suo cervello, il suo sistema nervoso, il
suo stomaco… E poiché ogni parte del cosmo è in corrispondenza
con una parte del nostro corpo, la mano è legata al cosmo
intero. Sì; così come il nostro corpo è un riflesso
dell’Universo, la nostra mano è un riflesso del nostro corpo:
anch’essa è dunque in relazione con tutto l’Universo."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Tratto da: www.prosveta.it/

Edited by fratellobianco - 15/10/2010, 06:34
 
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