| No, ai sacchetti di plastica
Grazie a due mosse per anticipare l'addio ai sacchetti di plastica in tutto il nordest Italia compiute da Despar in anticipo rispetto alle norme di legge, migliaia di tonnellate in meno di petrolio e CO2.
Con l'approvazione della Finanziaria 2007, dal primo gennaio 2010 entra in vigore il divieto di produzione e commercializzazione di sacchetti in plastica non biodegradabili, come definiti dalla direttiva Ue. Aspiag Service (la Despar del Nordest), però, ha deciso di anticipare l'obbligo di legge, non solo riducendo da subito l'uso dei sacchetti in plastica usa e getta, ma anche proponendo con il nuovo marchio 'Ecorispetto' due alternative eco-compatibili.
I clienti dei supermercati Despar, Eurospar e Interspar del Triveneto e della provincia di Ferrara, quindi, potranno acquistare gia' dal prossimo marzole borse della spesa Despar Ecotone, robuste, pratiche, lavabili in lavatrice e riutilizzabili per lunghissimo tempo.
Da subito, invece, entreranno in commercio le nuove borse della spesa Despar Ecompostabili realizzate in Mater-Bi, una famiglia di bioplastiche nate dalla ricerca italiana di Novamont e costituite da materie prime rinnovabili di origine agricola (amidi e olii vegetali - non Ogm!).
In Italia, ogni anno, finiscono tra i rifiuti 2 milioni di tonnellate di plastica, 300 mila delle quali derivano da oltre 4 miliardi di shopper e sacchetti per il trasporto della spesa. Queste buste in plastica, attualmente in uso nella maggior parte degli esercizi commerciali, in base alla norma di legge dovranno essere sostituite da borse biodegradabili realizzate con materiali di origine vegetale, come il Mater-Bi.
Le borse Despar Ecompostabili sono completamente biodegradabili e compostabili, usabili per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti organici, già obbligatoria in molti Comuni italiani.
Si calcola che con questo provvedimento sara' possibile 'risparmiare' l'equivalente di 430mila tonnellate di petrolio e ridurre di circa 200mila tonnellate le emissioni di CO2 nell'atmosfera: "Ogni anno, soltanto presso i nostri punti vendita, vengono acquistati circa 40 milioni di sacchetti in plastica, che corrispondono ad un'immissione dell'atmosfera di 2000 tonnellate di CO2 - spiega Francesco Montalvo, direttore marketing di Despar - nel 2009, utilizzando anche soltanto il 20% di sacchetti in meno grazie alle alternative eco-compatibili che proponiamo con il marchio Ecorispetto, stimiamo di poter gia' ridurre le emissioni di CO2 di almeno 400 tonnellate".
Partner di Despar nel progetto Ecorispetto sono Novamont insieme a Legambiente. "L'iniziativa Ecorispetto e' un importante segnale per lo sviluppo di una cultura orientata sulla sostenibilita' economica ed ambientale e la minimizzazione dei rifiuti- dice l'amministratore delegato di Novamont, Catia Bastioli- gli shopper, oltre ad essere un servizio per l'utente, costituiscono uno dei prodotti con il maggiore rischio di dispersione nell'ambiente".
Redazione Ambiente
Fonte -lefegate.it-
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