CITAZIONE (jovanja @ 11/2/2010, 23:20)
..non ha saputo farlo.. non credo che non abbia voluto..
a modo suo il suo strano egoismo era amore.. insidiato dalla rabbia di non
aver saputo "fare" una figlia accontentandosi della figlia di un'altra donna,
che forse lei riteneva indegna d'essere madre, mentre lei che voleva esserlo
di fatto, non è una vera madre, o almeno non si è sentita tale..
anche questa non è una giustificazione ma un'ennesima lettura..
chissà quante altre "letture" ci sono dietro al comportamento di tua madre,
perchè alla fine è stata una madre, non la migliore, ma comunque una madre..
discutibile nei modi, ma lei ha fatto quello che riteneva di saper e poter fare..
se è vero che nulla accade per caso, evidentemente nella tua crescita era
destino che tu facessi questa esperienza, perchè?? non saprei, forso col senno
del poi, tra qualche anno lo saprai...
ti abbraccio con tutto il cuore, Jo-Vanja.
Cara Jovanja...
hai perfettamente ragione...
io non giudico in niente mia madre...
soltanto che io sono diversa da lei...
sono sempre stata restia alla convenzione dei rapporti familiare
del "volemosi bene" perché della famiglia....
pensa che sin da piccola mi sentivo fuori luogo nelle feste di famiglia...
per non parlare del Natale dove parenti che prima ti ignoravano ti facevano sentire al centro del mondo
soltanto perché si era a Natale e si doveva essere tutti più buoni...
mia madre - secondo me - non ha mai superato il fatto che lei a differenza di sorelle e cognate non sia riuscita a farsi dei figli suoi...
quando ha deciso per l'adozione l'ha deciso perché voleva una figlia sua...
ma quello che non ha compreso è che non si ha un figlio... e che non c'è distinzione alcuna tra figli naturali e figli adottivi...
io - e ringrazio il Cielo di questo - ho compreso che la più grande ipocrisia è l'affetto familiare.... il dover amare...
quando l'amore non conosce etichette e confini...
mi sono sentita legata da un filo sottile più a degli "estranei" che ai componenti al nucleo famigliare...
mia madre invece di accettarmi come figlia... mi ha fatto crescere nella paura di deluderla... ma in verità non l'ho mai soddisfatta... proprio perché - paradossalmente - rappresentavo il suo fallimento come donna... perché all'epoca dei miei genitori una donna che non aveva figli... che non partoriva figli... era una donna vuota, sterile... un peso insomma... per il marito e per la famiglia...
era una convinzione stupida... ma negli anni Cinquanta - Sessanta la forza delle famiglie erano i figli... e l'adozione era un istituto considerato "riparatore" per quei matrimoni senza famiglia...
per tornare al fatto che
nulla succede per caso (e io credo fermamente in ciò), mi posso soltanto domandare quale sia il mio passato karmico perché io debba fare questa esperienza....
una cosa è certa... sto pagando il mio debito... e ancora continuerò a pagarlo....
un'altra cosa che ho notato è come la Vita mi abbia messo in contatto con persone che in un modo e nell'altro hanno vissuto la mia stessa esperienza... forse perché ai miei occhi fosse più evidente la lezione che dovevo imparare...
e che...
il concetto di famiglia.. di tribù settaria... è astratto...
la vera famiglia è l'universo tutto e non esistono legami di sangue o di convenzione sociale... ma soltanto un filo invisibile che unisce tutti noi che siamo sulla terra... e che siamo viandanti sul cammino di Luce...
un'altra cosa infine... sin da piccola ho rifuggito legami o contatti con le persone false e ipocrite... sempre cercando la Verità e che essa venisse alla luce... ed è per questo che con mia madre i rapporti non sono stati mai idilliaci ma forzati...
perché lei vive per le convenzioni e per il giudizio degli altri...
io no...