TONSILLITI CRONICHE, il mio tallone d'Achille

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Rossyokkiblu
view post Posted on 6/3/2009, 15:18




Cosa sono e a cosa servono le tonsille?

Le tonsille sono organi costituiti da tessuto linfatico e si distinguono in:

tonsille palatine: situate nel cavo orale;

tonsille faringee o adenoidi: situate dietro alle fosse nasali dove il naso comunica con la faringe appena dietro e in alto rispetto al palato molle e all'ugola (rinofaringe);

tonsille linguali: isole di tessuto linfatico situati dietro alla base della lingua.

Questi organi, nel loro complesso, costituiscono una delle parti più importanti del sistema difensivo immunitario delle prime vie aeree.
La loro azione si esplica tuttavia quasi esclusivamente nei primi anni di vita, sino ai tre- quattro anni per le adenoidi, sino agli undici-dodici anni per le tonsille.

Quando parliamo di tonsillite?

La tonsillite è un processo infiammatorio acuto o cronico (se perdura oltre i tre mesi) che colpisce le tonsille. Se, oltre che al tessuto tonsillare, l'infiammazione si estende ai tessuti vicini parliamo invece di angina (più grave).
Nella maggior parte dei casi l'infezione, se correttamente diagnosticata e curata, guarisce completamente senza creare alcun danno.
Talvolta, tuttavia, le adenotonsilliti dell'infanzia e le tonsilliti dell'adulto tendono a recidivare continuamente anche sino a 6/7 episodi nel corso di un anno. In questi casi i germi, che più frequentemente causano l'infezione, sono gli streptococchi.
Di loro esiste un tipo particolarmente aggressivo (streptococco beta emolitico di gruppo A) che può essere responsabile dell'evoluzione delle tonsilliti in reumatismo articolare acuto (affezione ben più grave che coinvolge l'intero organismo) nonché di altre gravi complicazioni.

Quali possono essere queste complicazioni?

Episodi recidivanti di adenoiditi e di tonsilliti in età infantile possono causare:
Infezioni ripetute dell'orecchio: otite sieromucosa, catarro tubarico, otiti acute, perforazioni del timpano con danni anche permanenti dell'udito.
Gravi disturbi del sonno: dal russamento (roncopatia) sino alle apnee notturne (blocco del respiro), che sono responsabili di difficoltà di concentrazione, facile irritabilità, debolezza, disturbi della crescita, disturbi cardiaci.
Anomalie dentarie: malocclusioni, palato ogivale, affollamento dentario, anomalie nell'accrescimento del volto (micrognazia della mandibola) che dovranno essere corrette con la terapia ortodontica (apparecchio fisso o mobile) o con la chirurgia.
Arresti o ritardi nell'accrescimento staturoponderale.
Reumatismo articolare acuto (febbri reumatiche): grave affezione estesa a tutto l'organismo che colpisce le articolazioni e il cuore (valvole cardiache).
Glomerulonefrite: infezione acuta delle reni che può in rari casi portare anche a grave insufficienza renale.

Complicazioni nell’adulto:

Nell'adulto si possono presentare le stesse complicazioni che abbiamo visto per il bimbo in forma sempre più grave (reumatismo articolare, carditi, nefriti). Non si osservano invece le complicanze relative alle adenoiditi che colpiscono l'orecchio (infatti l'adenoide tende a scomparire durante lo sviluppo nell'epoca della pubertà intorno ai 14-15 anni).
Altre gravi complicazioni che possono verificarsi nell’adulto sono:
L'ascesso peritonsillare in cui l'infezione dalle tonsille si diffonde in profondità formando una raccolta di pus, tra tonsilla e parete della faringea, che deve essere sempre prontamente evacuata con un intervento chirurgico d'urgenza.
La setticemia quando l’infezione attraverso al sangue si diffonde in tutto l'organismo (è la complicanza più grave e può anche essere mortale).

In caso di infezioni, quindi, le adenoidi e le tonsille dovrebbero sempre essere asportate per evitare le complicazioni ?

Non sempre, ovviamente!
Esiste tutta una serie di dati clinici e di esami che ci possono guidare nella decisione di asportare chirurgicamente le adenoidi e le tonsille o di trattarle con nuove terapie come la laser chirurgia o con la sola terapia medica.
Abbiamo già detto che la funzione delle adenoidi e delle tonsille, che si espleta nella prima e nella seconda infanzia, è un'importante funzione di difesa nei confronti delle infezioni delle prime vie aeree.
Sino ad un certo punto i linfociti delle tonsille e delle adenoidi "distruggono" i germi attraverso alla produzione di anticorpi specifici. Si crea una sorta di equilibrio per cui il paziente va incontro ad un numero limitato di infezioni alla gola, ma viene protetto da altre patologie. Se questo "equilibrio" si altera il numero delle infezioni aumenta sensibilmente e adenoidi e tonsille esauriscono la loro azione di difesa e diventano organi "dannosi" per la salute del paziente.
In questi casi la possibilità di insorgenza delle complicazioni aumenta considerevolmente.
Quando si verificano queste condizioni, va eseguito l'intervento chirurgico!

Esiste una correlazione tra adenotonsilliti ed enuresi?

Molto frequentemente bimbi sofferenti da anni di enuresi, sottoposti all'intervento chirurgico di adenotonsillectomia, vedono scomparire completamente il problema. I motivi sono del tutto ignoti.

Esiste una certa differenza di vedute tra l'otorinolaringoiatra e il pediatra sulla necessità dell’intervento?

Esisteva soprattutto in passato ed era legata a diverse scuole di pensiero, quella chirurgica degli otorinolaringoiatri e quella medica dei pediatri. Oggi tanti problemi sono stati superati grazie al fatto che è nata una nuova specializzazione che è la otorinolaringoiatria pediatrica. In essa otorinolaringoiatri e pediatri in pieno accordo hanno fissato in modo preciso i criteri per scegliere l'intervento chirurgico o la cura medica.

Quali sono i criteri per decidere l'intervento?

Nel bambino le adenoidi (organo attivo sino ai tre anni) si devono togliere quando:
· il bimbo, in un periodo di tempo di un anno, ha avuto più di tre episodi di otite o molti episodi di "male all'orecchio".
· Il bimbo presenta una possibile perdita uditiva (ipoacusia) che può essere sospettata dal fatto che dice frequentemente di non aver capito le parole e chiede di ripeterle (attenzione a non sottovalutare questo sintomo pensando che sia solo distratto o pigro).
· Quando il dentista o l'ortodonzista ci informa che si riscontrano gravi anomalie dentarie (malocclusioni, palato ogivale, affollamento dentario, micrognazia della mandibola) secondarie ad una respirazione nasale insufficiente.
· Quando sono presenti episodi di apnea notturna (blocco temporaneo del respiro).
Nel bambino le tonsille (organo attivo sino ai 10-11 anni) si devono togliere quando
· il bimbo viene colpito da più di 4-5 episodi di tonsillite all'anno (in età scolare) e più di 6-7 episodi (in età pre-scolare);
· quando sono così voluminose da determinare difficoltà di respirazione attraverso il naso (dispnea) o di ingestione dei cibi (disfagia);
· quando sussiste il rischio di possibili complicazioni.

Nell'adulto le tonsille si devono togliere quando:
· il paziente riferisce episodi recidivanti (4-5) in un anno;
· il paziente riferisce una sintomatologia (dolore, bruciore) anche di lieve entità, ma presente molto frequentemente;
· il paziente accusa grave russamento (roncopatia) ed apnee notturne;
· il paziente lamenta la presenza di grave alitosi (sgradevole alterazione dell'alito). In questo caso sussiste una forma particolare di tonsillite cronica che viene detta criptico-caseosa, per la presenza di "placche biancastre" sulla superficie tonsillare;
· quando sussiste il rischio di possibili complicazioni.

E' possibile prevedere una complicazione?

Un certo numero di indizi si manifesta dalla storia clinica del paziente. Vanno, ad esempio, valutati il numero di episodi di infezione in un anno e il fatto di aver già subito o meno ascessi tonsillari. Inoltre, è estremamente utile consigliare, quando si hanno dei sospetti sulla natura non benigna delle flogosi adenotonsillari, l'esecuzione di una serie di esami estremamente orientativi:
Titolo antistreptolisinico - Si esegue prelevando una minima quantità di sangue. Viene comunemente abbreviato negli stampati dei laboratori in "ASLO o TAS". E' di gran lunga l'esame più importante e valuta la presenza nel sangue di anticorpi prodotti dai linfociti contro il germe streptococco beta emolitico che è il più pericoloso.
Valori elevati ed oscillanti di questo esame ( >200 u ) testimoniano l'avvenuta infezione e consigliano l'intervento!!
Esame colturale sul muco faringeo e tonsillare con antibiogramma (tampone faringeo) - Si esegue prelevando una piccola quantità di muco sulla superficie delle tonsille e della faringe. E' assolutamente indolore e consente di svelare la presenza di germi nel cavo oro-faringeo anche in pochi minuti (test rapido). Sui germi eventualmente isolati si può eseguire un test che ne valuta la sensibilità agli antibiotici (antibiogramma).
Se l'esame risulta più volte positivo per lo Streptococco beta emolitico, è consigliabile l'intervento.
VES (velocità di eritrosedimentazione): si esegue su sangue ed è un indice di infiammazione.
Valori elevati della VES ( > 20 ) soprattutto se abbinati ad oscillazioni del titolo ASLO (o TAS), consigliano l'intervento!!

Autore dei testi:

Dott. Claudio Lambertoni
Fonte: www.salutedonna.it/tonsilliti%20croniche.htm

Edited by Sherry76 - 28/4/2011, 12:05
 
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Sherry76
view post Posted on 7/5/2009, 21:30




Curarsi con i cibi che si hanno in casa: rimedi e ricette in un manuale

LifeGate Radio ha intervistato Angelica Agosta, consulente in Naturopatia, coautrice del libro “Manuale pratico di rimedi naturali” con Domenica Arcari Morini.


Partiamo subito con qualche notizia pratica… per il mal di gola è vero che il succo di limone funziona?
Il limone è ricchissimo di vitamina C, ha straordinari poteri cicatrizzanti, disinfiammanti, per cui per la voce e per la gola è un ottimo rimedio. Noi consigliamo, in generale, di mangiare un limone al giorno, perché questo alimento ha delle grandi proprietà terapeutiche. Per l’abbassamento di voce, sono molto efficaci anche le foglie di ulivo. Si masticano 3 foglie d’ulivo (senza ingoiarle) e in pochissimo tempo la voce torna come prima. Se veniamo colpiti alla gola durante un raffreddore, un’influenza, possiamo anche fare degli sciacqui con acqua, aceto e sale.


Quali sono i rimedi pratici per i malanni della stagione fredda, come raffreddore e influenza?
Un rimedio eccezionale è quello di bere una tisana di limone ed aglio, il cui sapore, tra l’altro, è molto gradevole: si prende un limone intero e uno spicchio di aglio vestito, con tutta la pellicina. Si mettono insieme in un recipiente con l’acqua, si mette sul fuoco e si lascia bollire, e dal momento in cui bolle si aspettano 7 minuti esatti prima di spegnere. In questi 7 minuti si ottiene una sostanza che ha l’effetto di un antibiotico naturale. Spegnendo 1 minuto prima, queste sostanze non si svilupperebbero; spegnendo 1 minuto dopo, le sostanze verrebbero distrutte. Si beve ogni 8 ore per qualche giorno. Questo rimedio è così versatile da essere adatto sia ai malanni di origine batterica sia a quelli di origine virale. Per la tosse invece, possiamo utilizzare una tisana ottenuta facendo bollire 3 fichi secchi in 250 g. d’acqua. Lenitiva e mucolitica questa bevanda scioglie il catarro nella zona toracica, la causa della tosse. Per il raffreddore oltre alla tisana di limone e aglio descritta prima, si possono associare anche altri alimenti. Ci si può ad esempio preparare una minestra preparata con un soffritto di aglio e olio (l’olio rende più biodisponibili i principi attivi liposolubili dell’aglio) da allungare poi con l’acqua. Si cuoce la pastina e si serve poi con parmigiano reggiano e prezzemolo: il parmigiano fornisce i sali minerali di cui si ha bisogno; il prezzemolo, con il suo contenuto in ferro, permette il trasporto di tutte le sostanze attive. Queste sono le ricette delle nonne, e delle nonne delle nonne, un ritorno alla terra, agli elementi essenziali e agli alimenti di tutti i giorni. Da qui è nata l’idea di realizzare un volume pratico, di facile consultazione, alla portata di tutti con ricette fatte con gli alimenti che abbiamo in casa.

In alcune ricette appare un rimedio naturale che in realtà è considerato come poco naturale. Si tratta della Coca Cola…
Tornando alle influenze, va detto che consigliamo la Coca Cola per le sue proprietà antifebbrili. La utilizziamo anche per il mal di testa, per le nausee, ovviamente seguendo una modalità di somministrazione specifica e opportuna.

Paola Magni
Claudio Vigolo

Manuale pratico di rimedi naturali
Domenica Aracari Morini, Angelica Agosta
Orme editori


fonte: http://www.lifegate.it/alimentazione/artic...d_articolo=1487
 
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Sherry76
view post Posted on 8/5/2009, 06:15




un rimedio naturale e pratico me l'ha dato ieri pomeriggio una mia amica...

in acqua tiepida mescolare 1/2 cucchiaio di bicarbonato e poi fare dei gargarismi con quest'acqua....

io l'ho provato ieri notte e devo dire che allevia un po' il dolore....
 
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2 replies since 6/3/2009, 15:18   3030 views
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