Il giudizio degli altri

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Sherry76
view post Posted on 9/6/2010, 20:56




Gli WEMMICKS erano un piccolo popolo di legno, scolpiti da un falegname di nome Eli.
La sua bottega si trovava in cima a una collina che dava sul villaggio.
Ogni Wemmick era diverso. Alcuni avevano un naso grosso, altri avevano grandi occhi. Qualcuno era alto e qualcuno era basso. Qualcuno portava il cappello, qualcun altro portava il cappotto. Ma erano stati tutti fatti dallo stesso scultore e tutti vivevano nel villaggio. E tutto il giorno, ogni giorno, gli Wemmicks facevano la stessa cosa: si attaccavano adesivi l’uno con l’altro.
Ogni Wemmick aveva una scatola di stelle d’oro e una scatola di pallini grigi. Su e giù per le strade della città, gli Wemmicks passavano il tempo ad attaccarsi stelle o pallini l’uno con l’altro. Quelli belli, di legno liscio e ben dipinti, ricevevano sempre le stelle. Ma se il legno di qualcuno era ruvido o il colore si staccava, gli Wemmicks gli davano dei pallini grigi. Anche quelli di talento ricevevano stelle. Qualcuno sapeva sollevare pesanti legni sopra la testa o saltare grosse scatole. Altri ancora conoscevano parole lunghe o sapevano cantare belle canzoni. A questi tutti davano delle stelle. Ce n’era qualcuno letteralmente coperto di stelle! Questi Wemmicks, ogni volta che prendevano una stella, erano contenti. Così veniva loro voglia di fare qualcosa d’altro e prendere un’altra stella. Altri, però, sapevano far poco. E prendevano pallini.
Pulcinello era uno di loro. Provava a saltare in alto come gli altri, ma cascava sempre. E quando cascava, gli altri lo circondavano e gli davano dei pallini. A volte quando cascava, il legno si graffiava e così la gente gli dava altri pallini ancora. Poi, quando cercava di spiegare perché fosse cascato, diceva qualcosa di sciocco, e gli Wemmicks gli attaccavano ancora dei pallini. Dopo un po’ aveva così tanti pallini da non aver più voglia d’uscire. Aveva paura di fare qualcosa di sciocco, come di dimenticarsi il cappello o di mettere un piede in acqua, perché allora la gente gli avrebbe dato altri pallini. In effetti, aveva così tanti pallini grigi che a volte qualcuno gliene incollava uno senza una ragione particolare. "Si merita un sacco di pallini", diceva la gente di legno. "Non è una brava persona di legno". Dopo un po’ Pulcinello cominciò a crederci. "Non sono un bravo Wemmick", diceva. Le poche volte che usciva si trovava con altri che avevano un sacco di pallini. Con loro si sentiva a sua agio.
Un giorno Pulcinello incontrò una Wemmick diversa dagli altri. Lei non aveva stelle o pallini. Era semplicemente di legno. Si chiamava Lucia. Non che la gente non cercasse di appiccicarle degli adesivi, ma su di lei gli adesivi non si attaccavano. Qualche Wemmick apprezzava il fatto che Lucia non avesse pallini, così correva a darle una stella. Ma questa si staccava e cascava giù. Altri la disapprovavano perché non aveva stelle, così le davano un pallino. Ma anche questo si staccava. E’ così che voglio essere, pensò Pulcinello. Non voglio i voti di nessuno. Così andò a chiedere alla Wemmick senza adesivi come riuscisse a fare una cosa del genere. "E’ semplice", rispose Lucia. "Ogni giorno vado a trovare Eli". "Eli?". "Si, Eli. Lo scultore. Siedo nella bottega con lui". "Perché?" "Perché non lo scopri da solo? Vai sulla collina, lui è là", disse la Wemmick senza adesivi. Poi si voltò e andò via. "Ma lui vorrà vedermi?" gridò Pulcinello. Ma Lucia non lo sentì. Così Pulcinello andò a casa. Sedette alle finestra e rimase a guardare la gente di legno, tutta indaffarata a darsi stelle e pallini gli uni con gli altri. "Non è giusto", borbottò fra sé. E decise d’andare a trovare Eli.
Pulcinello camminò lungo lo stretto sentiero che portava in cima alla collina ed entrò nella grande bottega. Sgranò i suoi occhi di legno per le dimensioni delle cose che vide. Lo sgabello era alto quanto lui. Per vedere il piano di lavoro dovette alzarsi sulla punta dei piedi. Un martello era lungo quanto il suo braccio. Pulcinello inghiottì a fatica. "Io qui non ci resto!", disse, e si voltò per andarsene.
Poi sentì il suo nome. "Pulcinello?". La voce era profonda e forte. Pulcinello si fermò. "Pulcinello! Che bello vederti. Vieni a farti dare un’occhiata". Pulcinello si voltò lentamente e guardò il grosso artigiano barbuto. "Conosci il mio nome?", chiese il piccolo Wemmick. "Certo che lo conosco. Ti ho fatto io". Eli si chinò, lo prese e lo posò sul banco. "Hmm", fece pensieroso, vedendo i pallini grigi. "Sembra che tu abbia preso dei brutti voti". "Io non volevo Eli. Ho fatto del mio meglio". "Oh, non devi giustificarti con me, figlio mio. Non m’importa di quello che pensano gli altri Wemmicks". "Ah, no?". "E non dovrebbe importare nemmeno a te. Chi sono loro, per dare stelle o pallini? Sono solo Wemmicks, come te. Quello che pensano non importa, Pulcinello. Importa solo quello che penso io. E io penso che tu sia davvero speciale". Pulcinello rise. "Speciale, io? Perché? Non so camminare veloce. Non so saltare. Mi si stacca la pittura. Perché dovrebbe importarti di me?". Eli guardò Pulcinello, posò le mani sulle sue piccole spalle di legno e parlò lentamente. "Perché tu sei mio. E’ per questo che m’importa di te". Nessuno aveva mai guardato Pulcinello in quel modo e lui non sapeva che dire. "Ogni giorno ho sperato che saresti venuto", spiegò Eli. "Sono venuto perché ho conosciuto qualcuno senza adesivi", disse Pulcinello. "Lo so. Mi ha parlato di te". "Perché su di lei gli adesivi non si attaccano?". Eli parlò a bassa voce. "Perché ha deciso che ciò che penso io sia più importante di quello che pensano gli altri. Gli adesivi restano attaccati solo se tu permetti che accada". "Cosa?". "Gli adesivi si attaccano solo se per te vogliono dire qualcosa. Più sarai sicuro del mio amore e meno ti importerà dei loro adesivi". "Non sono sicuro di capire". Eli sorrise. "Capirai, ma ci vorrà del tempo. Hai un sacco di adesivi attaccati. Per adesso passa a trovarmi tutti i giorni e ricordati quanto sei importante per me". Poi Eli sollevò Pulcinello dal banco e lo posò a terra. "Ricorda", disse Eli, mentre il Wemmick usciva dalla porta, "tu sei speciale perché ti ho fatto io. E io non faccio errori".
Pulcinello non si fermò, ma dentro di sé pensò: Credo che dica sul serio.
E in quel momento il primo pallino cascò per terra.
Autore: Max Lucado

Fonte: http://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=38012266

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Trovo che questa "storiella" sia molto educativa...
dobbiamo imparare a non farci intaccare dal giudizio degli altri... a non farci condizionare ma dobbiamo seguire la nostra strada...

sempre...

senza alcun timore...

perché quello che conta è l'Amore per il nostro creatore... e per noi stessi...

perché tutti noi siamo esseri speciali...
:angelo:

 
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Tempesta_blu
view post Posted on 5/10/2011, 14:42




Che bella storia come esempio per apprendere questo importante concetto...
Purtroppo cresciamo tutti subendo tutto quello che il mondo ci etichetta addosso fin dal primo giorno di vita...E' come se fossimo delle pagine bianche che tutti iniziano a scriverci addosso secondo cio' che e' giusto per loro...Ma siamo noi a sbagliare nel continuare a farci scrivere addosso...Purtroppo questo lo si capisce tardi o peggio ancora non lo si capisce...molti non lo capiscono...e continuano a farsi influenzare da quello che dicono tutti, secondo il concetto che se lo dicono tutti allora sara' vero...
Basterebbe ascoltare la voce dentro di noi che ci sta dicendo di non aver paura ad andare "contro" tutti, per il semplice fatto che tutti siamo diversi e allo stesso tempo figli della stessa luce con gradi di evoluzione differente e che non attendono altro che riunirsi all'Uno...: DIO
 
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Momosatya
view post Posted on 6/10/2011, 10:50




Non siamo pagine bianche, perchè il libro della vita lo scriviamo noi, esistenza dopo esistenza, e nessuno scrive per noi la nostra vita.
E non si va contro tutti, ma ci si astiene dal pensiero comune, cioè si pensa con la propria testa, questa è la sfida.
Siamo stanchi di sentire sempre dire da voi che qualcun altro è artefice di ciò che pensate dite e fate.
Siete monotoni e noiosi.
Tante fotocopie ingiallite dal tempo.
Nessuno insegna, si impara da soli, perchè da soli si nasce e da soli si muore.
Prendere consapevolezza di sè stessi è il primo passo per poter dire che siamo luce, e che siamo già riunuti all'Uno, mai separati dalla Fonte di ogni Bene, che equivale al Libro Sacro della Vita.
Ognuno ha la propria penna, l'anima che vive nel cuore e nella mente di Dio, ma ognuno scrive i drammi o le meraviglie a secondo dei pensieri, parole ed azioni che si compiono.
Se si crede in Dio si ha rispetto e timore reverenziale in questa vita, perchè tutto è ora, proprio in questo preciso istante.
Andare oltre, significa sfidarsi da sè stessi e non mettersi contro tutti.
Opporsi al Male che dilaga sul pianeta, al Male che l'uomo ha costruito con i suoi pensieri, parole ed azioni.
Incolpare gli altri significa non assumersi la nostra responsabilità, cosciente o incosciente che tutto ciò che vediamo è solo nostro frutto, creto nel passato, visto nel presente, e perpetuato all'infinito.
Uscire fuori dagli schemi mentali di pensiero obsoleto richiede coraggio e perseveranza, ma soprattutto Amore per la vita, amore per Padre/Madre creatrici di luce, amore per sè stessi.
Questo non può essere insegnato, va solo vissuto, sperimentato, sennò tutto resta letargico, non vivo, un potenziale che dorme non serve a nulla, non costruisce nulla, se non vaghe illusioni.
Dio è già in essere, siamo noi che lo teniamo lontano da noi.
 
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Sherry76
view post Posted on 7/10/2011, 20:20




nessuno qui ha detto che incolpiamo gli altri dei nostri errori...
si è parlato soltanto di quanto - nella società di oggi - pesi il giudizio degli altri sulle scelte che gli esseri umani fanno... che poi uno più o meno scelga da solo la propria strada non viene negato...
ma poniamoci un attimo il problema di quelle persone, che hanno il terrore di andare contro corrente... che hanno paura di suscitare l'ira delle altre persone... quante persone ci sono che fanno scelte non dettate dal loro sentire ma perché così è giusto...
tutti nasciamo come pagine bianche... nessuno ha la verità o il manuale per vivere nelle proprie tasche...
le nostre esperienze passate o presenti... sono nostre... personali e nessuno può diventare maestro per gli altri... visto che ognuno di noi deve fare le sue esperienze sulla sua pelle prima di comprendere quale è il suo cammino...
 
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Momosatya
view post Posted on 10/10/2011, 08:05




Si, anche questo è una scusante.... tutto pesa secondo il valore che noi diamo nell'interpretazione delle cose.
L'essere umano è sulla terra per crescere, per portare a termine l'evoluzione dell'anima.
Tutti attraversano le loro paure, e il plagio di un mondo insano creato dall'uomo, ma bisogna crescere per poter migliorare la vita su questo pianeta, cioè " Lasciate che i morti seppelliscano i propri morti", significa che ognuno di noi che oltrepassa la linea di confine tra ciò che appare e ciò che è, cioè avrà seppellito le sue morti nella materia, vedrà la luce come il sole illumina tutti, ma non tutti vedranno la luce.

Dal cassetto delle meraviglie:
Urusvati sa che la vita di chi lavora per Noi basa su una forma di disciplina intima.
Indipendenza d'azione, coraggio, commensurabilità, instancabilità, compassione, rispetto per la Gerarchia e molte altre qualità acquisite con diligenza e coscientemente.
Non si può pensare di vivere in modo ragionevole se la condotta è ancora caotica.
I nostri coadiutori sanno che la disciplina interiore è forgiata da loro stessi e di propria volontà.
Non rimpiangono lo sforzo per ottenerla, capiscono che devono imparare a fare da sé.
Prima di rivolgersi alla Guida si domandano se hanno esaurito tutte le loro possibilità.
La disciplina, nelle sue più varie forme, dev'essere coltivata in qualsiasi circostanza.
La gente non lo comprende; si pensa che Noi e chi collabora siano imperiosi e ricchi, senza sapere che prendiamo forza dalle difficoltà della vita, che sopportiamo.
Pochi accettano di sottoporsi totalmente alle catene delle vite terrene, alla pletora di dolori causati dall'ignoranza umana.
Meglio accollarsi l'intero fardello, che andare avanti e indietro sullo stesso sentiero.
I coadiutori sanno che la disciplina è necessaria per evolvere.
L'insegnamento dice chiaro qual'è il loro compito, e ciascuno decide di vita in vita la forma di disciplina.
La Nostra Vita si basa sulla disciplina interiore rigorosa.
Pensatore esortava gli allievi ad amarla, che senza quella l'azione non ha forza.

Io dico, Momo, Svati che la società siamo noi che l'abbiamo creata così come è, e che come l'abbiamo creata, possiamo cambiarla, ma questo richiede cambiamento radicale in noi, opporsi alle lamentele.
D'altronde ognuno interpreta la propria parte, o si è Eroi o codardi, o si è Leoni o pecore, o si sta dalla parte del Rinnovamento o nella decadenza.
Io vi auguro con tutto l'amore che voi facciate parte del Rinnovamento e che sappiate lottare ogni istante per un Mondo Migliore per i vostri figli.


Urusvati conosce la differenza fra un atto di ardente eroismo e uno prudente.
Quello è maestoso, solenne, saggio, bello e ispira rispetto; in nessun caso è dettato dalla prudenza.
Quando Giovanna d'Arco si rivolse agli anziani del villaggio, e disse della sua impresa fu considerata imprudente, e persino avventata.
Imprese di quel genere sono sempre tali, giacché non sono deliberate, ma dettate dalla conoscenza diretta.
Per molti l'idea dell'eroismo semplicemente non esiste.
La prudenza è per loro, il massimo livello etico, tutto il loro mondo è definito dalla prudenza.
Secondo quest'assunto rifiutano di dare aiuto, piuttosto tradirebbero la patria, nuocerebbero all'umanità, e sono disposti a giustificare questi crimini ripetendo prudenza, prudenza, prudenza- parola morta.
Non interpretate male queste frasi, il concetto è buono; bontà e saggezza sono sempre utili.
Sono i pervertitori terreni che le rendono vergognose, potessero, abolirebbero il termine eroismo, che è completamente contrario alla loro mentalità.
Tocca agli insegnamenti mostrare le differenze fra i concetti, altrimenti gli allievi, li riportano tali e quali, senza senso, come pappagalli.
Inquinare il linguaggio è un crimine sociale.
Ecco un'altra pagina della Nostra Vita interiore. Confermiamo che ciascuno di Noi compì atti di grande valore, alcuni notati dagli storici, ma in gran parte inosservati.
Non è bene appesantire la memoria pensando a quei successi.
Non siamo però troppo prudenti.
Raccomandiamo cautela e consigliamo di soppesare tutte le possibilità, ma quando un gesto infuocato d'eroismo ha un senso profondo, lo accogliamo con gioia.
Noi annotiamo tutti i conseguimenti, che forgiano nuovi anelli evolutivi.
Disse il Pensatore: " Lasciate la prudenza ai bottegai, amate l'audacia degli eroi."

Edited by Sherry76 - 10/10/2011, 10:59
 
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Momosatya
view post Posted on 11/10/2011, 08:09




Vorrei che comprendeste che ciò che appare come austerità in Momo è soltanto consapevolezza acquisita attraverso le esperienze della sua vita, ciò significa che la materia di questo mondo, ciòè le angherie umane sonoi state da lei sublimate.
Un compito arduo in questo Piano di esistenza, e pochi accettano pienamente il carico di sopportazione fisica, mentale, psichica per portare verso la Luce ciò che ancora è al buio.
E' un parto Cosmico, che avviene attraverso l'accettazione del prendersi carico di una Missione Terrena di vasta entità.
Lasciarsi penetrare dalle Energie Cosmiche, badate bene, non ho detto Universali, richiede molta disciplina in tutti i campi della Vita.
E' il Fuoco Spirituale che spinge l'Uomo a collabore con l'Universo intero alla Creazione da parte del Cosmo di una Nuova Vita.
Ve lo abbiamo già detto, qualsiasi attività cosmica ha in sè un impulso di Fuoco.
La creatività si biparte, e opera sia nel campo della vita fisica che in quello della vita psichica.
In quest'ultima si afferma il raggio del fuoco puro, ed è così potente che inghiotte e travolge la parte insignificante volta alla creazione fisica.
Noi diciamo che la spiritualizzazione è un potere creativo.
Nelle decisioni operate dal Cosmo si coalizzano le condizioni più insolite; perciò è indispensabile una acuta tensione dei centri.
Chiedetele delle sue malattie, e della forza sovraumana per superarle, vi meravigliereste nel constatare da voi stessi, quanta forza e coraggio ha avuto, e con quanta fede si è lasciata Guidare.
Dicevamo, le nuove condizioni offrono occasioni rare.
Se si tiene conto che esse saranno dieci volte maggiori, le possibilità saranno centuplicate.
Che immenso potere costruttivo!
Dico che anche un seme minuscolo può dare un grande raccolto.
Se ciascuno meditasse su queste leggi e contribuisse almeno con una briciola!
Assime alle nuove condizioni aumenta anche la tensione delle correnti, cosa che voi ancora non percepite, perchè siete immersi nei vostri problemi quotidiani.
Questo incremento a sua volta indserisce molti organismi difettosi
perciò è importante rafforzare i centri dell'uomo.
L'uomo non considera preziosa la vita, ma essa è maravigliosa, e offre sconfoinate possibilità di ascesa allo spirito.
L'umanità non ama guardare nel lontano futuro e la sua coscienza si aggira nella polvere della prossimità immediata.
Ma finchè non avrà imparato a guardare lontano sarà impossibile alleviarne le sofferenze.
La sua incapacità di assimilare il Fuoco dello Spazio prospone di loto le date.
La ricerca di vie nuove è il problema più imperativo.
Data la natura eccezionale delle condizioni del futuro sarà impossibile seguitare sulle vecchie strade.
Che i novizi lo ricordino.
Nulla di peggio che non sapersi loiberare dalle vecchie maniere.
E' terribile accostarsi a situazioni nuove con abitudini antiche.
Come è impossibile aprire una serratura moderna con una chiave medioevale, non si apre la porta del futuro conservando i vecchi costumi.
Diremo a tutti: " E' necessario, è necessario, è indispensabile trovare nuove vie".
La capacità di inventare metodi nuovi è preziosa.
Perciò Noi saggiamo il discepolo secondo le sue abilità di adattarsi a condizione insolite.
La comparsa di nuove correnti sorprenderà il ghenere umano.
Come sempre, esse saranno benefiche nelle mani di coloro che sanno, ma saranno un flagello per gli ignoranti.
Per cui non abbiatevene a male se Momo interviene con austerità, lei conosce i tempi perchè è in contatto con la creazione.
Ma non dimenticate che continua a lavorare anche su se stessa quotidianamente, senza interrompere quel filo, ciòè l'Antakarana, il cuore che la fà stare tra due mondi, il terreno e lo spirituale, con amore e grazia Divina.
 
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Momosatya
view post Posted on 18/10/2011, 08:04




Ogni tanto bisogna tirare le somme, e la bilancia determina il profitto o la perdita.
Essere canali di Luce impone lavoro e responsabilità verso la Vita.
Urusvati sa che disapproviamo la paura e il sospetto, che riteniamo prodotti dell'ignoranza.
Al tempo stesso insistiamo sulla vigilanza e sulla prudenza, qualità proprie della coscenza illuminata.
Chi ha poca saggezza non distingue fra i diversi sentimenti.
Intende il sospetto come cautela, il timore come vigilanza e abbassa le qualità migliori a livelli ignobili.
Il saggio, però, sa quando è necessario la cautela, basata sulla vista penetrante.
In un mondo squassato dalla confusione è follia non curarsene.
L'uomo sensibile soppesa tutte la cause alla ricerca della vera fonte del male.
Non lo fa per paura ma per coraggiosa decisione, non trascura la vipera sulla soglia sapendo che il seme del male dà frutti avvelenati.
Non giudica inutile cautelarsi contro un piccolo scorpione, pòerchè anche le cose minime pungono in modo letale.
Sapete che a volte si mettono da parte le occupazioni ordinarie per necessità maggiori.
Sovente non si sa descrivere in parole, ma la coscienza avverte una tensione spaziale notevole.
Il saggio capisce chiaramente che a volte è necessario rivolgere tutta l'attenzione allo stato del pianeta.
Possono manifestarsi malattie cosmiche, indotte da correnti ad altissima tensione che agiscono sull'organismo.
Allora è errato distrarsi, occorrono massima sorveglianza, e coraggio.
Parliamo del mondano e del Sovramundano perchè, perennemente in guardia, possiamo affermare che la Nostra vigilanza è cresciente.
Per buona sorte essa non trova limiti al suop sviluppo e non si deve
esitare a ripetere che tempi di massima tensione la esigono in massima misura.
Non per paura, ma per servire nel modo migliore.
Gli eroi nascono da tale desiderio.
Abbiamo già parlato dell'eroismo, che si manifesta in qualunque settore della vita.
Il Pensatore dice agli allievi: "Pensatevi quali eroi, e trovate un'impresa cui dedicarvi oggi stesso."
Lo so benissimo cosa vi state chiedendo, ma chi scrive, Momo, Urusvati?
Da dove provengono queste meraviglie?
Un canale riceve perchè sa dove andare a cercare, poi Momo Urusvati e tanti altri Maestri, insieme a voi intrecciano il filo Dorato dell'Antakarana, o cuore di Dio.
Gli insegnamenti che Momo ha avuto lungo il percorso terreno erano già predeterminati, lei lo ha scoperto giorno dopo giorno, attraverso il suo passaggio terreno.
Così anche voi che siete uniti a lei, giorno dopo giorno vi conoscerete di più e passerete insieme la soglia verso il Futuro della vostra amata Terra, e dell'Umanità, in qualsiasi luogo o distanza ci possa essere, perchè siete uniti da quel filo invisibile agli occhi di chi non può vedere.
Insieme costruirete, attraverso questo mezzo, qualcosa che và oltre la vostra comprensione attuale, ma che si realizzarà, come si stà già ralizzando attraverso il canale del cuore che vi collega ai Maestri e a Dio, o alla Luce, chiamatela come piàù vi fa piacere, tanto la forma non cambia il contenuto.
Più velocemente sentirete in voi desideri profondi, più scosse avrete nell'organismo, accettatele senza pensare di essere ammalati, sono degli adattamenti di energia.
Momo ve lo può confermare attraverso la sua esperienza di malattie, sia terrene che Divine, ricordate voi che siete canali di Luce, che non esiste malattia nel corpo della Luce.
Momo vi abbraccia, buona giornata e siete certi che siete amati.
 
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Momosatya
view post Posted on 19/10/2011, 08:01




Momo sta attraversando un periodo di profonda riflessione, la sua vita gli scorre davanti, agganciando gli eventi alla sua comprensione.
Cose che accadono, poco soppesate dall'uomo intento al quotidiano, diventano per lei realtà che confermano la sua Visione.
Anni fa le abbiamo suggerito di scrivere un libro, una sfida per una persona che si reputava priva di capacità.
Oggi scrive il libro su questo Forum e chissà domani, forse potrete vederlo in libreria.
La sua vita è stata costellata di tantissime avventure, se così volete chiamarle, ma ognuna significativa e produttiva.
Certo, come tutti voi è caduta, si è disperata, è giunta a volere la morte, come rimedio a ciò che allora reputava incapacità di reazione alle situazioni esterne, tutti passi obbligatori per cominciare la salita verso la vetta.
Si, è stata una buona allieva, anzi una buona discepola, ha saputo accettare tutte le sfide e a superarle.
Ora come una Madre aiuta i Figli che hanno giurato di fronte a Maria che sarebbero stati buoni Figli, e che nel tragitto terreno avevano dimenticato la promessa.
Urusvati sa che per l'uomo è difficilissimo controllare i pensieri, con uno sforzo di volontà può rigettarli, ma ciò non significa che ne abbia estirpato le radici dalla coscienza; è un profondo processo psicologico.
Si direbbe che la sua mentalità sia cambiata, ma il minimo ricordo mostra che quella vipera continua a vivere nell'intimo, pronta a ridestarsi.
Le correnti dell'oceano l'illustrano bene.
Che cosa hanno in comune le onde in superficie e la profondità, dove si muove un mostro che non sale mai a galla?
Così è del pensiero umano.
Si afferma che il potere della volontà lo governa.
Ma di quale pensiero si tratta?
L'uomo può dire di essersi liberato da un pensiero solo se è certo di averlo estratto con tutte le radici.
Non è facile però essere sicuri di alcunché, quando si tratta delle profondità della coscienza.
Osservate le fugaci circostanze che evocano un pensiero.
Suoni, colori, o mutamento dell'ambiente possono far rivivere in un lampo quello che si credeva espulso da molto tempo.
Pur sapendo che è insalubre avvoltolarsi negli errori passati, si torna a rovistare fra quelle ceneri inutili.
Bisogna distinguere i molti livelli di pensiero.
Non si deve considerare alla leggera solo quelli superficiali, vulnerabili ai ai turbamenti gravi.
Occorre mettersi alla prova su molti livelli della vita.
Sovente sembra di non pensare più a una cosa mentre in effetti, su un piano più profondo, si è in sua balia.
Quando s'insegna a pensare bisogna dire di tale diversità di livelli.
Il Pensatore voleva che gli allievi si esercitassero con pensieri di varia profondità: "Altrimenti, diceva, un drago invisibile può impadronirsi di voi."
Quando Momo era nella foresta Amazzonica ha vissuto molte esperienze Sovramondane, che gli hanno portato consapevolezza di realtà diverse su questi piani di esistenza.
La sua vita quotidiana è cambiata di pari passo alle sfide che ha accettato di vivere, non meravigliatevi per come scrive o cosa scrive.
Ogni cosa è stata da lei accertata e da noi, ciò che riporta è ciò che ha ricevuto, e sa benissimo che ciò che riceve lo deve dare.
Per cui accettatela così come è, e sappiate che in lei troverete sempre una Madre amorevole e un Padre giusto.
Con voi, in questo Forum ha iniziato il percorso della sua missione terrena, portandovi la sua energia e la sua diretta conoscenza, ma vedetela sempre come un essere umano, perché come voi percorre la Via.
Un Centro di Luce si diparte da questo contatto che avete creato, amatevi sempre, perché il Centro è il cuore di Dio.
Momo

Edited by Sherry76 - 19/10/2011, 14:13
 
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Tempesta_blu
view post Posted on 21/10/2011, 20:14






CITAZIONE (Sherry76 @ 7/10/2011, 21:20) 
nessuno qui ha detto che incolpiamo gli altri dei nostri errori...
si è parlato soltanto di quanto - nella società di oggi - pesi il giudizio degli altri sulle scelte che gli esseri umani fanno...

Esatto....cercavo di spiegare anche questo...se sbagliamo,la colpa non e' degli altri...ma la responsabilita' e' di noi stessi perche' siamo comunque liberi di scegliere....ma se scegliamo male perche' influenzati dagli altri, non e' colpa degli altri... ma di noi stessi... Il problema e' che e' difficile non sentire il peso del giudizio degli altri.....

CITAZIONE (Momosatya @ 6/10/2011, 11:50) 
Non siamo pagine bianche, perchè il libro della vita lo scriviamo noi, esistenza dopo esistenza, e nessuno scrive per noi la nostra vita.
E non si va contro tutti, ma ci si astiene dal pensiero comune, cioè si pensa con la propria testa, questa è la sfida.
Siamo stanchi di sentire sempre dire da voi che qualcun altro è artefice di ciò che pensate dite e fate.
Siete monotoni e noiosi.
Tante fotocopie ingiallite dal tempo.
Nessuno insegna, si impara da soli, perchè da soli si nasce e da soli si muore.
Prendere consapevolezza di sè stessi è il primo passo per poter dire che siamo luce, ........

Io ho un'altra visione di questo....il libro della vita non iniziamo a scriverlo noi....perche' quando si nasce, almeno in questa vita terrena, si e' troppo piccoli e incapaci di capire e scegliere come funzionano le cose...il neonato viene influenzato e bombardato da atteggiamenti e lezioni di vita da parte dei genitori e della societa' sbagliate o non sbagliate che siano...e anche il concetto di giusto o sbagliato poi e' soggettivo.... il neonato non e' piu' pagina bianca...ma il mondo esterno inizia a incidergli addosso delle cose che poi dovra' imparare a capire e interpretare nel corso dell'esistenza dopo essere entrato in contatto vero con se stesso....solo quando iniziera' a SENTIRSI e a prendere consapevolezza di se', potra' continuare a scrivere quella pagina che nel frattempo non e' piu' bianca....come una scritta fatta con un pennarello indelebile....non si puo' cancellare...pero' si puo' proseguire a scrivere smantellando tutto cio' che e' stato inciso dentro purtroppo sotto il peso dell'influenza del mondo, in modo da scoprire se stessi e continuare a scrivere le pagine del libro senza lasciarsi piu' influenzare da nulla...ma questo richiede volonta', forza per raggiungere la consapevolezza...cosa che un neonato, secondo me , non e' in grado di fare...
 
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Momosatya
view post Posted on 24/10/2011, 08:13




Tutto avviene nella crescita, il bambino cresce, poi si fa uomo, e l'uomo diventa maturo e poi se le scelte sono state adeguate diventa saggio.
Il percorso terreno per tutti è questo, su questo pianeta, sia per i Santi che per gli esseri comuni.
Se si crede nella reincarnazione di un'anima al fine di completare la sua formazione, in un corpo terreno, non si dovrebbero aver dubbi sul fatto che essendo l'anima eterna, si manifesti in Terra con il suo proprio bagaglio di esperienze raccolte da quando l'uomo ha fatto la sua comparsa sulla terra, per cui ogni anima che si sia rivestita di un corpo, porta con se il suo libro della Vita.
Non esiste passaggio che la coscienza non abbia registrato, ogni attimo vissuto è registrato nella coscienza, passato presente e futuro, tutto in un istante di vita.
Quando si parla di anime si tocca un punto molto spinoso, perché l'anima ricorda se stessa, l'uomo no, ed è per questo motivo che ritorna sempre per poter sperimentare la vita attraverso la materia, perché se si muore nella materia, si ritorna alla materia.
Se si vive nello spirito, si ritorna allo spirito. L'anima ben conosce le sfide scelte, perché non furono scelte nella materia, ma bensì nello spirito.
Fuori e dentro è la stessa cosa, come la mano, dorso e palmo.
Mi dite che senso avrebbe avere un corpo senza sperimentare la coscienza?
Sarebbe come una lattina vuota, si tanti pensieri ma nulla di concreto sulla sua esistenza.
In verità il vaso capace di assimilare le energie più fini è molto diverso dai soliti, ma l'uomo è trascinato a usare quella misura che è di forza pari al suo giudizio.
La raffinata sensibilità dell'udito, dell'occhio e di qualsiasi altro centro dimostra il legame che li connette al Fuoco dello Spazio.
La scintilla che accende l'attività creativa è insita nel nucleo stesso dello spirito.
Le proprietà degli impulsi spirituali si devono considerare proprio come si distinguono in una reazione chimica le varie proprietà delle energie.
I bambini possono fornire ottime indicazioni.
Si, vedrà che il bambino, spento quell'unico impulso, applica una energia nuova al proprio spirito.
Nel grande laboratorio dell'universo si possono utilizzare tutti gli elementi eterogenei.
Ma l'umanità sciupa le sue possibilità a tal segno che tale reciprocità non può affermarsi senza esplosioni.
Ogni vita vissuta su questo pianeta di transito è una opportunità di evolversi verso sfere più alte, e per fare ciò, bisogna lasciare i propri giudizi personali, fuori dal contesto spirituale, perché lo spirito non giudica, ma spinge all'evoluzione delle anime che vogliono capire il senso della loro avventura sul pianeta Terra.
Ogni anima tesa a questo scopo, aprirà la Mente al Dio Interiore, il quale donerà la facoltà di portare Luce dove le Tenebre si nascondono, cioè nell'uomo.
Allargate il vostro modo di pensare, perché cuore e mente possano viaggiare insieme.
Neonati si è solo sino a pochi mesi, poi quando si prende possesso delle facoltà sensoriali, inizia il diario giornaliero sui compiti della vita.
Riflettete su che abitualmente dite , ma non comprendete: ognuno è unico e irripetibile.......buona meditazione. Momo

Edited by Sherry76 - 24/10/2011, 12:25
 
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Scharden
view post Posted on 24/10/2011, 11:14




E lo Spirito che ritorna....se opportuno... ma anche questo non risponde ad una meccanica
prefissata.
E' la scintilla divina che libera "decide" sul Vissuto del proprio Libro della Vita e questo deve farci riflettere
sull'immensità di riferimenti oltre il nostro conoscibile che ci fa dire che si.... tutto avviene per crescita
ovvero che l'uomo deve svilupparsi da bimbo a maturo...ma è altrettanto vero che in un contesto ancora
più vasto è l'uomo stesso ad essere "bimbo" e che non potrà mai realizzare in se che una parte di quell'esperienza
infinita che in spirito deve percorrere.
Il fatto che siamo umani coscienti non deve farci dimenticare di essere sempre parziali strumenti di un "noi" stessi
per cui il tratto umano non può che alla fine ricondursi che ad una semplice scelta.
Siamo umani che devono rincorrere porzioni di coscienza sempre più vaste con tutta la forza, con tutta la carica d'amore
che è nel suo essere.
Umani sempre in trasformazione. Umani in divenire.
 
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Momosatya
view post Posted on 24/10/2011, 12:10




Lo spirito decide da se quando e dove apparire, perchè lo spirito è frutto della Mente di Dio.
Tutto è preordinato dallo spirito ai livelli più alti della consapevolezza, Qual'è dunque il proposito retrostante a questo incessante processo di costruzione di forme, di questo combinarsi delle forme minori?
Qual'è la ragione di tutto questo e a cosa tende?
Cosa è l'evoluzione?
Sicuramente è lo sviluppo della qualità, l'espansione della coscienza, l'evoluzione dell'intelligenza, l'evolvere delle facoltà di comprensione, la produzione dei poteri della psiche e dell'anima, l'evoluzione dell'intelligenza.
Sicuramente è la dimostrazione graduale dell'idea di base, o proposito, che quella grande Entità che chiamiamo Logos o Dio sta attuando attraverso il sistema solare.
E' la dimostrazione della sua qualità psichica, poichè Dio è Amore Intelligente, è il compimento del suo definito proposito.
C'è una meta per l'atomo chimico, c'è un punto di arrivo per l'atomo umano, l'uomo.
Forse potremo farcene un'idea abbastanza vasta se ci avvicineremmo al soggetto con rispetto e sensibilità di visione, tenendo sempre presente che l'ignorante tende a dogmatizzare, che soltanto chi è saggio si occupa dei dettagli quando si tratta di questi argomenti stupendi.
Abbiamo veduto che le tre parti del grande tutto sono: Spirito o Vita, che si manifesta attraverso un secondo fattore che chiamiamo sostanza o materia e ne utilizza un terzo che chiamiamo intelligenza.

Nella sintesi graduale di questi tre aspetti che compongono la divinità, si può vedere l'evoluzione della coscienza..
L'uomo attira e tiene entro la sua sfera di influenza la materia nei suoi vari corpi: Mentale, emotivo e fisico, esattamente allo stesso modo con cui gli elettroni sono mantenuti in rotazione attorno al punto centrale focale.
Paracelso esprime il concetto che noi abbiamo trattato dicendo" Egli (Dio) dimora in tutto dalla più piccola vita sino all'uomo che rappresenta la perfezione di questa sfera di vita i cui attributi erano già disseminati quà e là sul mondo visibile, chiedendo di essere raggruppati e coordinati, vaghi frammenti destinati ad essere uniti in un meraviglioso tutto"..

Ciascuno di noi è un'entità che anima una forma e, per mezzo dell'intelligenza, cerca di utilizzare quella forma per uno specifico proposito che esiste entro la volontà cosciente del vero Sè.
In un antichissimo libro occulto, così antico da non poter precisare la data, si trova una definizione dell'uomo che ci aiuta molto a giungere a chiarire il concetto che stiamo cercando di svolgere.
L'uomo, dunque, è definito come "la Vita e le vite".
Passiamo ora alla logica conseguenza di questa scala del'evoluzione e troveremo che l'essere umano è la logica sequenza che si sviluppa da anteriori svolgimenti..
Sperimentare con la materia, dimorare entro la forma, infondere energia nella sostanza, lasciare il Giardino dell'Eden ( il luogo ove non vi è necessità di sviluppo) e il vagabondare del Figliol prodigo, lontano dalla Casa Paterna, sono i vari stadi descritti nei Vangeli durante i quali l'uomo scopre ch'egli non è la forma, bensì è Colui che la utilizza.
Egli è intelligenza, ed è perciò fatto ad immagine della terza persona della Trinità; è l'Amore, e attraverso di lui l'aspetto Amore della Divinità si manifesterà un giorno perfettamente ed egli potrà dire col Cristo, suo fratello maggiore, in risposta alla richiesta: " Signore mostraci il Padre" "Chi ha veduto me, ha veduto il Padre, poichè dio Amore; ed infine, attraverso di lui, il più alto aspetto, la volontà di DIo, diventerà manifesta ed egli sarà perfetto, come è perfetto Suo Padre che è nei Cieli.
Meditate ora su ciò che è l'uomo spirituale, poi domani continueremo il discorso.
Cercate di andare oltre il pensiero comune ed alzatevi a pensieri più elevati, tutto vi è davanti e non potete fingere di non vedere.
Momo

Edited by Scharden - 24/10/2011, 23:48
 
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Tempesta_blu
view post Posted on 24/10/2011, 21:00




Sono d'accordo sul discorso ...Momosatya...o forse..Carla se ricordo bene :)
Condivido sul'argomento delle reincarnazioni, sul fatto che la consapevolezza si raggiunge a poco a poco secondo determinati percorsi, che tutto in noi e' registrato e tutto risiede in noi, pero' continuo a restare dell'idea che come dice Marco, l'uomo adulto puo' restare "bimbo" o "dormiente" per tanto e tanto tempo senza riuscire ad accedere a quello che ha registrato dentro di se'..Un po' come se fosse un hard disk al quale su puo' avere accesso inserendo una password...e non solo...secondo me esistono piu' zone di questo " hard disk" chiuso da tante password...
Password che vengono trovate a mano a mano che ci si evolve...a volte basta anche un semplice episodio a innescare quella password per accedere ad un pezzo di hard disk, e quindi paragonabile a quel "pezzo di Se' " che inizia ad essere letto avendone accesso...Tutto diventa piu' chiaro e limpido....ma c'e' da dire che non e' detto che questa consapevolezza venga raggiunta in questa vita terrena....molte persone muoiono e lasciano questa vita talmente velocemente e senza aver raggiunto il minimo di consapevolezza perche' forse hanno avuto "solo" il compito di lasciare dei messaggi e input ad altre persone per aiutare queste persone a raggiungere un grado di consapevolezza magari anche attraverso grandi dolori....Quindi non e' detto a mio parere che la cosapevolezza possa essere raggiunta..L'anima certo sa tutto....ma e' l'uomo che deve riuscire a sentire la sua anima e a capire cio' che lei vuole trasmettergli per aiutarlo nel suo percorso....
E quindi, tornando al tema principale di questo topic, spesso questo percorso viene ostacolato dall'incapacita' o difficolta' dell'uomo di accedere all' "hard disk" perche' ostacolato anche dalla paura che ha del giudizio degli altri....
 
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Scharden
view post Posted on 25/10/2011, 00:33




...e per questo che torneremo...magari sbagliando gli accessi di volta in volta ma con la possibilità
sempre di poter scegliere e avvicinarsi sempre più alla giusta password.
Non è contro il tempo ma nell'accrescimento che anche attraverso gli errori si impara in un sistema
che pone il giudizio come trono della propria superbia, non conoscenza e limite e che dobbiamo lottare
per cambiare, cambiandoci.... imparando ad amare, amandoci fino a eliminare in noi stessi l'idea di giudizio
per essere finalmente liberi...di poter essere completamente se stessi.

In un sistema che non è nostro ma fatto nostro il
giudizio è limite di sè e misura di libertà.

Edited by Scharden - 25/10/2011, 10:57
 
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Momosatya
view post Posted on 25/10/2011, 08:27




La genesi parla chiaramente all'uomo di come la Vita si manifesta, e poi che dire di Dio che diede Vita all'uomo.
Con la terra fece il suo corpo, nella terra vi sono tutti gli elementi, fuoco acqua aria e ovviamente terra, poi alitò il Suo Respiro, il Suo Spirito, la Vita per farlo uguale a Lui.
Questa è il Principio Primordiale come l'unico onnipresente, il Dio Padre/Madre, e divennero in tal modo Suoi figli e le Sue immagini.
Nella creazione perfetta ogni essere spirituale creato e generato ricevette un determinato quantitativo di questa forza primordiale. I primi esseri spirituali creati e generati ne ricevettero in maggior misura di coloro che furono generati successivamente, dato che i primi esseri spirituali possedevano e possiedono una forza di irradiazione più intensa.
I primi esseri spirituali accettarono la forza negativa onnipresente.
In tal modo divennero Spirito del Suo Spirito.
Il loro compito era tuttavia, di assorbire dentro di sè questa parte di energia onnipresente, trasformarla spontaneamente in energia creatrice e plasmante e immetersi poi nella corrente originaria come figli di Dio.
In questo modo rinunciavano volontariamente all'onipresenza e riconoscevano come unico onnipresente il Dio Padre/Madre, il creatore dell'infinito, che li aveva contemplati, creati e portati alla perfezione nel concepimento spirituale.
Così facendo gli esseri spirituali accettarono la figliolanza ed attivarono dentro di sè le caratteristiche della figliolanza: la pazienza, l'amore ela misericordia.
Allo stesso tempo riconobbero l'energia primordiale, il Dio Padre/Madre, come unico Principio primordiale onnipresente.
Il questo modo ebbe origine il rapporto Padre-figlio.
Questi eseri spirituali divennero immagini del Padre nella loro forma e configurazione.
Con il loro potenziale di luce non erano e non sono tuttavia onnipresenti, bensì consapevoli di tutto l'universo.
Ciò significa che possono contemplare e comprendere ogni cosa nella loro coscienza e muoversi da un punto all'altro, ossia liberi in tutto l'infinito.Il Principio Padre/Madre ebbe origine da varie creazioni preliminari, che costituirono i primipassi della creazione vera e propri.
L'etere luminoso - l'energia fluente - dovette a poco a poco confluire nell'energia che aveva assunto forma.
Ciò avvenne nelle creazioni preliminari.
La ristrutturazione della forza primordiale per metà positiva e per metà nagativa, avvenne nel corso degli eoni.
In questo periodo, lo Spirito universale espirò in continuazione, modello l'etere di luce e lo inspirò nuovamente, fino a che la creazione fu messa a punto e fù conforme allìarmonia pèrimordiale, alla visione contemplata dallo Spirito.
Con questo "intessere e intrecciare" del Dio Padre/Madre, con la ristrutturazione di una parte dell'energia primordiale negativa - nel corso del quale l'etere che scorreva all'interno e all'esterno della luce primordiale diede origine a movimenti inimmaginabili - ebbe origine anche la polarità.
Essa scaturì dal Principio donatore ericevente.
Il pAdre-Madre, ossia il terzo di energia negativa , è il Principio ricevente.
Per questo, il Dio Padre/Madre è nell'energia unica, nell'energia primirdiale, nella forza onnipresente.
Vi consiglio di leggere attentamente e di studiare la Vita con la massima attenzione, perchè il cambiamento possa essere effettuato.
Ricordate che l'anima e l'uomo maturano solo tramite l'autoconoiscenza, la realizzazione e il perdono.
Sia l'animanelle sfere di purificazione, sia l'uomo vengono ripetutamente esortati all'etrna Legge, tramite la legge causale, ossia la legge di causa ed effetto, a riconoiscere se stessi e ad aspirare ad una vita sec ondo la Legge dell'amore.
Quanto più un'anime e un uomo sono limitati, tanto più l'uomo è legato ai propri concetti.
L'anima contempla le colpe ancora esistenti nell sua coscienza limitata, in tal modo viene portata a riconoiscerle, affinchè possa perdonare o chieder perdono.
Lo stesso avviene in un anima incarnata, in un corpo umano.
In molti casi non sente il richiamo dell'eterna Legge, perchè vive immerso nelle sue opinioni e quindi, contro la Legge eterna.
Gli esseri piri, invece, vivono la Legge e sono quindi la Legge stessa, splendono di luce pripria, le loro sensazioni primordiali spirituali non sono offuscate in alcun modo.
Essi contemplano ogni cosa nella giusta luce e riconoscono quindi tutti i processi che avvengono nella Totalità.
Ciò che è puro, assoluto, non accetta la limitazione del tempo e dello spazio.
Per questo, a lungo andare, non può esistere alcuna limitazione.
Dio vede la limitazione, tuttavia non l'approva.
Per l'essere puro, per la cosienza pura, tutto è chiaro e manifesto.
Ciò che è puro compenetra tutto, anche la materia, tutti i soli, i mondi e gli uomini. Noi consideriamo la materia come sostanza solida, mentre essa è, come ogni cosa nell'infinito, vibrazione, energia.
Se vorrete andare oltre ai vostri limiti e contemplare la creazione, io sono con voi, ma se continuate a rimanere rigidi nei vostri pregiudizi e concetti, siete padroni di farlo, il libero arbitrio non è una invenzione, e lo gestite voi.
Ognuno è libero di entrare nella corrente che porta alla Ascensione o di rimanere legato a questa immagine terrena che lui stesso costruisce.
Inferno e Paradiso sono sul piatto della Bilancia, a voi la scelta.
Io vi consiglio di riflettere su ciò che è stato scritto, senza badare alla persona che lo ha scritto ma alla Fonte da dove proviene.
Canali che vengono addestrati a rispondere alle energie Cosmiche sono pochi, ma dimostrano la Verità con la loro stessa vita.
Un abbraccio Momo
 
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24 replies since 9/6/2010, 20:56   2454 views
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