Notiziario medico, le scoperte della scienza e i progressi medici

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Sherry76
view post Posted on 20/5/2009, 12:44




Apro questo topic per ospitare le varie notizie di scoperte e progressi nel campo della prevenzione medica non per allarmare ma per informare sui rischi che si corrono ad assumere troppo facilmente farmaci o a condurre stili di vita troppo monotematici...

Scoperto legame tra contraccettivi e tumore

Ogni metodo contraccettivo puo' avere le sue conseguenze sulla salute della donna, proteggendo da alcuni tumori, ma aumentando il rischio di ammalarsi di altri. Sotto la lente di ingrandimento tre sistemi: la pillola, la spirale e la legatura delle tube di Falloppio (sterilizzazione tubarica).

L'equipe del Dr. Xiao-Ou Shu del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Tennessee, ha studiato 66.661 donne cinesi tra i 40 e i 70 anni per capire la connessione fra i tre metodi contraccettivi e una serie di tumori.

Tra le donne analizzate, il 19,4% aveva usato la pillola contraccettiva in qualche momento della sua vita, il 44,9% la spirale e il 12,4% la legatura delle tube. Nel corso del follow-up di circa sette anni e mezzo, 2.250 donne si sono ammalate di cancro, come si legge sull'International Journal of Cancer.

E' risultato che la pillola aumentava il rischio di tumore della cistifellea e, forse, del colon; tuttavia, cominciare a prendere il contraccettivo orale prima dei 29 anni diminuiva il rischio di cancro del seno. La spirale riduceva il rischio di cancro alla tiroide, specialmente nelle donne giovani, ma legare le tube faceva salire il rischio di tumore dell'utero e della cistifellea, pur riducendo il rischio di cancro allo stomaco.

fonte: AGI Salute
http://news.paginemediche.it/


Edited by Sherry76 - 20/5/2009, 22:23
 
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Vanya
view post Posted on 20/5/2009, 21:19




Mamma mia, non lo sapevo!
Grazie mille per averlo scritto, Sherry!
Sono rimasta molto colpita, non pensavo che questi contraccettivi portassero così tanti problemi... O_O
 
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Sherry76
view post Posted on 20/5/2009, 21:25




non dirlo a me!!
ecco allora spiegato il perchè il mio corpo si ribellava al contraccetivo che stavo prendendo ultimamente... infatti tornerò a prendere quello che assumevo quando allattavo Leonardo....
 
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Sherry76
view post Posted on 21/5/2009, 06:01




La primavera ci porta in regalo la rinite allergica

In base a recenti studi la rinite allergica è una patologia sotto diagnosticata. Secondo i ricercatori, ben un italiano su sei ne soffre con una maggiore incidenza nei giovani e nei bambini dove si stima che il disturbo interessi una persona ogni quattro abitanti.

Per il futuro gli scienziati si aspettano un aumento dei casi di rinite allergiche ipotizzando che nel 2020 ben un giovane su due sarà colpito da questa patologia.

Un altro aspetto evidenziato dalla ricerca è la diminuzione del fattore stagionale, se infatti prima la rinite allergica raggiungeva l'apice di diffusione nel periodo primaverile, ora è sempre più presente anche d'estate.

Le allergie influiscono pesantemente sulla qualità della vita in quanto i sintomi a carico degli occhi, del naso e talvolta dei bronchi interferiscono con le normali attività della vita quotidiana. I sintomi delle riniti allergiche possono compromettere la capacità di studio e di lavoro, inoltre, ci sono grandi limitazioni nel praticare sport.

Chiediamo lumi sull’ argomento al dr. Michele Siani specialista Otorinolaringoiatra e Foniatria.

Dottor Siani, quale sono i sintomi e le possibilità terapeutiche delle riniti allergiche?

Le manifestazioni cliniche più comuni sono: starnuti,che è il sintomo più caratteristico associati a prurito nasale; congiuntivite, cioè infiammazione dell’occhio caratterizzata da bruciore e lacrimazione, accompagnata nei casi più gravi da dolore agli stimoli luminosi (fotofobia). Altro sintomo molto fastidioso è la rinorrea acquosa, cioè fuoriuscita di liquido dal naso; tale disturbo può provocare irritazione della cute del naso e del labbro superiore. Ed infine l’ostruzione nasale, questo disturbo è inizialmente intermittente o più accentuato la sera e la notte ed in seguito può comportare complicanze a livello dei seni paranasali con cefalea, o delle tube di Eustachio dell’orecchio e conseguente otalgia (dolore all’orecchio) e difetti dell’udito.

Dottor Siani come si effettua una corretta diagnosi?

Non è sempre facile distinguere la rinite allergica dalla rinite infettiva causata da batteri o virus, soprattutto in età infantile dove le manifestazioni allergiche sono mascherate dalle ripetute infezioni virali. Solitamente il bambino allergico inizia a sensibilizzarsi nei confronti degli allergeni respiratori attorno ai 2 anni, ed in particolare i maschi mostrano una prevalenza prima dei 10 anni e le femmine tra i 10 e i 20 anni. Importante è indubbiamente l'anamnesi familiare: il 70% dei bambini allergici, infatti, ha familiarità positiva. La rinite allergica è una patologia in costante aumento in quasi tutto il mondo.

Quali possono essere i motivi?

Due ordini di fattori concorrerebbero all’incremento dia dell’incidenza che della sintomatologia: il clima e l’inquinamento atmosferico. Infatti a causa dei cambiamenti climatici si sta modificano la biologia delle piante, con il tempo si è notata un'alterazione della loro pollinazione con una conseguente ripercussione sui pazienti allergici. In estate si verifica la pollinazione delle urticacee (in particolare parietaria) e delle composite (assenzio, ambrosia,ecc.) un fenomeno che ora si protrae fino all'inizio dell'autunno. I casi di allergie ai pollini, prima circoscritti a dei periodo più limitati, ora si estendono per un lungo arco di tempo, da gennaio ad ottobre. Un altro aspetto che va considerato è la presenza di pollini nell'inquinamento atmosferico. In pratica gli inquinanti atmosferici non solo agiscono di per sé sulle vie aeree, irritandole e causando bronchiti e asma, ma agiscono anche indirettamente, potenziando l'effetto allergico dei pollini. Siamo pertanto molto fortunati! Le concentrazioni di pulviscolo inquinante a Salerno e provincia sono risultate in quest’anno fra le più basse in Italia…meglio così...
Dr. Siani Michele
05/05/2009

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Rossyokkiblu
view post Posted on 21/5/2009, 07:52




CITAZIONE (Sherry76 @ 20/5/2009, 13:44)
Apro questo topic per ospitare le varie notizie di scoperte e progressi nel campo della prevenzione medica non per allarmare ma per informare sui rischi che si corrono ad assumere troppo facilmente farmaci o a condurre stili di vita troppo monotematici...

<b>[color=red]Scoperto legame tra contraccettivi e tumore

Questa cosa da ignorante lo sempre pensata anche io...
E sinceramente mi preoccupa un po'.
Spesso i medici ci fanno prendere medicine con troppa leggerezza senza informarci sugli effetti collaterali.
:smiles_2010.gif:
 
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Sherry76
view post Posted on 25/5/2009, 05:04




Dimagrire con il calcio
L'importanza di questo prezioso minerale per perdere peso e bruciare i grassi più velocemente


Ci sono persone che evitano il consumo di latte e formaggi per paura di ingrassare. A queste ricordiamo non solo che la varietà è alla base di una corretta alimentazione, ma che esistono studi recenti che, anzi, indicano proprio nel calcio contenuto nei latticini un elemento chiave per tenere sotto controllo il peso corporeo e bruciare i grassi con maggiore efficienza.
Secondo queste autorevoli ricerche, chi introduce una quantità adeguata di calcio fortifica le ossa, ha meno problemi di chili di troppo e smaltisce il grasso più in fretta; al contrario, chi ne è carente accumula ciccia con più facilità.

Se il fabbisogno di questo minerale non viene coperto correttamente, si verifica infatti uno squilibrio tra la concentrazione di calcio interna alle cellule e quella esterna; ciò determina un aumento dei depositi di trigliceridi a livello del tessuto adiposo, con conseguente riduzione della capacità di bruciare grasso. Il calcio, inoltre, regola la secrezione di insulina, quindi in caso di carenze possono verificarsi disturbi come la sindrome da insulino-resistenza; di qui, patologie gravi come l'obesità e il diabete.

Il corretto apporto di calcio fa dunque perdere adipe e peso. Ma qualè la quantità necessaria per vivere bene e in forma? Il fabbisogno giornaliero per un adulto, sia uomo sia donna, è di 800/1000 mg, che salgono a 1200/1500 durante la gravidanza, l'allattamento, la menopausa e per i bambini. Per raggiungere questa quantità bastano 50 g di parmigiano e 200 di spinaci, oppure 2 yogurt e 200 g di pesce, o 100 g di caciocavallo, oppure una tazza di latte, una mozzarella e 200 g di broccoletti.
Ma allora bere latte o mangiare verdura è uguale? No, perchè, mentre nel latte e nei suoi derivati si verificano le condizioni ottimali per l'assorbimento del calcio, nelle verdure questo viene ostacolato dalle fibre.

Cosa fare se, come spesso accade nei Paesi occidentali, la dieta non fornisce le dosi giornaliere ottimali di calcio o se si è intolleranti al lattosio? Ricorrere agli integratori, senza però sottovalutare l'importanza della correttezza globale della dieta o il danno rappresentato dal fumo, dall'abuso di alcool o da una vita troppo sedentaria.

In conclusione, ci sono buoni motivi per non cancellare dalla propria dieta nessun gruppo di alimenti e tanto meno i prodotti caseari. Certo, se vogliamo dimagrire non dobbiamo consumare etti di taleggio o gorgonzola... Piuttosto buttiamoci su un vasetto di yogurt bianco! Il consiglio è quello di scegliere nella vasta famiglia dei prodotti lattiero-caseari quelli che meglio si adattano, per apporto di calcio, quantità di grassi e calorie, alle diverse esigenze metaboliche e allo stile di vita, sia di uno sportivo sia di un sedentario.


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Sherry76
view post Posted on 15/6/2009, 17:01




Esiste un legame tra apnee notturne e obesità
Esiste un collegamento tra le apnee notturne e l'aumento di peso.


Lo rivela una ricerca presentata al ventitreesimo Annual Meeting of the Associated Professional Sleep Societies.

Per Mark Brown, medico del dipartimento di Psichiatria dell'University of Arizona College of Medicine di Tucson, e a capo della ricerca, "l'obesita' è già considerato un fattore a rischio per l'insorgenza delle apnee notturne, tuttavia - ha sottolineato - siamo giunti alla conclusione che gli effetti delle stesse apnee notturne possano portare a un aumento di peso".

Durante lo studio è stato analizzato l'indice AHI (un indice che misura il numero degli eventi di apnee e ipopnea per ogni ora di sonno, e quindi la gravita' complessiva delle apnee notturne) di 3.000 persone.

Gli individui che presentavano un indice AHI maggiore di 15 hanno registrato durante lo studio un incremento dell'indice di massa corporea di 0,52 chilogrammi per metro quadrato. Gli individui con un indice AHI tra 5 e 15, invece, hanno incrementato la loro massa corporea di 0,22 chilogrammi per metro quadrato.

"Le persone che soffrono di più problemi di apnea notturna hanno più probabilità di aumentare di peso rispetto a quelli che hanno minori problemi, oppure non ne hanno affatto", ha aggiunto Brown.

La sindrome da apnee notturne era già stata associata in precedenza a sonnolenza, insonnia, affaticamento, perdita della memoria e impotenza.

http://salute.agi.it/
FONTE
 
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Sherry76
view post Posted on 18/6/2009, 05:34




Nanoparticella contro malattie cardiovascolari

Una nanoparticella capace di attaccare le placche sulle pareti dei vasi sanguinei è stata sviluppata da un team di ricercatori dell'Università di Santa Barbara, Stati Uniti.

La nanoparticella - un agglomerato di molecole grande meno di 200 nanometri - è stata testata con successo su delle cavie da laboratorio, e nel futuro potrebbe essere applicata nel trattamento delle malattie cardiovascolari. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

"Il nostro obiettivo - ha detto Erkki Ruoslahti del Burnham Institute for Medical Research all'Università californiana di Santa Barbara, tra gli autori dello studio - era sviluppare delle nanoparticelle capaci di individuare le placche aterosclerotiche, degli inspessimenti delle pareti dei vasi sanguinei che possono causare infarti o ictus".

La nanoparticella sviluppata è una sfera costituita da una serie di lipidi, chiamata 'micella'. Sulla superficie di essa vi un peptide, cioè un frammento di proteina, che è capace di riconoscere le placche aterosclerotiche e di attaccarsi ad esse.

"Abbiamo scelto di non attaccare semplicemente la placca, ma di agire sui punti in cui si poteva distaccare con facilità, come ad esempio al punto di attacco con le pareti del vaso", ha spiegato Rouslanti.

"Ci sembrava il punto migliore dove agire", ha continuato. Le nanoparticelle sono state testate sui topi che avevano problemi di placche aterosclerotiche, a causa della loro dieta ad alti grassi.

I ricercatori hanno iniettato nel flusso sanguineo le 'micelle', che sono state lasciate circolare nel sangue ripulendo le arterie. "Pensiamo che le 'micelle' autoassemblanti, come quelle che abbiamo usato noi, siano versatili e funzionali per l'utilizzo in vivo.

Il fatto che siano capaci di autoassemblarsi è un vantaggio per i trattamenti e le terapie che abbiamo in mente", ha detto Matthew Tirrel, del College of Engeneering di Santa Barbara, co-autore dello studio. "Il trattamento con le nanoparticelle è tra i più promettenti nel campo delle malattie cardiovascolari", ha concluso.
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Sherry76
view post Posted on 18/6/2009, 05:38




Ricercatori britannici individuano una proteina chiave per combattere l’asma cronica

Nei giorni scorsi è apparso sulle pagine di Proceedings of the National Academy of Sciences uno studio che potrebbe rivelarsi molto interessante nella lotta contro l’asma cronica.

Partendo dal presupposto che man mano che l’asma peggiora le vie respiratorie si modificano diventando più reattive agli allergeni, i ricercatori del King’s College di Londra hanno provato ad agire sulla proteina SERCA2 che gioca un ruolo-chiave in questo processo cellulare pompando calcio fuori dalle cellule muscolari e permettendo al muscolo di rilassarsi.

Come spiegato dall’autore dell’esperimento, Tak Lee, se l’azione di SERCA2 risulta limitata, allora la struttura delle vie respiratorie viene rimodellata e questo cambiamento è la principale causa delle cronicità dell’asma; infatti è risultato che le persone con asma moderata mostravano una riduzione dei livelli di SERCA2. Non solo, se i ricercatori rimuovevano SERCA2 dalle cellule di persone sane, queste cellule iniziavano a comportarsi come se fossero state asmatiche.

Secondo quanto concluso da Lee è ipotizzabile che mettendo a punto dei farmaci che ristabiliscano i livelli giusti di SERCA2 nelle cellule muscolari delle vie respiratorie è possibile ridurre i sintomi dell’asma cronica e impedire danni ai polmoni.
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Sherry76
view post Posted on 18/6/2009, 05:40




Dal caldo al freddo senza rischiare collassi e congestioni

Durante l’inverno, quando ci si deve coprire con strati e strati di indumenti, si guarda il calendario facendo il conto dei giorni che mancano all’arrivo dell’estate.

Ma quando il caldo arriva con forza sorgono problemi che un po’ fanno rimpiangere il fresco dei mesi autunnali.Perché spesso il caldo è portatore di tanti piccoli rischi, soprattutto per anziani e bambini.

Negli ultimi anni l’arrivo della ‘bella stagione’ è stato caratterizzato da repentini cambi di temperatura: si passa, in pochi giorni, dal freddo ad improvvisi sbalzi termici che portano la colonnina di mercurio oltre 30 gradi.

Ed ecco che sorgono i primi problemi; la reazione istintiva è quella di difendersi con bevande fredde, di farsi un bagno a mare se si è in spiaggia o di rinchiudersi in casa con il condizionatore acceso. Tutte abitudini che si possono mantenere ma con accortezza.

Il pericolo principale è quello delle congestioni. Se si beve una bibita ghiacciata o ci si tuffa a mare dopo aver mangiato si provoca un accumulo di sangue nello stomaco e una diminuzione del flusso che raggiunge il cervello con conseguente dolori addominali, diarrea e svenimento.

Anche passare da un luogo caldo ad uno freddo può provocare congestioni, oltre che problemi reumatici.

Alla vigilia dell’estate, quindi, è bene ricordare in che modo si può sconfiggere il caldo con intelligenza, senza cadere negli errori più banali e comuni.

Vige per bambini e anziani il ‘coprifuoco’ nelle ore più calde: dalle 12 alle 17 è bene chiudersi in casa ma senza esagerare con condizionatori e/o ventilatori.

È fondamentale bere molta acqua, soprattutto per gli anziani perché con il passare dell’età la sensazione di sete può andar scemando e quindi aumenta il rischio disidratazione; sono consigliati anche frullati, macedonie e bevande fresche ma non gasate.

Anche a tavola è importante non esagerare e mangiare cibi sani e leggeri, soprattutto frutta e verdura di stagione; è preferibile che questi cibi non siano cotti, perché durante la cottura perdono vitamine e sali minerali, fondamentali alleati nella battaglia contro il caldo.

A questo proposito nelle maggiori città e piazze d’Italia la Coldiretti sta promuovendo l’apertura dei mercati degli agricoltori di ‘Campagna Amica’ per garantire una varietà di offerta di frutta di stagione ma al giusto prezzo: mele, kiwi, fragole, ciliegie, meloni ed angurie; insomma tutta la frutta che, grazie alle alte temperatura, è già maturata e pronta per finire sulle nostre tavole.

Inoltre bisogna prestare particolare attenzione alla corretta conservazione di cibi e farmaci: il passaggio dal freddo al caldo o anche il semplice utilizzo di parte del prodotto può essere un rischio da non sottovalutare per l’apparato digerente.

E anche l’abbigliamento ha la sua importanza: vestiti freschi, preferibilmente di lino o cotone, e di colore chiaro possono aiutare a ‘percepire’ meno il caldo.
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jovanja
view post Posted on 17/7/2009, 11:13




Spesa per farmaci, allarme Iss "In Italia consumi alle stelle"
L'osservatorio sul farmaco: ogni cittadino spende in media 410 euro l'anno. Al primo posto quelli utilizzati per il sistema cardiovascolare. Dal 2000 prescrizioni aumentate del 60%

Una spesa per farmaci di 410 euro l'anno per ogni cittadino, con quelli utilizzati per il sistema cardiovascolare al primo posto (una spesa di oltre 5 miliardi su un totale di 24,4 miliardi, somma di spesa pubblica, che copre il 75%, e privata). Sono le cifre che emergono dal Rapporto Nazionale Osmed (Osservatorio sul farmaco) relative al 2008, presentato in questi giorni all'Istituto Superiore di Sanità, a Roma. Si tratta della più completa e analitica raccolta e interpretazione dei dati sulla spesa farmaceutica (farmacie, ospedali, Asl, spesa pubblica e privata) ormai giunta al suo nono anno (si cominciò nel 2000).

Italiani "malati di cuore", ma anche con problemi gastrointestinali (13% della spesa), ansiosi o depressi o con malattie legate al Sistema nervoso centrale (12,1% ). Nella classifica seguono gli antimicrobici (11%) e gli antitumorali (sempre 11%).

Il Rapporto segnala anche le categorie maggiormente a carico dei cittadini: i farmaci dermatologici (per l'88% del costo), i farmaci genito-urinari ed ormoni sessuali (54,5%) e i farmaci dell'apparato muscolo-scheletrico (54,3%).

ALLARME CONSUMI.
Aumenta dal 2000 il consumo farmaceutico (dal 2007 al 2008 del 4,9%): ogni mille abitanti sono state prescritte 924 dosi di farmaco al giorno (erano 580 nel 2000). Un aumento del 60%. "Attraverso le farmacie pubbliche e private sono stati acquistati nel 2008 complessivamente 1,8 miliardi di confezioni (circa 30 per abitante)", scrive il Rapporto, coordinato da Roberto Raschetti dell'Istituto Superiore di Sanità. "Si conferma così la grande copertura data dal Servizio sanitario", sostiene Raschetti, "ma anche questa crescita esponenziale dal 2000 al 2008 dei consumi. Si è riusciti a contenere la spesa con meccanismi amministrativi, ma qui siamo di fronte ad un altro fenomeno, 60% di consumi in più, che non si giustifica con l'invecchiamento della popolazione". Una totale differenza tra prescrizione e patologie, con differenze macroscopiche tra le Regioni (con le solite Lazio, Calabria, Campania, Sicilia ai primi posti). "Una esplosione non giustificata né giustificabile: si tratta di trovare strumenti e intervenire alla radice con meccanismi strutturali di formazione e informazione su medici e pazienti", sostiene accorato Raschetti, "E l'informazione indipendente deve essere sostenuta: non possiamo esimerci, come strutture pubbliche, dal fare questo sforzo culturale. Mi preoccupa molto, quindi, quando leggo della presunta "inutilità" del Bollettino indipendente del farmaco, Bif, strumento utilizzato dai medici proprio per aggiornarsi e avere informazioni. Ma si vuole tornare a prima del 1990 quando a informare e formare erano solo ed esclusivamente la case farmaceutiche?", si preoccupa il ricercatore.

Fonte: -promiseland.it- (continua)
 
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jovanja
view post Posted on 17/7/2009, 13:52




CALABRESI AL TOP
La Calabria, con 277 euro pro capite, spende di più in farmaci rimborsati dal SSN, la Provincia di Bolzano spende meno di tutti, con 149 euro ogni persona. Solo i farmaci del sistema respiratorio e degli antineoplastici, fanno registrare una diminuzione delle dosi prescritte rispetto al 2007.
Le statine, come anticolesterolo, continuano ad essere il sottogruppo a maggior spesa (15,4 euro pro capite) con un aumento del 15% delle dosi ma una diminuzione del 5,8% della spesa, seguite dagli inibitori di pompa (gastriti, ulcera,, reflusso: 14,2 euro pro capite).

LA HIT DELLE PRESCRIZIONI
La sostanza più prescritta nel 2008 è stato l'antipertensivo Ramipril, un ace-inibitore (43,9 dosi ogni mille abitanti). Altre sostanze rilevanti per consumo sono l'acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (40,5/1000) e l'atorvastatina contro l'ipercolesterolemia, fattore di rischio per eventi cardiovascolari (27,7 dosi/1000 abitanti).
Per i generici-equivalenti, nelle varie forme, la prescrizione, che all'inizio dell'anno 2002 si attestavano al 13% delle dosi per mille abitanti, si è arrivati nel 2008 il 43% delle dosi. Si tratta della normale evoluzione del mercato, dove le scadenze dei brevetti permettono l'immissione sul mercato appunto dei generici, con costi ridotti almeno del 20 per cento.

IL COSTO DEGLI ANZIANI E DEI BAMBINI
"Dall'analisi condotta nella popolazione a disposizione dell'Osmed si rileva che la spesa pro capite di un assistibile di età superiore a 75 anni è di oltre 12 volte superiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni (la differenza diventa di 16 volte in termini di dosi)". Gli over 65 assorbono circa il 60% della spesa e delle dosi (più le donne che gli uomini). Circa 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione (prevalentemente di antibiotici e antiasmatici).

QUESTIONI DI SPESA
Attraverso le strutture pubbliche viene distribuita una quantità di farmaci pari a 5,6 miliardi di euro (25% della spesa complessiva). "La variabilità regionale della quota di spesa per questi farmaci è compresa tra il 17% della Calabria ed il 31% di Bolzano", segnalano gli analisti. Comunque la spesa farmaceutica complessiva rispetto al 2007 è rimasta sostanzialmente stabile nel 2008; la spesa a carico del SSN è diminuita dell'1%, in larga misura a causa di un aumento del ticket (+20%) e di una diminuzione dei prezzi (-6,9%).

MAURIZIO PAGANELLI

www.repubblica.it

Fonte: -promiseland.it-
 
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scharden
view post Posted on 17/7/2009, 22:05




Grazie Jo.
....Puntuale come sempre.
Sai se c'è uno studio su quanto di questa spesa è necessario ?
 
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jovanja
view post Posted on 17/7/2009, 23:47




Onestamente non saprei risponderti, ma con un po di logica ci possiamo arrivare..
Ad esempio.. la metà delle pubblicità in TV è di medicinali o favoriscono il consumo
di probiotici e dimagranti o integratori.. quindi, secondo me, se un prodotto medico
o paramedico ha bisogno di pubblicità diventa un prodotto di consumo. Quindi non
necessario.. Si potrebbe replicare che anche pasta e biscotti sono pubblucizzati..
ma se abbiamo fame andiamo a comprarli senza il suggerimento della pubblicità..
Chi si illude che i prodotti pubblicizzati sono piu controllati ha, ovviamente, dimenticato
il caso "parmalat", il vino al metanolo, i polli gonfiati con medicinali ecc. ecc. ecc.
Dal mio punto di vista, mooolto personale, la spesa medica neccessaria sarebbe di un
solo quarto della spesa procapite di cui parlano "nell'articolo di cui sopra".. ( fingo un po di
cultura in più he he) Ma possibile che per un banale raffreddore si debbano ingurgitare
intingoli che distruggono le nostre naturali difese immunitarie per poi avere, nell'arco di
un anno, decine di raffreddori in più?? un paio di giorni a casa, qualche cucchiaino di miele
una sana, cara, vecchia, canottiera di lana (quella detta della salute) una tisana profumata
e qualche coccola.. Invece usando quei pasticci farmaceutici si conpromette molto di più che
pochi giorni a casa dal lavoro, si compromette l'intero organismo. Non esagero, perchè
ai medicinali contro l'influenza aggiungi quelli contro il mal di testa.. che magari con molte
meno tensioni dovute ai continui attacchi di rumore, traffico, aria vizziata, sbalzi di umore, litigi,
insoddisfazioni, delusioni, rinunce, bollette che assillano,...quante altre cause può avere un mal di testa??
una pastiglina ci paga forse le bollette, depura l'aria vizziata di uffici, mezzi pubblici.. porta pace ed unione in famiglia???
?? NO, allora se ci prendiamo un po di tempo per capire da dove arriva il mal di testa,
se ci fermiamo un po.. risolviamo il problema, la testa si placa, risparmiamo e le farmaceutiche potrebbero fallire....
E la vecchina con il mal di schiena che parcheggia in modo perfetto?? Tutto grazie ad un
medicinale, allora io posso prenderlo prima di mettermi alla guida anzichè prima dei pasti.
Che ne dici??
Carissimo Marco, come abbiamo gia detto in altre occasioni... queste aziende non hanno
a cuore la nostra salute, altrimenti fallirebbero. E poi ..chi compra imbarcazioni da milioni
di euro.. vogliamo far crollare le borse?? (Non mi dispiacerebbe vederli tutti a zappar
la terra..) ma troverebbero il modo di imbruttire anche un lavoro così nobile.

Che Dio li aiuti, perchè se è giusto "dare a Cesare quel che è di Cesare, ed al Padre ciò
che è del Padre".. poveri loro..se non troveranno il tempo di coltivare lo spirito.
 
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scharden
view post Posted on 18/7/2009, 14:23






E' chiaro che alla base di questa immensa voragine di spese inutili ci sono gli interessi
dei soliti noti.
Il fatto che ogni comparto di interesse sociale : sanità, alimentazione, lavoro ed energia sia
regolato e orientato fondamentalmente da aziende quotate in borsa ci dimostra come l'orientamento
ultimo in questi comparti non sia quello di produrre reale benessere ma creare profitti...ad ogni costo.

Semplici coincidenze nascondono spesso affari poco chiari quando psicosi e terrore diventano picchi in borsa. Nulla di strano quindi se grazie alle periodiche crisi virali le note case farmaceutiche ottengono consistenzi rialzi in borsa. Danaro.

Un esempio di strana coincidenza ci è venuto da una nota casa farmaceutica francese (quotata in borsa)
che... ben prima che in Messico si diffondesse la febbre suina... si assicurò oltre il 15% del mercato dei farmaci generici messicani aquistando un importante produttore locale. Coincidenza ?
Un investimento di cento milioni di euro per uno stabilimento in grado di produrre vacini contro
l'influenza stagionale....che possono essere venduti solo in presenza di epidemia.....
Un investimento a rischio, lungimiranza...o altro ?

Quando l'influenza aviaria terrorizzava il mondo, l'Italia pagò 50 milioni di Euro per 35 milioni di dosi di vaccino...., gli USA 7 miliardi di dollari.....

Ingenti risorse che alimentano i mercanti del mondo.

E' un peccato !

Impariamo ad ascoltarci e a conoscerci con più attenzione.

 
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14 replies since 20/5/2009, 12:44   745 views
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