Le malattie psicosomatiche

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Sherry76
view post Posted on 22/7/2009, 22:42




Mal di testa, bruciori di stomaco, colite, gastrite, asma, mal di schiena....

sono tutti sintomi di malattie che possono essere definite psicosomatiche

e cioè quelle malattie per cui la causa si deve cercare nella mente e non nel corpo...

e per le quali i medicinali nulla possono sulla causa scatenante ma hanno soltanto un effetto
placebo per il dolore e il disturbo...

e non posso negare di credere in questa branca della medicina che proprio negli ultimi anni sta prendendo
il posto che le merita... e cioè ora si crede maggiormente all'influenza sullo stato dell'Uomo delle emozioni...

pensate che c'è uno studio che afferma provocatoriamente che alla base del cancro ci sia un forte dolore emotivo: una perdita che hanno generato sconforto e depressione e abbandono delle difese....

ma andiamo per gradi:


La psicosomatica è quella branca della medicina che pone in relazione la mente con il corpo , ossia il mondo emozionale ed affettivo con il soma (il disturbo), occupandosi nello specifico di rilevare e capire l'influenza che l'emozione esercita sul corpo e le sue affezioni

bene... e sapete come si curano le cosidette malattie psicosomatiche? con l'analisi introspettiva e con il riequilibrio delle risorse energetico-emotive...

sempre più facile prendere una pastiglia o uno sciroppo vero?

eppure è più efficace studiare la causa del disturbo...

ansia e stress provocano asma e gastroenteriti;
difficoltà ad esprimere le emozioni: mal di gola e disturbo fonetici (vedi afonia)
senso del dovere e sottomissione continua: mal di schiena e blocchi agli arti...

e voi cosa ne pensate?
 
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Sherry76
view post Posted on 22/7/2009, 22:46




Quali sono i disturbi e le malattie psicosomatiche?

La varietà dei modelli interpretativi consente solo in modo approssimativo di elencare e classificare le malattie e i disturbi psicosomatici. In ogni caso le malattie che storicamente sono state sempre interpretate come psicosomatiche sono l'ipertensione arteriosa, l'asma bronchiale, la colite ulcerosa, l'ulcera gastro-duodenale e l'eczema.

Ultimamente questo elenco si è andato via via infoltendo fino a comprendere:

* i disturbi dell'alimentazione che si evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall'anoressia e dalla bulimia con conseguente obesità;
* le malattie e i sintomi psicosomatici a carico del sistema gastrointestinale dove tra le malattie organizzate c'è, oltre alla colite ulcerosa e all'ulcera gastro-duodenale, la rettocolite emorragica, mentre tra i disturbi psicosomatici sono presenti la gastrite cronica, l'iperacidità gastrica, il pilorospasmo, il colon irritabile o spastico, la stipsi, la nausea e il vomito, la diarrea (da emozione, da esami)
* le malattie e i sintomi psicosomatici a carico del sistema respiratorio ad esempio la già citata asma bronchiale, la sindrome iperventilatoria, la dispnea, il singhiozzo;
* le malattie e i sintomi psicosomatiche a carico del sistema cardiovascolare ad esempio le aritmie, le crisi tachicardiache, le coronopatie (angina pectoris, insufficienza coronarica, infarto) l'ipertensione arteriosa essenziale, la cefalea emicranica, la nevrosi cardiaca, le algie precordiali;
* le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema cutaneo ad esempio la psoriasi, l'eritema pudico (rossore da emozione), l'acne, la dermatite atopica, il prurito, la neurodermatosi, l'iperidriosi, l'orticaria, la canizie, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa;
* le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema muscoloscheletrico ad esempio la cefalea tensiva, i crampi muscolari, il torcicollo, la mialgia, l'artrite, dolori al rachide (cervicale e lombo-sacrale), la cefalea nucale;
* le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema genitourinario ad esempio dolori mestruali, disturbi minzionali, enuresi, impotenza;
* le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema endocrino ad esempio ipopituitarismo, iper o ipotiroidismo, ipoglicemia, diabete mellito.

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Sherry76
view post Posted on 23/7/2009, 06:09




Come si spiega l'insorgere del sintomo o della malattia psicosomatica?


Esistono molti modelli interpretativi che cercano di spiegare l'insorgenza del sintomo o della malattia psicosomatica.

Nell'interpretazione energetica di Reich si parte dall'assunto che tutti i processi biologici seguano il binario di carica e scarica per cui da una tensione meccanica, si passa ad una carica elettrica, ad una successiva scarica elettrica e ad una conseguente distensione meccanica. Quando la scarica viene impedita tutto l'organismo vive in uno stato di carica senza sfogo; se questa condizione diventa uno stato cronico, si forma a livello psichico una corazza caratteriale e a livello fisico una corazza muscolare. Queste ultime finiscono così per esercitare una continua operazione di controllo delle emozioni e per diventare una potente struttura di difesa da esse. In questa prospettiva i disturbi organici e quelli psichici sono riconducibili alle corazze in cui si esprime la sovraccarica cronica.

Un secondo modello interpretativo, quello di Bikow, ritiene al contrario che responsabile di una patologia sia un legame associativo scorretto tra uno stimolo e i meccanismi di reazione che coinvolgono le strutture cerebrali superiori, il cui cattivo condizionamento si ripercuote sulle strutture corticali e sui centri vegetativi con conseguente risposta organica patologica.

Seguendo l'ipotesi dell'analisi esistenziale secondo cui lo psichico esprime la modalità con cui un corpo è nel mondo, Boss ritiene che la malattia esprima o l'unica modalità con cui il corpo si apre e si relaziona al mondo, o le modalità escluse, che non esprimendosi in un vissuto globale si annunciano patologicamente. Da questo punto di vista le regioni del corpo colpite dalla malattia appartengono alla relazione con il mondo patologicamente interrotta o esasperata. Ciò che determina la malattia corporea non è quindi una somatogenesi o una psicogenesi o una interazione tra le due, ma è un alterazione del rapporto tra il soggetto e il mondo.

All'interno di una ipotesi gestaltica, Weizsächer ritiene che per la piena comprensione di un fenomeno patologico occorre riferirsi agli avvenimenti della sfera corporea percepiti come trasformazioni fisiche, a quelli della sfera psichica espressi da pensieri, sogni, fantasie, e a quelli della sfera sociale che si traducono in rapporti e interazioni con gli altri.

Seguendo un'impostazione di tipo più fisiologico, Cannon ritiene che le malattie psicosomatiche siano dovute allo stress, ossia a risposte emozionali troppo intense o troppo a lungo mantenute che mettono in moto risposte fisiologiche o psicologiche il cui scopo è quello di attenuare lo stress. Il comportamento messo in atto può essere di attacco o di fuga secondo Cannon, o di adattamento secondo Selye. Quando gli sforzi del soggetto falliscono perché lo stress supera la capacità di risposta, allora si è esposti ad una vulnerabilità nei confronti della malattia dovuta ad un abbassamento delle difese dell'organismo.

Nemiah, al contrario, partendo dalla constatazione che il paziente psicosomatico presenta un'incapacità di descrivere con precisione i propri sintomi, un'incapacità ad individuare sensazioni affettive e distinguerle tra loro, un'inadeguatezza tra esplosioni emozionali e corrispettivi stati affettivi interni, rigidità, distacco e disarticolazione nella postura e nelle mimica, ha ipotizzato che a causa di fattori genetici o di difetti dello sviluppo esisterebbe una carenza di connessioni neuronali tra le aree del sistema limbico, deputate alla rielaborazione delle pulsioni e degli affetti, e le aree corticali, sede delle rappresentazioni consce, dei sentimenti e delle fantasie. Ne consegue che le stimolazioni delle pulsioni non vengono elaborate a livello corticale, ma deviate sull'ipotalamo che genera stimolazioni troppo intense e prolungate a carico del sistema vegetativo.
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Sherry76
view post Posted on 23/7/2009, 07:14




le malattie somatiche sono quelle che più strettamente realizzano uno dei meccanismi difensivi più arcaici con cui si attua una espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo.

In queste malattie l'ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute e sentite, trovano una via di scarico immediata nel soma (il disturbo); non sono presenti espressioni simboliche capaci di mentalizzare il disagio psicologico e le emozioni, pur essendo presenti, non vengono percepite. In genere il paziente psicosomatico si presenta con un buon adattamento alla realtà, con un pensiero sempre ricco di fatti e di cose e povero in emozioni.

Per meglio chiarire si tratta di un paziente che difficilmente riferisce sentimenti quali rabbia, paura, delusione, scontentezza, insoddisfazione. Spesso si tratta di pazienti che hanno difficoltà a far venire alla luce emozioni , che separano dalle cose ogni elemento di fantasia.

Tutte le loro capacità difensive tendono a tener lontani contenuti psichici inaccettabili, a costo di distruggere il proprio corpo.

In questo senso una persona, incapace di accedere al suo mondo emotivo, potrebbe non percepire rabbia, frustrazione o stress per una difficile condizione lavorativa e neppure immaginare una possibile connessione tra la sua ulcera e le emozioni o i vissuti relativi al suo lavoro.

Anche se tali caratteristiche non sono sempre presenti in assoluto in quelli che presentano una patologia psicosomatica, sembra comunque permanga sempre in queste persone una parte dell'io che tende a funzionare in questo modo.

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jovanja
view post Posted on 23/7/2009, 09:08




Nell’insonnia si esprimono energie interiori inutilizzate. Come superarla cambiando le nostre abitudini diurne

Insonnia: che cos'è?
L'insonnia può essere paragonata a una spia sul cruscotto dell'automobile: quando si accende ci sta avvisando che in noi ci sono molte potenzialità che aspettano solo di essere espresse, ma che qualcosa le sta bloccando. La nostra vita quotidiana è evidentemente troppo povera di passioni e di interessi, così l'energia vitale rimane come in sospeso, in attesa: quella che non usiamo di giorno, si fa poi viva di notte. È come se il corpo ci dicesse: «Non hai usato bene le energie che ti ho messo a disposizione, quindi perché mai dovresti riposare? Non ti lascio dormire finché non ti decidi a "stancarti" per davvero».

Il problema non è quindi l'insonnia, siamo noi. L'insonnia è solo un inizio di soluzione. Questo vuol dire che "bombardarla" di tranquillanti e pillole per farla sparire, non è una strada giusta. Al contrario, rinnovare i nostri interessi, limitare le attività routinarie e noiose, seguire di più i nostri veri desideri, al lavoro o con gli altri, è un buon modo per ascoltare il messaggio dell'insonnia.

Chi è più a rischio?
Quando parliamo di persone che soffrono di disturbi del sonno, è facile trovare caratteristiche tipiche e tracciare alcuni identikit. Ecco i quattro più frequenti.

L'iperattivo
Perennemente in movimento durante le ore diurne, il soggetto iperattivo ha la sensazione di "buttare via" il tempo se non lo riempie di impegni. Ma quando questi diventano troppi, cade in preda al panico. È una persona insoddisfatta di una vita che vorrebbe rivoluzionare, ma non sa come. Vive intere giornate nelle quali esprime poco o nulla della propria natura, in balìa di un'iperattività fisica e mentale. Teme la passività e non ha un buon rapporto con la parte femminile della propria psiche.

Il dipendente
Non riesce a staccarsi dalle cose, dagli eventi e dalle persone, trascina i rapporti sentimentali e le amicizie anche quando sono inevitabilmente deteriorati. Inoltre, di solito mantiene legami quotidiani con la famiglia di origine, anche dopo aver realizzato la propria indipendenza. Tutto questo si traduce in una folla di pensieri inutili che ridondano nella mente, non permettendogli mai di "staccare".

Il razionale
Ha il terrore di cedere al nuovo e preferisce di gran lunga rimanere legato al passato. È spesso assorto e corrucciato anche quando si sta occupando di cose banali. La sua razionalità è ossessiva, uno stato ansioso che a volte risulta ben mascherato. Teme più di tutto di perdere il controllo: aggressività e passionalità sono tenute a freno rigidamente, ogni impulso è da sottoporre al vaglio e alla censura della razionalità. Spesso allontana la sfera della sessualità perché rappresenta il momento in cui "ci si lascia andare."

Il rabbioso
Un breve discorso a parte va fatto riguardo chi non ha problemi ad addormentarsi, ma soffre invece di insonnia notturna. La persona si sveglia di soprassalto in preda a una fastidiosa ansia. Questi risvegli sono il prodotto di tutte le arrabbiature che il soggetto non ha smaltito, di tutti i rancori che non riesce ad abbandonare neppure di notte.

Fonte: -riza.it/psicologia-
 
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momosatya
view post Posted on 23/7/2009, 11:11




Mi verrebbe da dire............fai pace con te stesso e lacia andare i sintomi caratteriali di inadeguatezza che ti porti appresso, vedrai scomparire tutte le malattie psicosomatiche che il tuo corpo registra come disturbo, non ataccarti a ciò che che la medicina va blaterando, e non cercare di dare un nome medico a ciò che senti, vai alla causa del disturbo eliminala e vivi serenamente. Ogni cosa ha un doppio lato e nessuno meglio di noi stessi abbiamo il coltello in mano per troncare, incidere, tagliare la parte che non ci stà bene.
Cosa importa sapere se il cancro è dovuto ad un dolore non espresso, se poi non siamo capaci di evolverlo in guarigione.
Mente e corpo sono uniti ma cercare di scaricare tutto con l'approccio alla psicosomatica significherebbe che tutti siamo uguali e non è così. Ogni persona è un essere a se stante e ciò che può essere veritiero per uno non lo è per l'altro.
Ho superato due forme di cancro senza chiedermi da cosa fosse causato, le malattie fanno parte del percorso di vita.
Nascita vecchiaia malattia e morte, sono il ciclo naturale del corpo, importante sarebbe che ognuno di noi parlasse delle cose che ha risolto e come le ha gestite nella risoluzione. Queste sono le esperienze di vita vissute reali, e quando qualche volta mi fa male lo stomaco è perchè ho abusato in qualche maniera non cibandomi bene, e se non dormo oggi, dormirò meglio domani.Staccatevi da tutte le convinzioni che dettano un opuscolo di cosa abbiamo, quando in noi si verifica qualcosa che va fuori ordine, troppe persone , persino bambini sono sotto mano agli psicanalisti o psicologi ,mi è stato detto che persino i cani hanno l'analista.
E poi avete mai conosciuto persone in analisi che siano uscite dal problema? Io ancora no. Persone che sanno tutto su ogni cosa che riguarda la malattia, psicosomatica etc, hanno gli stessi problemi pur leggendo la causa esempio, ho questa patologia perchè ..........e vai con la dialettica, vedi il digiuno, le acque, le terapie cosi dette naturali, sono palliativi perchè scompaiono per poi ricomparire........la vera causa non è stata rimossa.Quante catene per dire ........non mi voglio bene.
 
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momosatya
view post Posted on 23/7/2009, 11:27




Aggiungo, che mi sembra un bollettino di guerra, sembriamo genti inermi, pieni di problemi, quasi contenti di dare un nome anche alle cose più banali, serve forse a qualcosa?
Scusate l'intervento drastico, ma non ci bastano tutte le cose che già girano sul computer gratuitamente senza doverlo riportare in questo luogo di magia angelica?
La conoscenza va bene, ma quando diventa ossessione è pesante e non produttiva, lasciate alle strutture di medicina il loro compito e se possibile tagliate qualcosa dal menù, perchè incomincia ad essere pesante e non in sintonia con ciò che si và cercando.Abbiamo forse aperto un'edicola di giornali e non me ne sono accorta? Ricette, consigli, forse sarebbe utile aprire un forum dedicato solo a quello e non alla ricerca spirituale, il troppo storpia.

Edited by Sherry76 - 24/7/2009, 11:22
 
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Sherry76
view post Posted on 23/7/2009, 13:23




Non bisogna aver paura di parlare di tutto...

anche se questo è un forum nato per parlare degli angeli e della loro guida celeste

ciò non toglie che il cammino spirituale di ognuno di noi si compie qui sulla Terra...

quindi non direi che il troppo storpia perchè non mi sembra che fare informazione
su fatti, eventi che interessano tutti sia un nuocere al cammino spirituale di ognuno di noi...

e poi non mi sembra che il maestro spirituale non si interessi della realtà che lo circonda
ma viva rinchiuso in una grotta ignorando volutamente tutto ciò che non è spirituale...

se poi vogliamo trasformare questo forum che si distingue dagli altri proprio per la ricchezza di argomenti
e la possibilità di conversare e trarre insegnamento da tutto... e lo riduciamo ad un forum
dove non si può parlare d'altro che non abbia vesti angeliche...

bene... io dico che sarebbe quello a storpiare...

e poi la pausa, il relax esiste per tutti... o no?


e poi questo aspetto è stato già chiarito:

CITAZIONE (scharden @ 8/4/2008, 23:39)
Qualcuno, sfogliando tra le pagine di questo forum strabuzzerà gli
occhi e troverà perlomeno strano..... qualcuno magari storcerà anche
il naso nel vedere trattati argomenti ....non proprio spirituali.
Che c'iazzecca (si scrive così ?) .....direbbe qualcuno.
E' importante......
E' una scelta dettata dalla visione che della vita vogliamo condividere.
Tutto...della vita ci parla di noi....in tutte le manifestazioni creative,
in tutte le problematiche che siamo chiamati ad affrontare, la parte
migliore di noi trova spazio per proporsi e crescere e... non c'è modo
migliore, credo, dil crescere se non nel confrontarsi.
Ecco, cari amici, il motivo e la felicità nel dare spazio a diverse tematiche
che possono e devono crescere col contributo di tutti.
E....se ci sono consigli e proposte.....avanti.
fonte: https://gliangeli.forumcommunity.net/?t=14492482



Edited by scharden - 23/7/2009, 14:34
 
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scharden
view post Posted on 23/7/2009, 14:36




Carla....sei adorabile.... carroarmato....e ti voglio bene anche per questo.
Capisco il tuo appunto...ma la nostra è una scelta precisa non casuale e non
con altre motivazioni se non quella di mettere tutti a proprio agio attraverso
ricerche, discussioni e confronti su tutto quello che il mondo, la vita sa offrire.
Ogni momento della vita è un albero dispensatore....d'altronde.
Tutto ha una sottile trama che unisce ma siamo noi che non la riconosciamo
se classifichiamo gli aspetti in idonei e non idonei e se è vero che tutto ci parla
di noi lo è vero a 360° gradi .
Gli aspetti sono solo una manifestazione che hanno il potenziale (tutti) di profonde
verità che ognuno puo cogliere in ciascuna distintamente.
Non siamo medici nè scienziati nè chef e nè maestri (anche se forse qualcuno lo è).
Siamo uomini che vivono nel mondo e che nel mondo vogliono crescere uniti dall'unico
movimento che deve poter scaturire: l'amore.
Non stiamo costruendo ne tempio e ne chiesa ma una casa, rifugio se vogliamo,
per sostare e riprendere il cammino con più forza.
Tra amici, tra fratelli.

"Osserva il mondo e conosci te stesso".

Giusta l'osservazione sulle troppe sezioni che cercheremo subito di accorpare.
Un abbraccio

Edited by scharden - 23/7/2009, 15:57
 
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jovanja
view post Posted on 23/7/2009, 22:27




Le vostre ossevazioni sono tutte ugualmente giuste, proprio per il fatto
che ognuno di noi ha il suo personale modo di apprendeere, agire e reagire.
Per quanto riguarda me stessa, io ho intrapreso una strada in salita per la
mia consapevolezza proprio partendo dalla curiosità che scaturiva in me
nei confronti dellla psicologia, ed ero sbalordita di come riuscivo tranquillamente
a capirne i concetti, le basi ecc.. nonostante allora io fossi una ragazzina
e le mie compagne "secchione" non erano alla mia altezza. l'insegnante di psicologia
era anche la stessa di filosofia, erano le mie materie al top.. per il resto stendiamo
un velo pietoso.. Ad ogni modo, per tornare al discorso, la ricerca di chi sono io
è iniziata proprio da quì, e la ricerca delle cause che somatizzando portano alla
malattia del fisico, sono secondo me, un modo come un altro per conoscerci
meglio come persona umana che vive e cammina su questa terra, in questo
"sogno" che è la vita terrena in qualità di umani è necessario ricercare ogni
risposta per alcuni di noi, per altri non c'è ne bisogno, ok sta bene, abbiamo
percorsi che necessariamente passano per sentieri diversi ed a volte si intersecano
a volte si uniscono, altre sembrano opporsi...
Ma la conoscenza delle motivazioni, che ci portano a nascondere un blocco psicologico
in una malattia, può indurci ad affrontare ciò che temiamo a renderci conto che
ci stiamo nascondendo dietro un sintomo per.... chissà quali retroscena..
Può non servire o essere controproducente, verissimo, ma sono comunque
nostre scelte, inconsce o ragionate.. fanno parte del ruolo che abbiamo scelto
per rappresentare chi siamo in questo sogno, la nostra interpretazione da oscar..

Edited by Sherry76 - 24/7/2009, 00:10
 
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momosatya
view post Posted on 24/7/2009, 08:25




Le maggiori malattie sono create dalla paura dell'uomo di non essere capace a vivere le conseguenze del suo comportamento. Io sono una di quelle che ha cercato di fornirsi scusanti sui comportamenti degli altri, una buonista che si è autodistrutta, ho sempre trovato scuse su scuse per il comportamento dell'uomo , ma.............. quando la vita se ne stava andando, mi sono rimboccata le maniche e ho preso conoscenza dei meccanismi della mente ,la mia mente che come la vostra cerca sempre di trovare scusanti per non affrontare il problema che si chiama condizionamento di me stesso da parte mia e da parte ovviamente della società e della famiglia e della religione e della cattiveria e della bontà. Siete condizionati da migliaia di strutture e vi adeguate ad esse, si sono un carrarmato, la mia stirpe è fare pulizia dove c'è confusione , cose sparse sul pavimento,vecchi giornali obsoleti che trasudano polvere.
Ed è così che ho superato la morte guardando in faccia la vita.Vorrei aggiungere, guardate il palcoscenico , quale commedia è in atto? Distruzione di massa, bambini vaccinati mentre stanno ancora costruendo il loro sistema immunitario.
Sicuramente, saranno esseri deboli perchè impediamo al "sistema" di fare quello per cui è nato, il compito di difenderci e immunizzarci dalle malattie. Ecco un nuovo modo di distruzione chiamandola prevenzione.
Qualsiasi malattia nasce da un sistema immunitario ammlato, depresso dal condizionamento, la vogliamo finire e ricercare la salute che è sempre a portata di noi.
Si sono un carrarmato perchè vedo bene cosa stanno facendo degli esseri umani, e ditemi che non è così.
Ho visto gente morire aggrappandosi a Dio, ma quale non si sa, agrappandosi a medicine alternative, dicendosi si so che il mio problema è derivato da quel dolore da quella patologia, è forse servito a qualcosa? No. Stiamo mettendo la nostra vita in mano a chi ci vuole annientare, che Dio abbia pietà per tanta ignoranza.Stiamo inventando un sacco di problemi, perchè abbiamo perso il senso della vita, e ci lasciamo fagocitare dalle spire del demone per cercare qualcosa che dia senso alla nostra paura, ed è li che stanno lavorando i pochi potenti, la paura reale dell'uomo vivere con naturalezza e nella naturalezza.Scusate lo sfogo, ma ho 61 anni e un bagaglio non indifferente di cose vissute in prima persona sulla mia pelle. Svegliatevi dal sogno di morte che vi trascinate appresso, la vita è ora. Buona giornata.
 
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scharden
view post Posted on 24/7/2009, 15:19




Fermiamoci un momento....
Il discorso si stà allargando e merita a questo punto un chiarimento fermo
restando che ogni critica e suggerimento sulla gestione del forum ha i suoi spazi
dedicati.
Per un attimo ci riagganciamo al tema della discussione che coinvolgendo l'essere umano
nel suo complesso (come al pari delle altre tematiche) corpo-psiche-anima, denuncia il
fallimento di una gestione collettiva e individuale del problema.
Viviamo il dramma di un sistema che non risolve i problemi.
Un sistema che nello specifico cura sulla base di elementi statistici e di massa,
trascurando la specificità singolare di ognuno di noi.
Approccio estendibile...quello che tu dici il "vecchio"...che noi cerchiamo di evidenziare, e che ognuno
potrà riconoscere e combattere con la lente della propria volontà creatrice.

Vedi come a questo punto sia importante poter parlare di tutto.....come facciamo.
Della vita, della morte. Dell'illusione nell'una e nell'altra.

Siamo talmente ( siamo ... non siete) attaccati alle nostre cose...piccole cose che la nostra mente
egoplasmante ingigantisce...in una surreale allegoria di illusioni.

Tutti noi siamo allo stesso tempo, ora, il miracolo del "tutto" e del "nulla". Il "nulla" che si dissolve, che
conosce la morte e il "tutto", senza fine, condensato in una unità che chiamiamo scintilla di Dio.
Un "nulla" che in una scala di grandezze infinite è pure un universo stesso che organizza e forma
la nostra realtà illusoria e transitoria. Un universo che possiamo ammirare e che dobbiamo assorbire
ma che dobbiamo cercare di viverlo per quello che è per la sua importanza.
Non fermiamoci però a questa realtà. Chi ne è avvinto e soggiogato non potrà che fregiarsi (a ragione) di
averne assorbito la matrice. Si sentirà arrivato perchè la sua anima ne sarà satura. Sarà il nulla la
scoperta che sarà d'essere... al momento opportuno.

Non è il cammino che vogliamo intraprendere quello dell'illusione.
Nessuno può sentirsi "arrivato" se non nel proprio universo relativo.
Svegliamoci
L'universo relativo è un mare che dobbiamo attraversare con l'umiltà di chi sa
che è parte di un cammino infinito.
Un cammino che non conosce morte se non nelle sue parti destinate alla fine.
Prendiamone atto quanto prima.
Siamo viandanti che cercano nel mondo....con la bisaccia senza fondo...quello che esso può e deve dare.
Il cosa potremo prendere dipenderà solo da noi ma non sciupiamolo disperdendolo.
Siamo viandanti con vesti di polvere ma col cuore scintillante di luce.
Proseguiamo con forza e amore il nostro cammino orgogliosi della polvere che lasceremo.
Sappiamo non sarà quello il nostro arcobaleno

Edited by scharden - 24/7/2009, 21:48
 
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jovanja
view post Posted on 27/7/2009, 23:07




Quando ho conosciuto il "reiky", cio che più mi ha affascinato,
era la possibilità che il "ky", l'energia universale di puro amore,
potesse entrare in noi, e semplicemente sciogliere un blocco che le
paure, le emozioni, i fallimenti, le rinunce, le sofferenze.. avevano
annidato e nascosto in un piccolo angolino del nostro corpo, dandogli
la forma di una malattia.. in quel periodo ero già una divoratrice di
una rivista che parlava di malattie psicosomatiche, quando ancora
non era una moda, avevo trovato un'unione tra cio che "scentificamente"
mi attraeva e ciò che "spiritualmente" stavo cercando, e che cerco ancora..
Entrare nella nostra mente per scoperchiare le trame che nascondono
le nostre paure e le tramutano in malattie per non affrontare noi stessi
o meglio cio che ci spaventa, è come guardarsi allo specchio e costringersi
a fissarci negli occhi.. insomma non possiamo delegare, non possiamo nascondere,
non possiammo cullarci nella pena altrui.. ma dobbiamo guardarci dentro..
Per esempio, in questo periodo ho una gran tosse, addirittura delle convulsioni,
se avessi scelto di delegare la mia "malattia" agli altri o farmi cullare dalla pena
altrui non mi sarei soffermata a cercare cosa stavo somatizzando, quindi ora
starei facendo due aereosol al giorno con due tipi di medicinali insieme ed avrei
già preso appuntamento per vedere se tra "asma" ed "allergie" potevo incolpare
qualcun'altro.. invece sono testarda, e cerco e trovo cosa sto somatizzando...
Ho trovato alcuni indizi.. sono due mesi che vorrei parlare ad una persona che,
dal mio punto di vista, stà rovinando la vita di qualcun'atro a me molto caro, ma non
trovo il momento ed il coraggio per farlo, tanto più che l'altra persona in questione
viene da me definita "la mia regione di vita" da sempre.. ora come potete notare
posso abbinare l'allergia alla persona a cui dovrei parlare, dal momento che proprio
non mi riesce di sopportarla.. e l'asma alla persona che vorrei aiutare,"la mia vita"..
Mi ritrovo a dover fare i conti con me, le mie paure, le mie aspettative, quindi non
delego, ma cerco di assumermi la responsabilità della mia tosse.. inoltre tutto
ciò mi conferma che devo assolutamente farmi i fatti miei.. ed aspettare che le
persone di cui parlavo prima decidano di crescere e vedano da se stssi in che
situazione di futura sofferenza si stanno imbattendo, se non lo faranno allora è
nello loro crescita che si trova la loro soluzione, quindi la mia tosse, una volta che
avrò accettato di assimilare questo concetto come un dato di fatto, se ne andrà..
Il reiky in questo caso mi può aiutare a sgretolare le apettative che avevo nei
confronti sia della "mia vita" sia della persona che le è affianco, sgretolando così
anche la tosse, e liberando la mia gola da bruciori.

Edited by Sherry76 - 28/7/2009, 00:20
 
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Sherry76
view post Posted on 27/7/2009, 23:27




Come tu hai reagito alla tosse e all'asma
io sto reagendo al dolore alla gamba destra...

affrontando un momento particolare della mia vita
dove devo camminare da sola senza avere catene che mi legano...

in fondo quando si parla di malattie psicosomatiche
si vuole intendere soltanto quelle malattie che in realtà
sono soltanto sintomi di qualcosa che non va...

e che quindi ci obbligano... anche se non vogliamo...
a fermarci e a guardarci dentro...

a non cercare scusanti... sono stanca... sono stressata... è il mio solito mal di testa...

ma a prendere una volta per tutte le redini della nostra vita

e comprendere che soltanto con l'armonia e la pace interiore
saremo sempre in salute...

lo si dice da più parti che quando siamo pieni di rabbia, rancora e altri sentimenti negativi
avveleniamo la nostra anima e nello stesso tempo il nostro corpo...

quindi il reiky ma anche soltanto il ritirarsi un po' in se...
ci aiuta a guardare meglio dentro di noi
e sentire le note stonate della sinfonia della nostra vita
e a porci rimedio...
 
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13 replies since 22/7/2009, 22:42   4084 views
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